Vergada

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Vergada
Vrgada
Geografia fisica
LocalizzazioneMare Adriatico
Coordinate43°51′05″N 15°29′55″E / 43.851389°N 15.498611°E43.851389; 15.498611
Arcipelagozaratino
Superficie2,32[1] km²
Dimensioni2,8 × 1,2[2] km
Sviluppo costiero9,188[3] km
Altitudine massima114[2] m s.l.m.
Geografia politica
StatoBandiera della Croazia Croazia
RegioneRegione zaratina
ComunePoschiane
Centro principaleVergada
Demografia
Abitanti249[4] (2011)
Cartografia
Mappa di localizzazione: Croazia
Vergada
Vergada
voci di isole della Croazia presenti su Wikipedia

Vergada[5][6][7][8][9] (in croato: Vrgada) è un'isola della Croazia situata nel mare Adriatico a sud-est dell'isola di Pasman, tra Pasman e Morter; fa parte dell'arcipelago zaratino[5]. Amministrativamente appartiene al comune di Poschiane[10], nella regione zaratina. Il piccolo villaggio di Vergada contava 249 abitanti nel 2011[4].

Geografia[modifica | modifica wikitesto]

Vergada si trova a circa 4 km dalla costa dalmata, separata dal canale di Vergada[5] (Vrgadski kanal), a sud-ovest si affaccia sul mare di Morter[11] (Murtersko more). È lunga circa 2,8 km[2], dalla sua punta nord-occidentale (rt Glavčina) a punta Gragne[5][12] (rt Kranje) a sud-est. Ha una superficie di 2,32 km²[1] e uno sviluppo costiero di 9,188 km[3]. Le due alture maggiori, a est, sono i monti Strablinovag (Strabinovac) e Kutinjak, rispettivamente di 113 e 114 m[2]. L'isola ha una forma irregolare con una baia che si apre a nord: la valle Sant'Andrea[5][13] (uvala Sv. Andreija), il porto di Vergada (Luka) a nord-est e la piccola valle Gragne[5] (uvala Kranje) a sud-est. L'isola è circondata da vari scogli. Nel 1682 il Doge Luigi Contarini in nome e per conto della Repubblica di Venezia dietro l'esborso fatto al magistrato dei feudi il 16 settembre 1682 la cedette in feudo nobile retto e gentile in linea mascolina a Francesco Damiani ovvero ai Conti Damiani di Vergada che ne cognomizzarono il predicato divenendo Damiani conti di Vergada o Damiani di Vergada. I Damiani Conti di Vergada edificarono sull'isola quello che venne poi considerato uno tra i più begli esempi di dimore nobiliari venete della Dalmazia, di cui oggi rimangono soltanto le vestigia esterne: un esempio ricordato e descritto anche nell'isolario Veneto, importante opera cartografica, del famoso cartografo Padre Vincenzo Coronelli di cui Francesco Damiani Conte di Vergada, noto matematico e suo precettore, era grande amico. (Vincenzo Coronelli, "Isolario dell'Atlante Veneto", Venezia, 1696, Tomo 1, pag.150; Vincenzo Coronelli, "Biblioteca Universale Sacro-profana antico-moderna", in Venezia, Antonio Tiviani, 1701, Tomo primo, A-Ae, colonna 1583).

Isole adiacenti[modifica | modifica wikitesto]

Il villaggio di Vergada e l'isolotto Artina

Flora[modifica | modifica wikitesto]

L'isola è ricoperta da foreste di pini e parzialmente coltivata a ulivi e viti.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nota con il nome latino di Lumbricata[5], l'isola è stata menzionata da Costantino VII Porfirogenito nel Medioevo come importante punto di monitoraggio dell'Adriatico[16] con il nome di Lumbrikaton[5]. Il nome ha subito varie modifiche sino a diventare La Vergada con i Veneziani[6]. Sul colle Gradina, che domina il villaggio, si trovano le rovine di una fortezza medioevale che le ha dato il nome[17]. I Damiani Conti di Vergada edificarono sull'isola quello che venne poi considerato uno tra i più begli esempi di dimore nobiliari venete della Dalmazia, di cui oggi rimangono soltanto le vestigia esterne: un esempio ricordato e descritto anche nell'isolario Veneto, importante opera cartografica, del famoso cartografo Padre Vincenzo Coronelli di cui Francesco Damiani Conte di Vergada, noto matematico e suo precettore, era grande amico (Vincenzo Coronelli, "Isolario dell'Atlante Veneto", Venezia, 1696, Tomo 1, pag.150; Vincenzo Coronelli, "Biblioteca Universale Sacro-profana antico-moderna", in Venezia, Antonio Tiviani, 1701, Tomo primo, A-Ae, colonna (pag.) 1583) .

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (HREN) Geografski i meteorološki podaci [Dati geografici e meteorologici] (PDF), in Statistički ljetopis 2005 [Annuario statistico 2005], Republika Hrvatska - Državni zavod za Statistiku [Repubblica di Croazia - Ufficio centrale di Statistica], 2005, pp. 42-56.
  2. ^ a b c d e f g h i j k l m n o (HR) Mappa topografica della Croazia 1:25000, su preglednik.arkod.hr. URL consultato il 14 gennaio 2017.
  3. ^ a b Duplančić, pp. 12-30.
  4. ^ a b Ljiljana Ostroški, Statistički ljetopis Republike Hrvatske 2015 [Statistical Yearbook of the Republic of Croatia 2015 (PDF), su dzs.hr, Ufficio Statistico Croato, Zagabria, dicembre 2015, p. 47. URL consultato il 13 agosto 2016.
  5. ^ a b c d e f g h i j k l m Alberi, pp. 674-676.
  6. ^ a b Rizzi, pp. 486-487.
  7. ^ Portolano del Mediterraneo, in Cartografia ufficiale dello Stato - legge 2 febbraio 1960, n. 68, vol. 6 Mar Adriatico, Adriatico orientale, nuova tiratura febbraio 2002, Genova, Istituto idrografico della Marina, 1994, p. 190, I.I. 3161.
  8. ^ Natale Vadori, Italia Illyrica sive glossarium italicorum exonymorum Illyriae, Moesiae Traciaeque ovvero glossario degli esonimi italiani di Illiria, Mesia e Tracia, 2012, San Vito al Tagliamento (PN), Ellerani, p. 624, ISBN 978-88-85339293.
  9. ^ a b c d e f g G. Giani, Carta prospettiva delle Comuni censuarie della Dalmazia, foglio 6, 1839. Fondo Miscellanea cartografica catastale, Archivio di Stato di Trieste.
  10. ^ a b c d e f g h i j k l m (HR) Državni program [Programma Nazionale] (a cura di), Pregled, položaj i raspored malih, povremeno nastanjenih i nenastanjenih otoka i otočića [Analisi, posizione e schema di isolotti e piccole isole, periodicamente abitati e disabitati] (PDF), su razvoj.gov.hr, 2012, p. 20. URL consultato il 12 aprile 2017.
  11. ^ Alberi, pp. 759-760.
  12. ^ Vadori, p. 541.
  13. ^ Vadori, p. 605.
  14. ^ a b c d Carta di cabottaggio del mare Adriatico, foglio VII, Milano, Istituto geografico militare, 1822-1824. URL consultato il 17 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).
  15. ^ a b Marieni, pp. 216-217.
  16. ^ Island Vrgada, su vila-vrgade.com. URL consultato il 13 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 27 agosto 2016).
  17. ^ Zadar-Biograd small islands region, su ethnodalmatia.com. URL consultato il 13 agosto 2016.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Cartografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Island Vrgada, su vila-vrgade.com. URL consultato il 15 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 27 agosto 2016).