Cella di Palmia
Cella di Palmia frazione | |
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Chiesa di San Bartolomeo Apostolo | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Provincia | Parma |
Comune | Terenzo |
Territorio | |
Coordinate | 44°37′47.5″N 10°09′38.9″E / 44.629861°N 10.160806°E |
Abitanti | |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 43040 |
Prefisso | 0525 |
Fuso orario | UTC+1 |
Cartografia | |
Cella di Palmia, nota anche come Cella Corte di Palmia, è una frazione del comune di Terenzo, in provincia di Parma.
La località dista 8,12 km dal capoluogo.[1]
Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]
La località sorge sul versante sinistro della val Baganza.[2]
Storia[modifica | modifica wikitesto]
In epoca medievale a presidio della zona fu edificato a Palmia un castello, per volere di una delle casate de Comitatu Parmensi;[3] nel 1054 Rodolfo da Viarolo lo acquistò dal suo familiare Alberto da Viarolo, figlio di Magnifredo.[4]
Entro il 1230 fu costruita a Cella la cappella, dipendente dalla pieve di Bardone.[5]
In seguito il feudo passò ai nobili da Palmia, che nel 1343 lo alienarono a Rolando, Ugolino e Andreasio de' Rossi.[6]
Agli inizi del XVII secolo Giuseppe Machirelli fu investito dai duchi di Parma del titolo comitale, con l'assegnazione dei feudi di Cella di Palmia e Carrara;[7] i suoi eredi ne mantennero i diritti fino alla loro abolizione sancita da Napoleone per il ducato di Parma e Piacenza nel 1805.[2][8]
All'inizio dell'anno seguente Cella di Palmia divenne frazione del nuovo comune (o mairie) di Selva del Bocchetto, dopo pochi mesi ribattezzato Lesignano Palmia, ma con sede tra il 1811 e il 1914 a Boschi di Bardone; nel 1924 il comune fu rinominato Terenzo, dal centro abitato in cui fu spostata definitivamente la sede municipale.[9]
Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]
Chiesa di San Bartolomeo Apostolo[modifica | modifica wikitesto]
Menzionata per la prima volta nel 1230, la chiesa, ormai degradata, fu risistemata completamente nel 1851; modificata e decorata internamente tra il 1876 e il 1880, fu ristrutturata in forme liberty nel 1952 con la realizzazione della nuova facciata e la sopraelevazione del campanile. Il luogo di culto, affiancato da tre cappelle aggiunte tra il 1684 e i primi anni del XX secolo, è decorato con lesene e paraste doriche.[5]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ La Frazione di Cella di Palmia, su italia.indettaglio.it. URL consultato il 25 settembre 2018.
- ^ a b Molossi, p. 83.
- ^ Affò, 1793, p. 61.
- ^ Affò, 1793, p. 324.
- ^ a b Chiesa di San Bartolomeo Apostolo "Cella Corte Palmia, Terenzo", su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 7 ottobre 2018.
- ^ Affò, 1795, p. 325.
- ^ Mezamici, p. 539.
- ^ L'eredità napoleonica. Il Codice (PDF), su treccani.it. URL consultato il 7 ottobre 2018.
- ^ Comune di Terenzo, su archivi.ibc.regione.emilia-romagna.it. URL consultato il 7 ottobre 2018.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Ireneo Affò, Storia della città di Parma, Tomo secondo, Parma, Stamperia Carmignani, 1793.
- Ireneo Affò, Storia della città di Parma, Tomo quarto, Parma, Stamperia Carmignani, 1795.
- Cesare Mezamici, Segretario erudito, Roma, Francesco de' Lazari figlio d'Ignatio, 1684.
- Lorenzo Molossi, Vocabolario topografico dei Ducati di Parma, Piacenza e Guastalla, Parma, Tipografia Ducale, 1832-1834.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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