Emilio Pallavicini: differenze tra le versioni

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{{Membro delle istituzioni italiane
Il generale '''Emilio Pallavicini di Priola''' (8 novembre 1823 - 15 novembre 1901), marchese, ebbe una carriera lunga ed onorata nell’[[Esercito Italiano|Regio Esercito]], partecipando a tutte le campagne dal [[1848]] in avanti. È particolarmente noto per aver fermato Garibaldi all’[[Giornata dell'Aspromonte|Aspromonte]] nel [[29 agosto]] [[1862]].
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{{Bio
|Titolo = Il marchese
|Nome = Emilio
|Cognome = Pallavicini di Priola
|Sesso = M
|LuogoNascita = Genova
|GiornoMeseNascita = 8 novembre
|AnnoNascita = 1823
|LuogoMorte = Roma
|GiornoMeseMorte = 15 novembre
|AnnoMorte = 1901
|Attività = generale
|Attività2 = politico
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Ebbe una carriera lunga ed onorata nell'[[Esercito Italiano|Regio Esercito]], partecipando a tutte le campagne dal [[1848]] in avanti. È particolarmente noto per aver fermato Garibaldi all'[[Giornata dell'Aspromonte|Aspromonte]] il [[29 agosto]] [[1862]].


==Esordi==
==Esordi==
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==La prima guerra di Indipendenza==
==La prima guerra di Indipendenza==
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Nel 1849, prese parte alla [[repressione di Genova]], insorta dopo l’armistizio con l’[[Impero austriaco|Austria]]. Si distinse forzando le porte della città, insieme ad un altro ufficiale (il [[Grosso-Campana]]), del che fu insignito della [[Medaglia d'Argento al valor militare|medaglia d'argento]].


==Le campagne vittoriose del [[Regno di Sardegna]]==
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L'anno seguente col grado di Generale prese il comando della [[Brigata Como]].


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Poscia sostituì [[Giacomo Medici|Medici]] al corpo di Palermo e nel [[1870]], dopo [[Presa di Roma|Porta Pia]] comandò il corpo di Roma.
Poscia sostituì [[Giacomo Medici|Medici]] al corpo di Palermo e nel [[1870]], dopo [[Presa di Roma|Porta Pia]] comandò il corpo di Roma.


==La carriera politica==
==La carriera politica==
Nominato senatore dal [[Umberto I di Savoia|Re]] nel [[1878]], morì in [[Roma]] il 15 novembre 1901.
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== Collegamenti esterni ==
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[[Categoria:biografie|Pallavicini di Priola, Marchese Emilio]]
[[Categoria:biografie|Pallavicini di Priola, Marchese Emilio]]

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Il marchese Emilio Pallavicini di Priola (Genova, 8 novembre 1823Roma, 15 novembre 1901) è stato un generale e politico italiano. Fu senatore del Regno d'Italia nella XIII legislatura.

Ebbe una carriera lunga ed onorata nell'Regio Esercito, partecipando a tutte le campagne dal 1848 in avanti. È particolarmente noto per aver fermato Garibaldi all'Aspromonte il 29 agosto 1862.

Esordi

Nacque a Genova l'8 novembre 1823. Fu allievo dell’Accademia Militare di Torino e venne ammesso, nel 1842 come ufficiale nell'esercito sardo.

La prima guerra di Indipendenza

Nel 1848 passa al corpo dei bersaglieri e prese parte alla prima guerra di indipendenza e poi alla ripresa dei combattimenti che portò alla disfatta di Novara.

Nel 1849, prese parte alla repressione di Genova, insorta dopo l’armistizio con l’Austria. Si distinse forzando le porte della città, insieme ad un altro ufficiale (il Grosso-Campana), del che fu insignito della medaglia d'argento.

Le campagne vittoriose del Regno di Sardegna

Prese parte alla campagna di Crimea con la 18^ compagnia.

Partecipò poi alla seconda guerra di indipendenza, combattendo a Casale (dove ottenne una menzione onorevole) ed a San Martino, ove fu ferito. Per i meriti acquisiti gli venne conferito l'Ordine Militare di Savoia e la promozione al grado superiore.

Prese parte alla liberazione delle Marche e dell’Umbria col 16° battaglione. Per la conquista di Perugia venne promosso sul campo a tenente colonnello.

All'assedio della fortezza di Civitella del Tronto (l’ultima fortezza presa al Borbone il 20 marzo 1861), fu decorato con medaglia d'oro per "il personale ardimento, il valore dimostrato a condurre una colonna d'assalto e i servizi resi nelle operazioni antibrigantaggio".

La carriera militare nel Regno d'Italia

Il 29 agosto 1862 guidò la colonna che all'Aspromonte fermò la spedizione che Garibaldi aveva intrapreso dalla Sicilia a Roma. Si presentò a Garibaldi con rispetto e ne ottenne la resa.
L'anno seguente col grado di Generale prese il comando della Brigata Como.

Nel 1866, nel corso della terza guerra di indipendenza comandò l'avanguardia sul Po costituita da 10 battaglioni di bersaglieri.

Poscia sostituì Medici al corpo di Palermo e nel 1870, dopo Porta Pia comandò il corpo di Roma.

La carriera politica

Nominato senatore dal Re il 15 febbraio 1880, morì in Roma il 15 novembre 1901.

Collegamenti esterni