Utente:Walter Giannetti/Aziende

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Coordinate: 43°33′46.21″N 11°31′43.33″E / 43.562836°N 11.528703°E43.562836; 11.528703
Marconi-Norton
StatoBandiera dell'Italia Italia
Fondata daMarconi e Norton
Sede principaleSan Giovanni Valdarno (AR)
Via Vetri Vecchi
ProdottiVetri e cristalli
Dipendenti516

La Marconi-Norton è stato un produttore italiano di vetri e cristalli

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La Marconi-Norton nasce nel 1905 nella stessa area dove era stato il vecchio stabilimento napoleonico del 1821. La vetreria trova le sue ragioni d’essere a San Giovanni nei seguenti favorevoli fattori ambientali: la presenza nelle vicinanze di materie prime quali le sabbie quarzose, dette "rene bianche"; la lignite xiloide della miniera di Cavriglia, usata all'epoca quale fonte di energia, ed il collegamento immediato con la linea ferroviaria Firenze-Roma. Proprietaria dello stabilimento è la 'Società per l’Industria Vetraria Toscana'.
L’iniziativa fu ispirata da Arturo Luzzatto, uomo politico ed imprenditore valdarnese già direttore titolare della Ferriera di San Giovanni Valdarno.
Il successo fu notevole e ben presto raggiunge i 500 dipendenti. Veloce fu anche il sopraggiungere della crisi, che ne determinò la chiusura nel 1911.
Nel 1918 nasce la STIV, che, con una produzione di oggetti di maggior pregio, alla fine degli anni 20 ha 380 dipendenti.

La grande crisi del 1929 non risparmia neanche questa società. A poco vale il passaggio, nel 1931, della proprietà alla Società Anonima Vetrerie San Giovanni Valdarno, controllata dalla Galileo di Firenze, infatti nel 1936 anche questa società è costretta ad avviare le procedure per la liquidazione. La produzione riprenderà solo nel 1938 grazie alla Società Taddei di Empoli che riassume 250 operai finalizzando e caratterizzando le produzione alla cristalleria di tavola. Nel 1944 subisce gravi danni a seguito dei bombardamenti e la produzione riprenderà in pieno solo nel 1946. In quell'anno Taddei costituisce la IVI – Esercizio Vetrerie Taddei e nel 1948 la vetreria ha ben 516 addetti. Ma sopraggiunge una nuova crisi, che si protrae per il biennio 1951-1952 con la chiusura dello stabilimento. Il conflitto sindacale

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]