Villa Basabò

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Villa Basabò
Villa Basabò - cartolina postale 1928
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàBologna
Indirizzovia Castiglione, 121
Coordinate44°28′41.08″N 11°20′49.46″E / 44.478077°N 11.347073°E44.478077; 11.347073
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Usocivile abitazione
Realizzazione
CommittenteConti Manzoli

Villa Basabò si trova a Bologna in via Castiglione n. 121. È nota a Bologna anche come "Villa Gandino" dal nome di un suo illustre proprietario. È un edificio senza un particolare pregio architettonico bensì storico culturale avendo ospitato nella prima metà del XIX secolo uno dei salotti mondani più frequentati di Bologna.

Il fabbricato fu costruito in un anno imprecisato dai conti Manzoli[1] su un possedimento "fuori porta Castiglione" chiamato "Basabò" di loro proprietà fin dal XIV secolo.

Dopo il 1813 la villa fu acquistata dal banchiere milanese Paolo Bignami[1][2] la cui giovane moglie Maddalena Marliani (1789-1868)[3] la convertì in uno dei salotti bolognesi più in vista.

Dopo il 1861 fu acquistata dal latinista docente universitario Giovanni Battista Gandino (1827-1905) ed ereditata dal figlio Adolfo Gandino (1878-1940), apprezzato musicista e compositore, che la abitò fino alla sua morte.

Nel 1954 il Comune di Bologna ha dichiarato l'area intorno alla villa di notevole interesse ambientale[4].

Proprietari di villa Basabò[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Fotografie e Cartoline Brighetti > Bologna, fuori Porta Castiglione, Villa Basabò già Bignami, su Digital Humanities, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna. URL consultato il 25 gennaio 2024.
  2. ^ Paolo Bignami (…-1849) nel 1813, a seguito del fallimento della sua banca milanese si trasferisce a Bologna.
  3. ^ Maddalena era figlia di Rocco Marliani, avvocato e studioso di diritto, che fu consigliere della Corte d’Appello durante la Cisalpina e ricoprì diverse cariche pubbliche. Rocco era figlio di Pietro Marliani, ricco commerciante tessile e di Bianca Ferrario, donna colta e raffinata. Rocco Marliani era anch'egli uomo brillante, ammirato dalle donne, vero mecenate, che amò circondarsi di scrittori e poeti, ai quali offrì nella sua villa Amalia di Erba, di cui fu proprietario dal 1799 al 1828, lo sfarzo dei ricevimenti. Sposò Amalia Masera, donna colta e raffinata, frequentatrice dei salotti milanesi. Dal loro matrimonio nacquero tre figli: Maddalena, Marco Aurelio e Pietro. Villa Amalia passò poi dai Marliani ai fratelli Marietti, appartenenti al mondo bancario milanese, così come lo era Paolo Bignami che Maddalena sposò all'età di 14 anni il 19.1.1805. Maddalena a 17 anni fu una delle tante amanti che ebbe Ugo Foscolo, relazione che la portò a un tentativo di suicidio. Per un profilo biografico approfondito su Maddalena Marliani si veda: F.PISCOPO, Bianca Milesi. Arte e patria nella Milano risorgimentale, pagg.223-247.
  4. ^ La zona di Villa Gandino [leggi Basabò] è attualmente sottoposta a due dichiarazioni di notevole interesse pubblico. Di seguito vengono riportate le motivazioni della tutela che hanno portato all’apposizione dei due vincoli paesaggistici. Bene paesaggistico 99: motivazioni della tutela - stralcio del decreto: “perché per la sua notevole e annosa vegetazione arborea di varie e rare essenze si distingue per la sua non comune bellezza e conferisce alla zona una caratteristica e riposante nota di verde”. Fonte:Adeguamento del piano territoriale paesaggistico dell'Emilia Romagna al Codice dei beni Culturali e del Paesaggio - Immobili di notevole interesse pubblico [articolo 136]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Umberto Beseghi, Castelli e Ville Bolognesi, Bologna, Tamari Editori, 1964.
  • Federico Piscopo, Bianca Milesi. Arte e patria nella Milano risorgimentale, Pieve di Crespano del Grappa, 2020.

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