Villa Franco ai Nani

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Villa Franco ai Nani
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàVicenza
IndirizzoVia dei Nani, 1
Coordinate45°32′03.6″N 11°33′27.67″E / 45.534334°N 11.557687°E45.534334; 11.557687
Informazioni generali
CondizioniIn uso
CostruzioneXIX secolo
Usovisitabile

La villa Franco ai Nani è un edificio, situato sul colle San Bastian di Vicenza tra la Villa Valmarana ai Nani e la Villa Capra detta La Rotonda, costruito nel XIX secolo sul luogo in cui esisteva la chiesa di San Sebastiano, demolita nel 1812.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa di San Sebastiano e l'annesso convento furono acquistati nel 1806 da Antonio Fioccardo, che li fece demolire nel 1812; nel 1828 suo figlio vendette la proprietà a Nazario Valmarana, che fece costruire la villa e la impreziosì con alcuni elementi decorativi interni, quali pitture a tempera, un camino in marmo grigio e piastrelle di Nove con specchiera infissa[1].

Nel 1945 la villa fu occupata dalle truppe tedesche in ritirata verso la Germania.

Nel dopoguerra, l'edificio subì molte manomissioni, come l'apertura di ulteriori finestre, i garage al piano terra e un basso edificio a sud, che alterarono la fisionomia. È proprietà della famiglia Franco.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Un maestoso ingresso, un cancello in ferro battuto con lo stemma dei Valmarana, retto da pilastri bugnati settecenteschi coronati da statue, immette alla villa, immersa in un parco di piante secolari; sul prato vi sono frammenti di sagome quattrocentesche di elegante fattura[2] appartenenti ai demoliti edifici del convento di San Sebastiano, mentre una pietra con inciso il millesimo 1467 è stata collocata sopra la porta della facciata. La corte di fronte alla villa è chiusa a sud da una colombara.

La villa è costituita da un unico corpo a pianta rettangolare lungo e stretto. La facciata, rivolta verso est, è ritmata da sette finestre; al centro una porta architravata immette all'interno. A sud una bassa costruzione addossata alla facciata acceca l'ultima finestra del piano rialzato. Al primo piano le due finestre più esterne e quella corrispondente alla porta hanno un balconcino in ferro battuto; altri balconcini sono anche sui fianchi della costruzione e sul retro, che si affaccia sul parco ed è accessibile anche dall'esterno tramite una scalinata[3].

All'interno la villa presenta, nella sala centrale del piano terra, pareti dipinte a tempera di scuola neoclassica, così come i soffitti a volta del primo piano; il salone del piano nobile ha il soffitto a lacunari.

Al primo piano, la stanza a sud, che copre l'intera larghezza dell'edificio, è rivestita da carta da parati, i papiers peints a colori con soggetti panoramici americani - quali il porto di Boston, le cascate del Niagara, una diligenza su rotaie, festose riunioni di personaggi in costume, cavalieri - che provengono da una delle due principali manifatture francesi operanti negli anni trenta dell'Ottocento, la Henry Zubèr[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Themarchitettura, cit.
  2. ^ Natalino Sottani, Cento chiese, una città, Edizioni Rezzara, Vicenza, 2014, p. 233
  3. ^ Inventario ville Reg. Veneto, cit.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Tomaso Franco, Villa Franco ai nani, un tempo "San Bastian ai Frati", Publigrafica 2001.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]