Xiadu

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Xiadu
下都
Tegola del periodo Yan
CiviltàYan
Epocacirca 697 a.C. - circa 226 a.C.
Localizzazione
StatoBandiera della Cina Cina
ProvinciaHebei
Dimensioni
Superficie32 km² 
Scavi
Data scoperta1930
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 39°37′00.84″N 116°03′21.6″E / 39.6169°N 116.056°E39.6169; 116.056

Xiadu ((ZH) ) è una delle principali città dello stato di Yan, che nel 311 divenne capitale del regno.[1]

Intorno al 1930 un gruppo di archeologi cinesi, sotto la guida del noto archeologo Ma Heng, portarono alla luce i resti di questa antica città in una vasta area del distretto di Yi, nell'Hebei centrale.[2] Uno scavo completo è stato condotto dal team di ricerca culturale nel 1961.[2] I resti portati alla luce evidenziarono la presenza di due blocchi costruttivi rettangolari risalenti a due periodi storici diversi: uno dell'epoca «Primavere e Autunni» e l'altro «Stati Combattenti».[1]

La città era suddivisa in due settori, orientale ed occidentale, separati da un muro.[2][3]

Il primo blocco costruttivo orientale, è costituito da mura e da canali sfocianti nel fiume Yi che attraversava la città, estesa su una superficie di 32 km². La città di Xiadu aveva cinque distretti, rispettivamente per il palazzo, i laboratori, l'area residenziale, i cimiteri e i fiumi.[2] Sono emerse strutture palaziali costituite da edifici in legno con tetti in ceramica, botteghe artigianali, fonderie per produrre bronzo e ferro e una zecca per produrre monete in bronzo, officine per materiali in ceramica e armi.[1]

Sono stati rintracciate anche strutture per riti religiosi comprendenti fosse adibite ai sacrifici animali. Un'importante necropoli è stata rinvenute nella zona settentrionale del sito, ed è formata da tredici grandi tombe a tumulo fornite da ricchi corredi di vasi di ceramica e decorazioni varie. Interessante è la presenza di un buon quantitativo di armi in alcune tombe.[1]

La struttura urbana rettangolare fa ipotizzare che la città sia stata accuratamente pianificata, vista la sua particolare posizione strategica, protetta su tre lati da rilievi e aperta, a meridione, verso le pianure della Cina centrale.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Roberto Ciarla, Atlante di Archeologia, Torino, Utet, 1998, p. 518.
  2. ^ a b c d (EN) Site of Yan Xiadu, su en.chinaculture.org. URL consultato il 28 luglio 2018.
  3. ^ a b Xiadu, in Il mondo dell'archeologia, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2002-2005. URL consultato il 28 luglio 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Kwang-chih Chang, The Archaeology of Ancient China, New Haven, 1986.
  • (EN) Kwangchih Chang, Early Chinese Civilization: Anthropological Perspectives, Cambridge, 1976.
  • (EN) Zhong Yuanzhao e Chen Yangzheng, History and Development of Ancient Chinese Architecture, Pechino, 1986.
  • (EN) S.M. Nelson, The Archaeology of Korea, Cambridge, 1993.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]