Wikipedia:Bar/Discussioni/"Arti performative"?

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"Arti performative"? NAVIGAZIONE


Salve a tutti, leggendo qui e qui mi sono imbattuto nella dizione arti performative, che compaiono anche in Pagina Principale. A quanto ne so io, in lingua italiana il termine performativo viene utilizzato solo in linguistica (come confermato dal De Mauro-Paravia, su old.demauroparavia.it (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2008).). Ci troviamo quindi di fronte a una dizione scorretta. Se ritenete che la dizione sia corretta, vi prego di fornirne prova (è possibilissimo che la mia congettura sia sbagliata). Altrimenti propongo di cambiare la dizione e di spostare la categoria sopra linkata.
Mi rendo conto che non il problema non è di facile risoluzione, in quanto manca una definizione in lingua italiana ufficiale (ma io proporrei arti recitative), perciò, prima di agire, chiedo supporto alla comunità.
Saluti e buon lavoro a tutti -- JккКGB 23:09, 7 set 2008 (CEST)[rispondi]

AGGIORNAMENTO: ho trovato poi questo, che mi fa capire di non essere stato il primo e l'unico a essersi posto il dubbio... -- JккКGB 23:30, 7 set 2008 (CEST)[rispondi]

Ad occhio credo sia una traduzione letterale di Performing arts (da non confondere con Performance art!). Sul web qualche risultato si trova, anche nei titoli dei corsi di laurea. Ma (più importante) da qui pare di capire che sia stato inserito nello Zingarelli 2007. Qualcuno controlla? (io non ce l'ho sottomano). --Jaqen [...] 10:43, 8 set 2008 (CEST)[rispondi]

La dizione "arti performative" mi sembra scorretta. en:performing arts, a giudicare dalla voce su en.wiki, è imho traducibile come "arti dello spettacolo" o, in ambito forse più limitato, "arti sceniche".--Nanae (msg) 17:29, 8 set 2008 (CEST)[rispondi]

"Arti dello spettacolo" è parzialmente scorretto perché spettacolo include troppe cose. "Arti sceniche" è migliore (nel caso delle statue viventi il "palcoscenico" è la strada). Quest'ultima dizione mi sembra la più usata nelle altre wikipedie. Qualche indecisione per i francesi, che hanno chiamato la categoria "Arts du spectacle" e la voce principale "Spectacle vivant". --Red Power (msg) 18:47, 8 set 2008 (CEST)[rispondi]
Jaqen, ti ringrazio per la ricerca ma il fatto che sia inserito nello Zanichelli non è garanzia di "italianicità". Non voglio fare il censore italianista, ma se esiste una dizione in lingua italiana (arti sceniche mi pare adatta), credo la si debba preferire a un calco linguistico/neologismo. -- JккКGB 22:01, 8 set 2008 (CEST)[rispondi]
Sul Garzanti la parola "performativo" c'è ma non parla di arte, parla di grammatica... Vai con "Arti sceniche"--Bultro (m) 01:35, 10 set 2008 (CEST)[rispondi]
Quando studiavo teatro in tutti i corsi si parlava di "arti performative", di fatto credo che la denominazione più accettata anche tra gli addetti ai lavori sia quella, quindi credo che si possa mantenere quella dicitura. --Rael 01:41, 10 set 2008 (CEST)[rispondi]
Nello Zingarelli 2008 c'è proprio l'espressione Arti performative, definite come arti dello spettacolo, segno quindi anche di una diffusione del termine olter gli ambiti specialistici di competenza, quindi anche per me può stare.--Eumolpo (msg) 17:26, 13 set 2008 (CEST)[rispondi]
Confermo che, pur essendo parola che in italiano in origine non ha quel significato, nel campo delle discipline dello spettacolo si usa da decenni il termine arti performative per indicare in modo generale quelle arti sceniche eseguite da artisti di fronte a un pubblico o ad uno strumento di registrazione audio/video. Certo in questa accezione è un anglicismo, ma è ormai entrato nell'uso comune: 'arti sceniche' tout court è più in generale riferito a tutte le arti che 'servono' la scena (anche quelle di chi resta 'dietro le quinte'), e comprende molte altre cose (scenografi, costumisti, light designer, etc.) idem arti dello spettacolo, termine ancora più vasto. --(Y) - parliamone 14:47, 19 set 2008 (CEST)[rispondi]
P.S.: Una possibile ipotesi della necessità di questo prestito linguistico è il fatto che, a differenza della tradizione anglosassone dove danza, canto, teatro, circo, mimo (etc..) sono da molti secoli considerate arti similissime e complementari, in Italia si è tardato fino agli anni '70 del secolo scorso per riconoscere gli aspetti simili di queste discipline... Nei secoli scorsi e fino a pochi decenni fa noi abbiamo avuto una grandiosa tradizione di prosa, di opera lirica, di musica classica e balletto. Ma a compartimenti stagni. Il fatto che ci manchi una parola (o che sia stato necessario aggiungere un significato a un termine esistente) è il prodotto di questo approccio culturale, prima ancora di essere un 'buco' epistemologico. --(Y) - parliamone 15:13, 19 set 2008 (CEST)[rispondi]