Vulvite di Zoon

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La vulvite di Zoon o vulvite plasmacellulare è una rara dermatosi infiammatoria cronica e benigna che colpisce la vulva.[1]

Epidemiologia[modifica | modifica wikitesto]

A differenza della controparte maschile, la balanite plasmacellulare di Zoon, la vulvite di Zoon è rara e molti casi identificati come tali sono in realtà lichen planus vulvari.[2] Colpisce prevalentemente donne tra i 25 e 70 anni e raramente compare prima della pubertà.[3][4]

Istopatologia[modifica | modifica wikitesto]

Si riscontrano assottigliamento dell'epidermide, assenza dello strato corneo e dello strato granuloso, cheratinociti a losanga con spazi intercellulari dilatati. Nel derma si riscontra un denso infiltrato prevalentemente plasmacellulare, vasi sanguigni dilatati e deposizione di emosiderina.[5]

Clinica[modifica | modifica wikitesto]

Si presenta con chiazze eritematose, talvolta purpuriche[6], dall'aspetto lucido localizzate alle piccole labbra o al vestibolo vaginale. Solo raramente è coinvolto il clitoride. Il quadro può essere asintomatico ma più spesso il paziente lamenta prurito, bruciore, dolore e dispareunia. La patologia è cronica ma benigna.[7][3]

Diagnosi[modifica | modifica wikitesto]

All'esame obiettivo la diagnosi differenziale con il lichen planus e l'adenosi vulvare è spesso difficile, risulta quindi importante effettuare una biopsia.

Terapia[modifica | modifica wikitesto]

La terapia prevede l'utilizzo di corticosteroidi topici ad elevata attività ed emollienti.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Lavrov A, Gráf P, Unzeitig V, Zoon Vulvitis - A Rare Form of Chronic Inflammation of the Vulva, su Ceska gynekologie, Fall 2018. URL consultato l'11 gennaio 2020.
  2. ^ J. Scurry, G. Dennerstein e J. Brenan, Vulvitis circumscripta plasmacellularis. A clinicopathologic entity?, in The Journal of Reproductive Medicine, vol. 38, n. 1, 1993-01, pp. 14–18. URL consultato l'11 gennaio 2020.
  3. ^ a b Leandro Damiani, Maurício de Quadros e Váruna Posser, Zoon vulvitis, in Anais Brasileiros de Dermatologia, vol. 92, 5 Suppl 1, 2017, pp. 166–168, DOI:10.1590/abd1806-4841.20175622. URL consultato l'11 gennaio 2020.
  4. ^ I Neri, A Patrizi e S Marzaduri, Vulvitis plasmacellularis: two new cases., in Genitourinary Medicine, vol. 71, n. 5, 1995-10, pp. 311–313. URL consultato l'11 gennaio 2020.
  5. ^ J. D. Woodruff, J. Sussman e S. Shakfeh, Vulvitis circumscripta plasmocellularis. A report of four cases, in The Journal of Reproductive Medicine, vol. 34, n. 5, 1989-05, pp. 369–372. URL consultato l'11 gennaio 2020.
  6. ^ T. Kato, Y. Kuramoto e T. Tadaki, Chronic vulvar purpura, in Dermatologica, vol. 180, n. 3, 1990, pp. 174–176, DOI:10.1159/000248024. URL consultato l'11 gennaio 2020.
  7. ^ 142. Tagung der Vereinigung Niederländischer Dermatologen, in Dermatology, vol. 111, n. 3, 1955, pp. 157–160, DOI:10.1159/000256353. URL consultato l'11 gennaio 2020.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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