Volkan (giornale)

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Volkan
StatoBandiera dell'Impero ottomano Impero ottomano
Linguaturco ottomano
Periodicitàquotidiano
FondatoreDerviş Vahdeti
Fondazione11 dicembre 1908
Chiusura20 aprile 1909
SedeCostantinopoli
 

Volkan (in turco ottomano: Vulcano) è stato un quotidiano di breve durata pubblicato a Costantinopoli, nell'Impero Ottomano. Il giornale fu in circolazione tra il 1908 e il 1909 e fu una delle pubblicazioni islamiste lanciate durante la Seconda era costituzionale.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Volkan fu fondato da Derviş Vahdeti a Costantinopoli l'11 dicembre 1908.[2][3] Vahdeti chiese un sostegno finanziario al sultano Abdul Hamid II prima di lanciare il giornale,[4] ma la richiesta non fu accolta.[4]

L'editore del Volkan era Derviş Vahdeti.[5] Egli diresse il quotidiano fino al 20 aprile 1909, quando fu arrestato.[3] All'inizio il giornale era favorevole alla nuova costituzione e relativamente liberale.[2] Tuttavia, in seguito alla fondazione dell'Unione Muhammadan da parte di Vahdeti, il giornale divenne il suo organo e un fervente critico del Comitato Unione e Progresso.[2][6] Il giornale pubblicò gli articoli di Said Nursî, futuro leader del movimento Nur.[7] Gli articoli cominciarono ad essere scritti in uno stile militante.[4] Vahdeti sostenne negli articoli pubblicati sul Volkan che il Comitato avrebbe dovuto obbedire ai principi islamici.[8] Il giornale pubblicò anche materiale antisemita.[9] Il Volkan pubblicò un totale di 110 numeri durante la sua esistenza.[10]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Ceren Sözeri, The transformation of Turkey’s Islamic media and its marriage with neo-liberalism, Routledge, 9 giugno 2020, pp. 153–172, ISBN 978-0-429-35663-6. URL consultato il 1º settembre 2022.
  2. ^ a b c (EN) Feroz Ahmad, Politics and Islam in Modern Turkey, in Middle Eastern Studies, Vol. 27, n. 1, Taylor & Francis, Ltd., gennaio 1991, pp. 3-21.
  3. ^ a b (EN) Murat, Talha, The political ideas of Derviş Vahdeti as reflected in Volkan newspaper(1908-1909), 10 agosto 2020, OCLC 1249024726. URL consultato il 1º settembre 2022.
  4. ^ a b c (EN) David Farhi, TheŞeriatas a political slogan — or the ‘incident of the 31stMart, in Middle Eastern Studies, vol. 7, n. 3, 1971-10, pp. 275–299, DOI:10.1080/00263207108700182. URL consultato il 1º settembre 2022.
  5. ^ (EN) Jeremy Salt, Turkey's Counterrevolution: Notes from the Dark Side, in Middle East Policy, vol. 22, n. 1, 2015-03, pp. 123–141, DOI:10.1111/mepo.12118. URL consultato il 1º settembre 2022.
  6. ^ (EN) Christine May Philliou, Turkey : a past against history, 2021, p. 52, ISBN 0-520-38239-0, OCLC 1178868056. URL consultato il 1º settembre 2022.
  7. ^ (EN) Ibrahim M. Abu-Rabi', Islam at the Crossroads On the Life and Thought of Bediuzzaman Said Nursi., State University of New York Press, 2003, p. 6, ISBN 978-0-7914-8691-7, OCLC 1239981109. URL consultato il 1º settembre 2022.
  8. ^ (EN) Renée Worringer, “SICK MAN OF EUROPE” OR “JAPAN OF THE NEAR EAST”?: CONSTRUCTING OTTOMAN MODERNITY IN THE HAMIDIAN AND YOUNG TURK ERAS, in International Journal of Middle East Studies, vol. 36, n. 2, 2004-05, pp. 207–230, DOI:10.1017/S0020743804362033. URL consultato il 1º settembre 2022.
  9. ^ (EN) Marc David Baer, An Enemy Old and New: The Dönme, Anti-Semitism, and Conspiracy Theories in the Ottoman Empire and Turkish Republic, in Jewish Quarterly Review, vol. 103, n. 4, 2013, pp. 523–555, DOI:10.1353/jqr.2013.0033. URL consultato il 1º settembre 2022.
  10. ^ (TR) M. ERTUĞRUL DÜZDAĞ, VOLKAN, in TDV İslâm Ansiklopedisi, Vol. 43, 2013, pp. 123-125. URL consultato il 1º settembre 2022 (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2021).
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