Coordinate: 37°56′N 29°08′E

Ierapoli: differenze tra le versioni

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*Brochure informativa sulle attività della Missione Italiana [http://www.misart.it/hpmisart/brochure.pdf]
*Brochure informativa sulle attività della Missione Italiana [http://www.misart.it/hpmisart/brochure.pdf]


*Sito dell'associazione ONLUS Amici di Hierapolis [http://http://utenti.lycos.it/hierapolis/]
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==Altri progetti==
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Versione delle 16:19, 10 set 2008

 Bene protetto dall'UNESCO
Hierapolis-Pamukkale
 Patrimonio dell'umanità
TipoMisti
Criterio(iii) (iv) (vii)
PericoloNon in pericolo
Riconosciuto dal1988
Scheda UNESCO(EN) Hierapolis-Pamukkale
(FR) Scheda
La provincia turca di Denizli
File:Pamuk04.jpg
Le vasche calcaree di Pamukkale

Hierapolis, Ierapoli o Gerapoli città ellenistico-romana della Frigia. Dominava la valle del fiume Lykos sulla strada che collegava l'Anatolia al Mar Mediterraneo. Le rovine si trovano nella odierna località di Pamukkale (castello di cotone), famosa per le sue sorgenti calde che formano straordinarie concrezioni calcaree, situata nella provincia turca di Denizli. Da non confondersi con Hierapolis in Siria.

Nel sito archeologico opera dal 1957 la missione archeologica italiana di Hierapolis di Frigia, fondata dal professor Paolo Verzone del Politecnico di Torino. Attualmente il direttore della missione è il professor Francesco D'Andria dell'Università di Lecce. Hierapolis di Frigia è attualmente uno dei siti archeologici e naturalistici più frequentati del Mediterraneo. I visitatori e gli studiosi (circa 1,5 milioni all'anno) vengono attirati da tutte le parti del mondo in particolare dallo spettacolo delle concrezioni calcaree, dalle calde acque termali che sgorgano in mezzo alle rovine, e dal patrimonio architettonico della città antica: essa vanta, infatti, uno dei meglio conservati teatri antichi del mondo, la più estesa e scenografica necropoli dell'Asia Minore, e lo straordinario Martyrion dell'apostolo Filippo, il cui complesso occupa per intero la collina che sovrasta la città.

Storia

Importante città ellenistico-romana della Frigia, Hierapolis dominava la valle del fiume Lykos, lungo un percorso che univa l´Anatolia interna al Mediterraneo. Le rovine dell´antica città si trovano nella provincia di Denizli, in una località denominata in turco Pamukkale "castello di cotone" per le bianche formazioni calcaree create dal fluire dell´acqua che sgorga dalle sorgenti calde. Le recenti attività di scavo hanno permesso di riconoscere l´impianto urbano di Hierapolis, riferibile probabilmente ad età ellenistica, con un asse principale nord-sud, la grande plateia, lungo la quale si sviluppa un reticolo stradale ortogonale che divide la città in isolati regolari, piuttosto allungati. All´interno di questo impianto si disponevano gli edifici pubblici e le case. Nella parte nord della città, lungo la strada che portava verso Tripolis, cominciarono a formarsi, tra il II e il I secolo a.C., i primi nuclei della necropoli, che si svilupperà in età imperiale, con tombe a fossa ed edifici funerari.

L'assetto monumentale della città meglio riconoscibile è quello che si creò dopo il rovinoso terremoto del 60, tra la fine del I ed il III secolo. È a questo periodo, infatti, che si può far risalire la costruzione o la trasformazione di molti monumenti quali l'agora commerciale, la Porta di Frontino, due grandi ninfei pubblici, e il grandioso teatro. La crescita della città subì un brusco arresto nel corso del IV secolo a causa di un violento terremoto che distrusse estese aree come quella dell'agorà commerciale.

Con la costruzione delle mura di fortificazione bizantine, alla fine del IV secolo, la parte nord della città, compresa l'agorà commerciale, fu esclusa dal perimetro urbano ed utilizzata come cava per recuperare il materiale da costruzione. Hierapolis diviene in questa fase un importante centro della cristianità e lungo l´asse viario principale furono costruite la chiesa extraurbana (Terme-chiesa), la cattedrale con il battistero, la basilica a pilastri e, sulla collina orientale, il Martyrion di san Filippo. Alla fine del VI secolo, un altro terremoto provocò il crollo della maggior parte degli edifici ierapolitani, comprese le mura bizantine.

Bibliografia

  • Pierre Gros. Le province orientali. Realtà e ideologia dell'urbanistica romana, in Pierre Gros e Mario Torelli. Storia dell'urbanistica . Il mondo romano. Nuova ed. Roma-Bari, Laterza, 2007. pp. 450-452. ISBN 978-88-420-8044-2.
  • Tullia Ritti. Hierapolis. Fonti letterarie ed epigrafiche. vol. 1, Roma, Giorgio Bretschneider, 1985. ISBN 8876890920.

Collegamenti esterni

  • Sito della Missione Archeologica Italiana di Hierapolis di Frigia [1]
  • Brochure informativa sulle attività della Missione Italiana [2]
  • Sito dell'associazione ONLUS Amici di Hierapolis [3]

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