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Les Piques è un'opera d'arte di Annette Messager creata tra il 1991 e il 1993 esposta al Centre Pompidou.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Les Piques è un'installazione di dimensioni 300 x 800 x 112 cm, che propone più di un centinaio di aste d'acciaio di varie altezze, coronate da cornici o pezzi di tessuto - per lo più fissati alla parte superiore della picca o racchiusi in collant neri o color carne. A uno sguardo più approfondito, si possono vedere creature ibride, un misto di bambole di pezza e animali impagliati, e immagini incorniciate sotto vetro - mappe, pastelli o fotografie rielaborate. Quest'opera molto imponente, che occupa due sezioni di muro, obbliga lo spettatore a spostarsi per poterla cogliere nella sua interezza.[1]

Significato dell'opera[2][modifica | modifica wikitesto]

La selezione di oggetti assemblati da Annette Messager richiama il mondo dell'infanzia (peluche, pastelli, bambole) e della casa (tessuti, ritagli di lana). Lo scenario ricorda anche gli ex-voto, offerte fatte a un dio per chiedere una grazia o una protezione. Sui disegni incorniciati, Annette Messager ha tracciato a matita o dipinto scene tratte dalla cronaca mondiale della fine degli anni '80: immagini di attentati, disastri, corpi massacrati.

Ha anche disegnato mappe geografiche dei territori devastati. Il tema della distruzione, con le  immagini di bombardieri in azione, armi e macchine da guerra, è onnipresente. Le strambe creature impalate sulle punte possono quindi essere viste come vittime di una folle guerra. L'opera, che in origine si chiamava La Révolution, fa esplicitamente riferimento al periodo del Terrore, quando le teste ghigliottinate venivano esposte sulle picche nelle strade.

In quest'opera Messager mette in parallelo la potenziale crudeltà del gioco dei bambini (nel taglio e nello smembramento dei peluche e delle bambole) con quella della storia contemporanea della creazione dell'opera (nelle immagini di guerra o nelle cartografie). Una certa violenza è presente sia in ciò che viene mostrato (la frammentazione dei corpi, le immagini di guerra) sia nel modo di mostrare (il dispositivo delle punte).[3]

  1. ^ Guy Tosatto e Nantes. Musée des beaux-arts, Annette Messager, hors jeu, 1re éd, Arles, 2002, ISBN 2-7427-4105-4, OCLC 300238707. URL consultato l'8 marzo 2022.
  2. ^ Lea Vergine, Robert Storr e centro arte contemporanea Palazzo delle papesse, Annette Messager : pudique, publique, Gli ori, 2002, ISBN 88-7336-046-7, OCLC 53483709. URL consultato l'8 marzo 2022.
  3. ^ Annette Centre Georges Pompidou, Annette Messager, the messengers., Prestel, 2007, ISBN 978-3-7913-3922-1, OCLC 206213552. URL consultato l'8 marzo 2022.