'Abd al-'Aziz bin Mohyi el-Din Khoja

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

ʿAbd al-ʿAzīz bin Moḥyī el-Dīn Khōjā (in arabo ﻋﺒﺪ ﺍﻟﻌﺰﻳﺰ ﺑﻦ ﻣﺤﻲ ﺍﻟﺪﻴﻦ ﺧﻮﺟﺎ?; Mecca, 1940) è un politico e diplomatico saudita, ministro della Cultura e dell'Informazione dal 2009 al 2014.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nativo della Mecca.[1], dopo aver onseguito il Bachelor of Science all'Università Re Sa'ud, nel 1967 ottenne il Master of Science all'Università di Birmingham[2] e, due anni più tardi, il PhD in chimica organica.[1]

Dal 1979 al 1984[2] fu il decano della Facoltà d'Educazione (tarbiya) alla Mecca, venendo promosso Sottosegretario al Ministero dell'Informazione. Nel '91[2] divenne ambasciatore dell'Arabia Saudita in Turchia, poi in vari Paesi tra i quali Russia, Marocco[1] e, dal 2004 al 2009, il Libano[3], periodo durante il quale la politica estera del re saudita verso il "Paese dei cedri" era particolarmente attiva e interventista.[4] Il 14 febbraio 2009 succedette a Iyad bin Amin Madani come di ministro dell'Informazione.[1][5] Khoja's appointment was regarded as part of King Abdullah's reform initiatives.[6]

La sua nomina fu vista come parte del programma di riforme avviato dal re, pur essendo in continuità con il precedente mandato di Sottosegretario allo stesso Ministero.
A novembre del 2014 fu allontanato dalle sue funzioni[7] e sostituito da ʿAbd al-ʿAzīz bin ʿAbd Allāh al-Khudayrī, l'8 dicembre.[8]

Poeta molto vicino alle posizioni "liberali" di re ʿAbd Allāh, molte delle sue opere furono censurate in Arabia Saudita, sebbene egli fosse stato ministro della Cultura e dell'Informazione.[9] ʿAbd al-ʿAzīz b. Moḥyī el-Dīn Khōjā è direttore dello stabilimento di pubblicazione e stampa della Mecca, dove viene edita la rivista araba al-Nadwa[10], oltre ad essere membro del Consiglio Esecutivo dell'International Islamic News Agency (IINA).[11]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Profiles, in Saudi Gazette, 15 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2012).
  2. ^ a b c Biographies of Ministers, in Saudi Embassy Washington DC (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2011).
  3. ^ Ian Black, WikiLeaks cables: Syria stunned by Hezbollah assassination, in The Guardian, 7 dicembre 2010.
  4. ^ Christopher Boucek, Saudi Arabia’s king changes the guard (PDF), in Jane's Islamic Affairs Analyst, Carnegie Endowment, June 2009 (archiviato dall'url originale l'11 aprile 2010).
  5. ^ 14th February 2005 - Saudi Cabinet Meeting, su saudinf.com, SAMIRAD, 14 febbraio 2005.
  6. ^ Saudi King appoints first woman to council, in CNN, 14 febbraio 2009.
  7. ^ Saudi names new health minister to combat MERS virus, in Daily Mail, AFP, 8 dicembre 2014.
  8. ^ King Abdullah names new ministers, su saudiembassy.net, Royal Embassy of Saudi Arabia, Washington DC, 8 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 16 dicembre 2014). Archiviato il 16 dicembre 2014 in Internet Archive.
  9. ^ Hanna Labonté, Saudi Man of Letters and Cautious Reformer, in Qantara, 23 agosto 2010.
  10. ^ King Holds al-Safa Reception, Saudi Press Agency, 12 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2014).
  11. ^ IAAs BNA Elected as IINA Executive Council Member, in Bahrain News Agency, 10 dicembre 2011. URL consultato il 18 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 3 gennaio 2014).

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]