Übel Blatt

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Übel Blatt
ユーベルブラット
La copertina del primo volume italiano, raffigurante il protagonista Koinzell
Generedark fantasy[1]
Manga
AutoreEtorouji Shiono
EditoreSquare Enix
RivistaGangan YG (2004), Young Gangan (2004-2009), Monthly Big Gangan (2011-2019)
Targetseinen
1ª edizionemarzo 2004 – marzo 2019
Periodicitàirregolare
Tankōbon24 (completa) (23 + 1 volume numerato come zero)
Editore it.Edizioni BD - J-Pop
1ª edizione it.30 settembre 2008 – 23 ottobre 2019
Periodicità it.irregolare
Volumi it.24 (completa) (23 + 1 volume numerato come zero)

Übel Blatt (ユーベルブラット?, Yūberu Buratto, lett. "Spada malvagia") è un manga seinen creato da Etorouji Shiono ed è stato pubblicato dal marzo 2004 sulla rivista Gangan YG, per poi spostarsi successivamente su Young Gangan dal 2004 al 2009 e su Monthly Big Gangan dal 2011 al marzo 2019; tutte le riviste sono edite da Square Enix[2]. In Italia è stato distribuito dalla casa editrice Edizioni BD sotto l'etichetta J-Pop dal 30 settembre 2008[3] al 23 ottobre 2019[4]. I vari capitoli sono stati raccolti in 24 volumi[5], di cui 23 regolari ed uno numerato come zero.

Dopo un lungo periodo di interruzione da parte dell'autore[2] è stato pubblicato il volume 11[2] contemporaneamente in Giappone[6], Francia e Italia[7] il 9 febbraio 2012.

Übel Blatt è tradotto anche in lingua francese e inglese, arrivando alla top 15 dei manga in Francia alla posizione 11 tra gennaio e febbraio 2008[8].

Trama[modifica | modifica wikitesto]

La storia di Übel Blatt si svolge in un'ambientazione di tipo medievale-fantasy. Essa segue i passi di Koinzell, apparentemente un semplice bambino di razza ibrida, dal sangue umano ed elfico, che si distingue per una cicatrice che gli sfregia l'occhio sinistro. In realtà egli è il "Blatt Meister" Ascheriit, alla ricerca di vendetta contro coloro che lo tradirono e lo uccisero, e che adesso sono considerati i Sette Eroi dell'impero.

Circa vent'anni prima dell'inizio della vicenda narrata nel manga, veniamo a conoscenza della storia di Ascheriit, giovane spadaccino prodigioso la cui abilità gli consentì di raggiungere l'ambito titolo di Blatt Meister. Le sue gesta lo misero in luce al punto da far sì che facesse parte del gruppo dei quattordici uomini scelti dal regnante dell'Impero del Szaalenden per la missione il cui fine era respingere un potente nemico invasore, Wischtech, noto per le sue potenti armi di distruzione e per gli oscuri sortilegi di cui si avvaleva.

I quattordici eroi, ciascuno dei quali armato di una lancia benedetta dall'imperatore, si addentrarono nei territori logorati dalla guerra, perdendo nel viaggio tre dei loro compagni. Infine giunsero al limitare di una foresta, dove sette dei restanti undici decisero di rinunciare alla missione, temendo per la propria vita. Nonostante ciò Ascheriit è tra quelli ancora determinati a non desistere, accettando i rischi mortali che il loro compito avrebbe comportato; addentratisi da soli nella foresta, riuscirono nell'impresa e tornarono vittoriosi.

Fu allora che i sette rimasti indietro tesero un'imboscata ai loro compagni e li massacrarono. Al loro ritorno raccontarono all'imperatore una menzogna, affermando di aver giustiziato Ascheriit ed i suoi compagni in quanto traditori. In tal modo essi furono acclamati come salvatori del regno, e soprannominati i "Sette Eroi", mentre i quattro che furono uccisi divennero simbolo di tradimento e furono ribattezzati "Lance del Tradimento".

La storia racconta il viaggio di Ascheriit che, sopravvissuto al massacro, ha giurato di vendicarsi prendendo la testa ai suoi compagni traditori ora potenti, nobili e signori della guerra, immeritatamente acclamati dal popolo come eroi.

Personaggi[modifica | modifica wikitesto]

Protagonisti[modifica | modifica wikitesto]

Köinzell (ケインツェル?, Keintseru)

Koinzell è il nome fittizio utilizzato da una delle lance ingiustamente etichettate "del tradimento", Ascheriit. Ripercorrendo la storia della sua vita, scopriamo che in origine era un orfano che lavorava come fabbro; in seguito, grazie alle sue doti innate, egli fu accettato come allievo nella scuola di scherma di Ms. Glea. Durante il suo addestramento si distinse per la sua eccezionale abilità; già dal primo giorno giunse quasi a padroneggiare la leggendaria tecnica delle "Ali Nere". Tale prodezza non passò inosservata, né le aspettative che essa generò furono tradite: egli fu presto designato come il nuovo erede del titolo di "Blatt Meister", un onore concesso per tradizione solo agli spadaccini considerati veri maestri. Divenuto in seguito uno dei quattordici giovani scelti per portare le lance dell'imperatore e porre fine alla guerra con Wischtech, fece parte del ristretto gruppo che compì fino in fondo la propria missione.

Come gli altri che lo seguirono, fu poi tradito e brutalmente assassinato dai suoi stessi compagni, coloro che si fregiarono poi indegnamente del nome di "Sette Eroi". L'esecuzione di cui Ascheriit fu vittima fu violenta e crudele: Glenn, il suo migliore amico, gli cavò l'occhio sinistro, Schtemwolech gli tranciò il braccio destro, Berastar gli trafisse la spalla destra, dopodiché gli altri lo fecero a pezzi, abbandonando al limitare di una foresta quello che ritenevano essere il suo cadavere. Ma il ragazzo sopravvisse. Divorando le carni di un elfo Ascheriit riuscì infatti a rigenerare il proprio corpo, mescolando di conseguenza il proprio sangue umano con quello della creatura: a causa di ciò il suo aspetto è mutato in quello di un ibrido umano-elfo, dalle fattezze quasi infantili. Koinzell è da considerarsi uno dei migliori combattenti della serie, sia per le tecniche di spada di elevato livello da lui padroneggiate, sia per la sua capacità di evocare un'enorme massa nera di spade incatenate dal suo polso destro, che rispondono al suo comando.

Egli inoltre è in grado di trarre potere dalle lune gemelle del suo mondo, anche se fatica a non abusare dello stesso, finendo spesso per esaurire le proprie energie: in questi frangenti il suo corpo sembra rimpicciolire, e il suo aspetto diviene ancora più infantile. In apparenza freddo e spietato, è in realtà capace di grande lealtà e spirito di sacrificio nei confronti di coloro che considera amici e alleati, mettendo spesso a rischio per loro la propria vita.

Ato (アト?, Ato)

Terza principessa del clan Kusharundo, è una giovane ragazza combattiva e coraggiosa, nonché un'abile guerriera; in origine, ella combatteva al fianco del fratello Klato in difesa dei confini del regno. Dopo la morte di quest'ultimo, giurò vendetta nei confronti di Koinzell, suo carnefice. Ato non riusciva infatti ad accettare che l'uccisione di Klato fosse in realtà un atto di pietà da parte del guerriero, poiché la mente e il corpo del ragazzo erano stati profondamente ed irrimediabilmente corrotti dagli esperimenti disumani condotti su di lui dalla falsa Gusstav. Ancora acerba nella sua padronanza delle tecniche di spada, impulsiva ed inesperta, ovviamente non riuscì sulle prime ad ottenere la sua vendetta nei confronti di un guerriero esperto come Koinzell; tuttavia nel corso del suo inseguimento, e finì per imparare a rispettarlo giungendo a comprendere le reali motivazioni del suo gesto. Da quel momento Ato è divenuta la sua allieva nonché compagna inseparabile.

Ansiosa di mettersi in luce agli occhi dell'amato maestro, ossessionata dal desiderio di essere all'altezza delle sue aspettative, spesso si mette impulsivamente in situazioni pericolose e potenzialmente mortali. Durante uno scontro, nel tentativo di proteggere Koinzell, Ato è stata mortalmente ferita: il sacrificio della ragazza ha profondamente colpito quest'ultimo, che ha finalmente compreso la profondità dei sentimenti di lei. Egli è riuscito a salvarla donandole il proprio sangue, che ne ha guarito le ferite rendendola a sua volta una creatura ibrida umano-fata. Attualmente è in viaggio con lui e lo sostiene nella sua ricerca di vendetta.

Peepi (ピーピ?, Pīpi)

Peepi è una bambina elfica, unica superstite del villaggio devastato di Miruel-Mirael. Quando assieme ad altri profughi tentò di attraversare illegalmente il confine con l'impero, fu catturata e rischiò di essere uccisa. Fu salvata da Koinzell, che per riuscire a impedire la sua morte senza spargimento di sangue si spacciò per suo fratello. Egli in quel frangente si rivolse a lei con il nome fittizio di "Peepi", con il quale in seguito continuò ad essere identificata. Poiché è ancora una bambina, talvolta appare fragile ed è molto facile farla piangere; in realtà ha un carattere molto più forte di quanto sembri, e nei momenti di crisi è in grado di dimostrare un'insospettabile forza d'animo. Il suo sangue elfico le conferisce una naturale propensione per le arti magiche, nelle quali ha dimostrato di avere talento.

Ikfes[modifica | modifica wikitesto]

È il figlio secondo genito di Kfer: membro delle Quattro Lance del Tradimento.

Ikfes era destinato ad essere il legittimo erede che avrebbe governato le terre della sua famiglia: Jber. Ancora prima che nascesse a causa della morte del padre per mano dei sette eroi, bollato come traditore dell'impero, le terre di Jber caddero nel caos e la sua famiglia finì nella miseria e nel disonore, e fu costretta a restare nascosta. Glenn, sentendosi responsabile della morte di suo padre, lo prese sotto la sua ala, addestrandolo all'accademia della spada per farne il futuro Blatt Meister, sotto lo sguardo indagatore della maestra Gurye. Ikfes stesso non si definisce umano, ma solo uno schiavo che obbedisce al conte Glenn, ritenendolo l'unico uomo che lo abbia trattato con riguardo. Durante uno degli attacchi di Koinzell contro i sette eroi definito dall'impero ora L'uccisore di Eroi dopo avere ucciso due di essi: Schtemwolech e Berestar, Ikfes ingaggia uno scontro con lui, ma ne esce sconfitto, poiché Koinzell sfoggiò una delle tecniche segrete dell'accademia della spada: le Ali Nere.

Elsaria[modifica | modifica wikitesto]

I Tre Preziosi Defunti[modifica | modifica wikitesto]

Membri delle quattordici lance scelte dall'imperatore in persona per salvare l'impero, compagni e amici di Ascheriit. Sono i primi a perdere la vita durante il tragitto per permettere ai compagni restanti di proseguire la missione.

Ergnach[modifica | modifica wikitesto]

È il primo a perdere la vita durante il viaggio, sacrificandosi per generare un grande cerchio magico da cui vennero generate le Mille Lance di Pietra: un muro impenetrabile per dividere l'impero dalle terre oscure. Il corpo di Ergnach si fuse con le mura diventando il suo perno sostante. Venne edificato un tempio intorno ad esso, venendo venerato come una preziosa reliquia. Ascheriit, dopo essere tornato nell'impero sotto mentite spoglie, raggiunto il tempio, si trova di fronte la salma pietrificata del suo vecchio compagno e amico. Ascheriit ammette di trovare indegno che Ergnach venga definito ora solo un servo dei sette eroi, per l'enorme sacrificio che fece per proteggere la popolazione. Raccontando la verità di quello che fecero i sette eroi nella foresta della morte massacrando i loro stessi amici e compagni. Rammentando che il più grande desiderio di Ergnach era che tutti quanti loro sarebbero sempre stati amici e compagni vivendo insieme altre avventure, proteggendo insieme l'impero.

Ediem[modifica | modifica wikitesto]

Compagno e amico di Ascheriit, membro delle quattordici sacre lance. Perde la vita durante il tragitto diventando uno dei Tre Preziosi defunti. Non è risaputo cosa gli accadde. Viene mostrato di spalle in alcuni flash back di Ascheriit.

Lambard[modifica | modifica wikitesto]

Compagno e amico di Ascheriit, membro delle quattordici sacre lance. Perde la vita durante il tragitto diventando uno dei Tre Preziosi defunti. Non è risaputo cosa gli accadde. Viene mostrato di spalle in alcuni flash back di Ascheriit.

Le Quattro Lance del Tradimento[modifica | modifica wikitesto]

Membri delle quattordici sacre lance scelte dall'imperatore per la salvaguardia dell'impero dalle terre oscure Wischtech. Secondo la storia tradirono il volere dell'imperatore e del popolo schierandosi con il nemico venendo infine sconfitti dai sette eroi, chiamati di seguito: Le Lance del Tradimento. La verità della storia fu che quando tre delle quattordici lance persero la vita, rimanendo infine in undici, i sette futuri eroi, in preda alla paura rifiutarono di proseguire la missione, rimanendo indietro. I quattro perseguirono da soli il viaggio portandola a compimento. Giunti di ritorno, i sette eroi gli tesero un'imboscata, massacrando i loro stessi amici e compagni prendendosi la fama e la gloria per loro. I quattro non riuscirono a reagire venendo infine sopraffatti e uccisi. Ritornati all'impero i sette nuovi eroi, accusarono i quattro di tradimento bollandoli come traditori, infangando la loro fama e reputazione. Glenn, uno dei sette eroi, per fare in qualche modo ammenda al delitto commesso, fece edificare al centro della sua regione quattro pilastri di pietra per commemorare le quattro lance del tradimento.

Ascheriit[modifica | modifica wikitesto]

Il più giovane delle Quattordici Sacre Lance scelte dall'imperatore. Fin da piccolo, Ascheriit mostrò un'eccezionale bravura nell'arte della spada, apprendendo in breve tempo tutte le tecniche di scherma. In poco tempo divenne uno dei più grandi spadaccini dell'impero ottenendo il titolo di Bleit Master. Benché i sette eroi lo massacrarono nelle foresta della morte, buttandolo infine giù da una rupe, nonostante le condizioni in cui versava, Ascheriit riuscì miracolosamente a sopravvivere. Divorando istintivamente un elfo nel bosco, il suo corpo si rigenerò assumendo fattezze elfiche e misteriosi poteri. Impiegando quindici anni, Ascheriit riuscì a tornare nelle terre imperiali, giurando vendetta contro i sette eroi e che niente lo avrebbe fermato nel suo obiettivo di ucciderli.

Kfer[modifica | modifica wikitesto]

È fisicamente il più grosso e robusto delle quattordici lance. La sua famiglia gestisce e governa le terre di Jber. Ucciso infine dai sette eroi, e bollato infine come traditore, le sue terre caddero nel caos e la sua famiglia finì nella miseria e nell'ignominia nel disonore e nella povertà. Suo figlio Ikfes poco più di un bambino venne accolto da Glenn che per fare ammenda per avere ucciso suo padre lo addestrò a farlo diventare un guerriero per farne il successore Bleit Master.

Krentel[modifica | modifica wikitesto]

Membro femminile delle quattordici lance scelte dall'imperatore. Non si sa molto sul suo conto, se non, che nonostante la sua giovane età, mostrò delle doti di magia fuori dal comune, riuscì a proteggere i suoi compagni fino alla foresta della morte. Viene uccisa a tradimento dai sette eroi di ritorno dalla missione.

Güsstav[modifica | modifica wikitesto]

Secondo membro femminile insieme a Krentel delle quattordici lance dell'imperatore. La sua pelle è olivastra con caratteri fisicamente elfici. Probabilmente non umana. Ha un fisico particolarmente attraente, compensato da grandi capacità nell'utilizzo della spada. Perde la vita di ritorno dalla missione massacrata dai sette eroi.

I Sette Eroi[modifica | modifica wikitesto]

Un tempo erano parte dei quattordici scelti dall'imperatore in persona per compiere una missione per la salvezza del popolo dalle terre oscure Wischtech. Come loro simbolo l'imperatore donò a loro delle lance, dotate di poteri magici per attraversare le terre oscure. I quattordici scelti furono chiamati infine: le sacre lance. La storia racconta che durante il viaggio dei quattordici eroi, tre morirono durante il viaggio, chiamati poi; i preziosi defunti. Quattro si ribellarono e si allearono con il nemico venendo infine abbattuti, vennero chiamati le "Lance del tradimento". Alla fine della storia dopo che Ascheriit completa la sua vendetta, erge nel giardino della sua abitazione, delle lapidi di tutti i suoi compagni, riunendoli finalmente insieme. Prossimo a partire per una nuova avventura compaiono gli spiriti di tutti i suoi compagni, tornati giovani, inclusi i sette eroi liberi dal male che li aveva consumati.

Schtemwolech[modifica | modifica wikitesto]

Compagno e amico di Ascheriit. Un tempo, era un bandito, fu scelto poi dall'imperatore per la missione per la salvezza dell'impero. Insieme ai suoi compagni intraprese la missione con Ascheriit. Giunto infine alla foresta della morte, in preda alla paura, Schtemwolech rimase indietro insieme agli altri sei lasciando che Ascheriit la concludesse. Corrotto dalla fama, dalle ricchezze, e dal potere che avrebbe ricevuto, tradisce i suoi stessi compagni e amici, trucidandoli a ritorno della missione compiuta.

Ad Ascheriit mozzò il braccio destro prima che gli altri sei lo finissero. Divenuto uno dei sette eroi, una volta fatto ritorno dall'impero, Schtemwolech venne nominato conte regionale di Mollan. Dopo essere diventato conte regionale, con il suo potere a disposizione, mantenne un equilibrio di pace nelle sue terre a causa di famiglie nobili in continuo conflitto, facendola durare per venti anni. Fondò poi un tempio di monaci guerrieri che venne costruito nella zona di confine dell'impero vicino a Ergnach, uno dei tre preziosi defunti che si sacrificò evocando con la magia un muro chiamato; le mille lance di pietra, dividendo così l'impero dalle terre oscure.

Barestar[modifica | modifica wikitesto]

È il secondo dei sette eroi a soccombere alla vendetta di Ascheriit. Prima di divenire uno delle quattordici Sacre Lance, scelte dall'imperatore, era il figlio di un mercante che faceva affari di commercio con l'esercito. Il padre non lo prendeva in molta considerazione, poiché aveva visto che Barestar, non aveva istinto per gli affari, considerato forse come "l'ultima ruota del carro" nella famiglia. Divenuto compagno di Ascheriit e intrapreso con lui il viaggio. Barestar si rese ben presto conto che il suo compagno, possedeva una determinazione e una volontà che lui non aveva. Come gli altri sei, ebbe paura di proseguire e rimase indietro nella foresta della morte. Insieme agli altri sei, colpì a tradimento Ascheriit e i suoi altri compagni di ritorno dalla missione per prendersi il merito. Con una lancia ferì vigliaccamente Ascheriit da lontano finendo poi per massacrarlo.

Glenn[modifica | modifica wikitesto]

Membro scelto dall'imperatore per entrare a far parte delle quattordici sacre lance per la salvezza dell'impero. Figlio diretto dell'imperatore. Giunto esausto alla foresta della morte, si rifiuta di continuare la missione, e per la paura rimane indietro assieme a Schtemwolech, Lebelond, Ischudine, Gullengurv, Nigrenfeld e Barestar, mentre Ascheriit e gli altri tre continuano per concludere la missione. In preda alla gelosia e all'invidia convince gli altri ad uccidere i suoi stessi compagni di ritorno dalla missione. Glenn cavò l'occhio sinistro ad Ascheriit mentre lo massacrava. Di ritorno all'impero come uno dei sette eroi, venne nominato conte. Consapevole di avere commesso un crimine orribile, decise di diventare diretto garante dell'impero per potere espiare in qualche modo il crimine commesso in passato.

Lebelond[modifica | modifica wikitesto]

Membro delle quattordici sacre lance scelte dall'imperatore per salvare l'impero e compagno di Ascheriit. Giunto infine alla foresta della morte per concludere la missione, in preda alla paura rifiutò di proseguire. Convinto dalle parole di Glenn insieme agli altri sei, tese un'imboscata ad Ascheriit, Gusstav, Kfer e Krentel massacrandoli. Di ritorno dall'impero, accusò insieme agli altri, i quattro per tradimento. Venendo nominato conte, divenendo infine uno dei sette eroi, la regione che si guadagnò furono le terre di Krohzen. Lebelond si dimostrò un conquistatore estremamente brutale e crudele, trasmettendo tali metodi anche ai suoi dieci figli. Al quarto figlio Barand, a soli nove anni, fu assegnato il comando di alcune truppe, arrivando a massacrare perfino donne e bambini. Per fiaccare ed intimidire le rivolte, impalò le teste dei ribelli su dei pali di legno, mettendole ai confini. Lebelond si complimentò con il figlio, che in questo modo avrebbe eguagliato i suoi fratelli maggiori.

Nigrenfeld[modifica | modifica wikitesto]

Membro delle quattordici sacre lance scelte dall'imperatore per salvare l'impero e compagno di Ascheriit. Giunti infine alla foresta della morte per concludere la missione, in preda alla paura rifiutò di proseguire. Convinto dalle parole di Glenn, Nigrenfeld insieme agli altri futuri eroi, tese un'imboscata ad Ascheriit e agli altri compagni di ritorno dalla missione uccidendoli. Fatto ritorno nell'impero divenne conte insieme agli altri eroi. Passati vent'anni, assiste alla distruzione delle mille lance di pietra per mano di Koinzell, avverte come gli altri di un immane pericolo. Dopo la morte di Schtemwolech e Barestar per mano di Koinzell, viene convocato insieme ai restanti eroi dall'imperatore, per fermare Koinzell. Il pensiero che due dei sette eroi siano stati trucidati dalla stessa persona, lo preoccupa, ammettendo infine che se Ascheriit fosse stato ancora vivo, il misterioso ribelle sarebbe stato fermato da tempo. Glenn gli ricorda che sono stati loro ad ucciderlo insieme agli altri, e che l'unico modo che hanno per fare ammenda è di proteggere l'impero. Durante il combattimento di Lebelond e Glenn, Nigrenfeld offre il suo esercito a quest'ultimo.

Gullengurv[modifica | modifica wikitesto]

Membro delle quattordici sacre lance scelte dall'imperatore per salvare l'impero e compagno di Ascheriit. Durante la missione dell'imperatore, dopo la morte di tre membri del gruppo, rimanendo infine in undici, giunti infine alla foresta della morte, in preda alla paura rifiutò di proseguire, esclamando che sarebbe stata una follia cercare di concludere la missione, desideroso di ottenere il titolo nobiliare per ricevere potere, si rifiutò di mettere a repentaglio la propria vita, insieme a quella degli altri e di proseguire. Insieme agli altri futuri eroi tese un'imboscata ad Ascheriit massacrandolo insieme agli altri. Di ritorno dall'impero fu nominato conte, proclamato infine uno dei sette eroi che ha portato la pace nel regno. Assiste insieme agli altri alla distruzione delle lance di pietra.

Ishudien[modifica | modifica wikitesto]

Altri personaggi[modifica | modifica wikitesto]

Lord Rosen[modifica | modifica wikitesto]

Membro dei cavalieri delle sette lance, alle dirette dipendenze di Glenn; uno dei sette eroi. Venuto a conoscenza che un mese prima l'astrologo Mondenburgen della fortezza della luna, leggendo gli astri, predisse, di un futuro avverso e terribile abbattersi sull'impero, si affrettò ad avvertire l'imperatore e i sette eroi, che i massacri nella zona di frontiera sarebbero stati il principio della calamità prossima a devastare l'impero. La profezia continua con colui che lo potrà fermare è un eroe che comparirà nelle stesse zone di frontiera dell'impero. Giunto nei confini, Rosen, incontra Koinzell, intento a proteggere un villaggio da un attacco dei banditi agli ordini di uno degli impostori che si fingono le quattro lance del tradimento. Osservando le doti combattive di Koinzell, Rosen si convince che è lui il prescelto della profezia. Decide di scortarlo nelle terre dell'impero per scoprire se è lui l'eroe che stavano cercando. Lord Rosen ascoltando di nascosto la discussione di Koinzell con uno degli impostori delle lance del tradimento, sulla sua vera identità e la verità degli atti meschini e crudeli, che fecero i sette eroi, contro di lui, e i suoi compagni, ne rimane infine distrutto.

Gurye[modifica | modifica wikitesto]

Maestra dell'accademia delle armi. Viene mostrata subito come una giovane donna molto bella che insegna la scherma ai giovani spadaccini all'accademia delle armi. Anni addietro quando conobbe Ascheriit per la prima volta, durante gli allenamenti, nonostante fosse un ragazzino orfano senza nessun particolare titolo, esso mostrò capacità con la spada ben superiore a quelle di tutti gli allievi dell'accademia. Gurye lo considerò subito come un prodigio nato. Facendogli da maestra gli insegnò tutte le arti della scherma. In breve tempo Ascheriit divenne il migliore spadaccino dell'accademia. Tanto che venne nominato dall'imperatore il Bleat Master: titolo dato al migliore spadaccino dell'impero, onore mai ricevuto da nessuno fino a quel momento.

Altea[modifica | modifica wikitesto]

Gerampen[modifica | modifica wikitesto]


Media[modifica | modifica wikitesto]

Manga[modifica | modifica wikitesto]

Il manga è stato pubblicato dal marzo 2004 sulla rivista Gangan YG, per poi spostarsi successivamente su Young Gangan dal 2004 al 2009 e su Monthly Big Gangan dal 2011 al marzo 2019. I vari capitoli sono stati raccolti in 24 volumi[5], di cui 23 regolari ed uno numerato come zero. Una storia spin-off intitolata Übel Blatt Gaiden è stata pubblicata su Young Gangan Big il 25 agosto 2011.[9] Il manga è stato distribuito in Italia da Edizioni BD sotto l'etichetta "J-Pop" mentre nel Nord America da Yen Press e in Francia da Ki-oon.

Un sequel intitolato Übel Blatt II: Shiseru Ō no Kishidan ha iniziato la serializzazione su Monthly Big Gangan il 24 febbraio 2024.

Volumi[modifica | modifica wikitesto]

Data di prima pubblicazione
GiapponeseItaliano
025 luglio 2005[10]ISBN 978-4-7575-1479-9 30 settembre 2008[3]ISBN 978-88-6123-260-0
Capitoli
  • Kap 1. Schwarzes Schwert (La spada nera)
  • Kap 2. Der Blatt der Lüge (La lama della menzogna)
  • Kap 3. Der Preis von der Betrug (Il prezzo dell'inganno)
  • Episodio Extra. Blatt Meister (Il maestro di lama)
  • Episodio Extra. Blatt Meister seconda parte (Il maestro di lama)
125 luglio 2005[12]ISBN 978-4-7575-1480-5 29 ottobre 2008[13]ISBN 978-88-6123-316-4
Capitoli
  • Kap 4.[11] Durch bruch (Sfondamento: I)
  • Kap 5. Durch bruch (Sfondamento: II)
  • Kap 6. Durch bruch (Sfondamento: III)
  • Kap 7. Durch bruch (Sfondamento: IV)
  • Kap 8. Durch bruch (Sfondamento: V)
  • Kap 9. Durch bruch (Sfondamento: VI)
  • Kap 10. Durch bruch (Sfondamento: VII)
  • Kap 11. Durch bruch (Sfondamento: VIII)
225 novembre 2005[14]ISBN 978-4-7575-1575-8 30 novembre 2008[15]ISBN 978-88-6123-281-5
325 marzo 2006[16]ISBN 978-4-7575-1643-4 8 febbraio 2009[17]ISBN 978-88-6123-375-1
425 settembre 2006[18]ISBN 978-4-7575-1780-6 29 marzo 2009[19]ISBN 978-88-6123-406-2
525 aprile 2007[20]ISBN 978-4-7575-1970-1 30 aprile 2009[21]ISBN 978-88-6123-442-0
625 ottobre 2007[22]ISBN 978-4-7575-2121-6 5 luglio 2009[23]ISBN 978-88-6123-442-0
725 marzo 2008[24]ISBN 978-4-7575-2242-8 27 settembre 2009[25]ISBN 978-88-6123-491-8
825 settembre 2008[26]ISBN 978-4-7575-2386-9 20 dicembre 2009[27]ISBN 978-88-6123-623-3
925 marzo 2009[28]ISBN 978-4-7575-2514-6 18 aprile 2010[29]ISBN 978-88-6123-769-8
1025 settembre 2009[30]ISBN 978-4-7575-2685-3 7 novembre 2010[31]ISBN 978-88-6123-770-4
119 febbraio 2012[6]ISBN 978-4-7575-3004-1 9 febbraio 2012[7]ISBN 978-88-6634-212-0
1225 settembre 2012[32]ISBN 978-4-7575-3740-8 6 novembre 2013[33]ISBN 978-88-6634-642-5
1325 marzo 2013[34]ISBN 978-4-7575-3910-5 5 luglio 2014[35]ISBN 978-88-6634-957-0
1425 ottobre 2013[36]ISBN 978-4-7575-4100-9 2 maggio 2015[37]ISBN 978-88-6883-259-9
1525 aprile 2014[38]ISBN 978-4-7575-4258-7 14 novembre 2015[39]ISBN 978-88-6883-380-0
1625 novembre 2014[40]ISBN 978-4-7575-4478-9 27 febbraio 2016[41]ISBN 978-88-6883-580-4
1725 maggio 2015[42]ISBN 978-4-7575-4648-6 27 luglio 2016[43]ISBN 978-88-6883-734-1
1825 maggio 2016[44]ISBN 978-4-7575-4989-0 26 luglio 2017[45]ISBN 978-88-3275-071-3
1924 dicembre 2016[46]ISBN 978-4-7575-5192-3 20 dicembre 2017[47]ISBN 978-88-3275-269-4
2025 luglio 2017[48]ISBN 978-4-7575-5420-7 30 maggio 2018[49]ISBN 978-88-3275-418-6
2124 febbraio 2018[50]ISBN 978-4-7575-5635-5 24 ottobre 2018[51]ISBN 978-88-3275-634-0
2225 settembre 2018[52]ISBN 978-4-7575-5857-1 15 maggio 2019[53]ISBN 978-88-3275-829-0
2325 giugno 2019[5]ISBN 978-4-7575-6171-7 23 ottobre 2019[4]ISBN 978-88-349-0047-5

Anime[modifica | modifica wikitesto]

Il 22 febbraio 2024, Square Enix ha annunciato un adattamento anime del primo manga di Ubel Blatt[54][55].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Rebecca Silverman, Ubel Blatt GN 1 - Review, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 30 novembre 2014. URL consultato il 23 ottobre 2018.
  2. ^ a b c (FR) Dossier Übel Blatt, su Manga news, 15 luglio 2008. URL consultato il 23 ottobre 2018.
  3. ^ a b Ubel Blatt 0, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 21 dicembre 2017.
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  5. ^ a b c (JA) ユーベルブラット(23)(完) (ヤングガンガンコミックス), su amazon.co.jp, Amazon. URL consultato il 12 maggio 2019.
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  7. ^ a b Ubel Blatt 11, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 21 dicembre 2017.
  8. ^ (EN) France Manga Top 15 January - February 08, in ComiPress, 22 febbraio 2008. URL consultato il 23 ottobre 2018.
  9. ^ (EN) Übel Blatt Manga Returns After 2 Years in Side Story, su Anime News Network, 11 luglio 2011. URL consultato il 25 febbraio 2024.
  10. ^ (JA) Ubel Blatt 0 (ヤングガンガンコミックス), su amazon.co.jp, Amazon. URL consultato il 23 ottobre 2018.
  11. ^ Dal primo volume dell'edizione italiana i capitoli non presentano più la dicitura "Kap".
  12. ^ (JA) Ubel Blatt 1 (ヤングガンガンコミックス), su amazon.co.jp, Amazon. URL consultato il 23 ottobre 2018.
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  43. ^ Ubel Blatt 17, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 21 dicembre 2017.
  44. ^ (JA) ユーベルブラット(18) (ヤングガンガンコミックス), su amazon.co.jp, Amazon. URL consultato il 23 ottobre 2018.
  45. ^ Ubel Blatt 18, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 21 dicembre 2017.
  46. ^ (JA) ユーベルブラット(19) (ヤングガンガンコミックス), su amazon.co.jp, Amazon. URL consultato il 23 ottobre 2018.
  47. ^ Ubel Blatt 19, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 21 dicembre 2017.
  48. ^ (JA) ユーベルブラット(20) (ヤングガンガンコミックス), su amazon.co.jp, Amazon. URL consultato il 23 ottobre 2018.
  49. ^ Ubel Blatt 20, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 30 aprile 2018.
  50. ^ (JA) ユーベルブラット(21) (ヤングガンガンコミックス), su amazon.co.jp, Amazon. URL consultato il 23 ottobre 2018.
  51. ^ Ubel Blatt 21, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 22 ottobre 2018.
  52. ^ (JA) ユーベルブラット(22) (ヤングガンガンコミックス), su amazon.co.jp, Amazon. URL consultato il 23 ottobre 2018.
  53. ^ Ubel Blatt 22, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 12 maggio 2019.
  54. ^ (EN) Melvyn Tan, Ubel Blatt Dark Fantasy Manga Inspires Anime, su anitrendz.net, 23 febbraio 2024. URL consultato il 25 febbraio 2024.
  55. ^ (PT) Ubel Blatt tera' adaptacao para anime, su animeunited.com.br, 22 febbraio 2024. URL consultato il 25 febbraio 2024.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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