Utente:Mtccln5/Sandbox

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Padre fondatore dell’economia aziendale fu Gino Zappa. Secondo Zappa essa consiste nell’elaborazione e nella messa in atto di obiettivi e tecniche volte al raggiungimento di scopi aziendali. [1] Secondo zappa, la divisione in 3 fasi della pianificazione aziendale permetterebbe di studiare l’organizzazione, la gestione e le operazioni svolte appunto dall’azienda. Inizialmente vengono creati degli obiettivi che poi nella seconda fase verranno prodotti mediante attività manageriali.

La gestione aziendale si divide in:

  • Pianificazione, in cui vengono definite le strategie necessarie. Vengono valutate delle idee con cui poi verranno creati gli obiettivi. Periodo medio-lungo dai 3 ai 5 anni;
  • Programmazione, in cui vengono definite altre strategie ma a breve termine. In pratica vengono messi in atto gli obiettivi;
  • Controllo dell’azienda in cui viene verificato se essa è riuscita ad arrivare all’obiettivo.

[2]


Componenti del sistema[modifica | modifica wikitesto]

[3]Le componenti del sistema di pianificazione, programmazione e controllo sono:

  • Struttura organizzativa
  • il sistema informativo
  • Il processo
  • Le rivelazioni e le informazioni

Per fa sì che il sistema funzioni alla perfezione anche le sue componenti ( elencate sopra ) devono essere ben organizzate e pianificate. Analizziamole una per una.

1)Struttura organizzativa[modifica | modifica wikitesto]

La struttura organizzativa dell’azienda è piramidale poiché le persone più importanti, che dirigono l’azienda, non riuscirebbero da sole a controllare tutto il team di persone sotto di loro. Per questo motivo vengono delegate altre persone sotto di loro e così via in modo tale che ognuno abbia il compito di controllare una precisa parte dell’azienda. Ognuno quindi ha delle responsabilità ben precise ed ha comunque il compito di riuscire a far arrivare l’azienda all’obiettivo. Dopo che l’azienda si è prefissata gli obiettivi, per fa sì che questi vengano raggiunti, l’azienda individua tra i vari componenti di essa dei responsabili che hanno il compito di sorvegliare ogni situazione fino al raggiungimento dell’obiettivo.[4]

Per il raggiungimento dell’obiettivo si fa riferimento anche agli stakeholder, ossia tutte quelle persone all’interno dell’azienda interessate al raggiungimento dell’obiettivo. In particolare, nella pianificazione aziendale, troviamo 5 categorie di stakeholder:[5]

  • Clienti
  • Personale
  • Fornitori
  • Azionisti
  • Comunità

2)Sistema informativo[modifica | modifica wikitesto]

Tutte informazioni necessarie all'azienda si trovano nel sistema informativo. Le persone che possono accedere a queste tipo di informazioni sono:

  • il vertice strategico, per ottenere informazioni sui dati interni ma anche esterni;
  • i dirigenti della linea intermedia, a cui servono informazioni sui dati aziendali;
  • ed infine il nucleo operativo, il quale anche esso necessita sia informazioni interne che esterne all'azienda.

Il sistema informativo vieni diviso in 2 parti:

  • La prima parte è quella fisica che viene utilizzata per le informazioni, mediante l’hardware e il software;
  • La seconda parte invece è quella che coordina e trasmette i dati.

Inoltre il sistema informativo si può dividere in due sottoinsiemi:

  • Sistema informativo non contabile dove vengono registrate tutte le informazioni aziendali;
  • Sistema informativo contabile dove si trovano sia le informazioni interne all'azienda si esterne.

3)Processo[modifica | modifica wikitesto]

Inizialmente nella fase di processo vengono analizzati tutti i vincoli che l’azienda ha con l’interno (per esempio le condizioni dell’aziende e la situazione di mercato) e l’esterno (come, per esempio, la quantità di personale disponibile o le relazioni tra i dipendenti dell’azienda) poiché per dar vita a degli obiettivi, prima bisogna aver studiato attentamente la situazione che circonda l’azienda. Dopodiché inizia la fase di pianificazione aziendale con decisioni di medio lungo periodo. Queste idee poi vengono messe in pratica creando appunto gli obiettivi di breve periodo per realizzare le decisioni a medio lungo termine.

4)Rivelazioni e informazioni[modifica | modifica wikitesto]

Prima di prendere una decisione bisogna valutare bene le varie proposte, anche e soprattutto in termini economici.Il costo riveste un ruolo fondamentale nella pianificazione, programmazione e controllo di un'azienda poiché essa in vista del raggiungimento dell'obiettivo deve prendere delle scelte che diano possibilità di raggiungerlo. Per prima cosa, infatti, tali scelte devono essere valutate in base al costo di ognuna di esse.

Pianificazione[modifica | modifica wikitesto]

La pianificazione aziendale riguarda una serie di eventi o fatti che si susseguono ininterrottamente e che con il passare del tempo posso portare a risvolti negativi o positivi. Nonostante essa sia a stretto contatto con la vita umana le decisioni prese dai vari dipendenti dell’azienda devono essere totalmente oggettive, per questo è importante pianificare una serie di obiettivi con razionalità per poi non doversi trovare e a prendere decisioni al quanto spiacevoli. La pianificazione aziendale ha inizio quando viene fatta un’indagine prospettiva, ossia lo studio e l’investigazione del futuro mediante ipotesi sulla pianificazione e sull’andamento dell’azienda.

Scopo[modifica | modifica wikitesto]

La pianificazione aziendale ha lo scopo di aiutare l’azienda a monitorare l’andamento dell’azienda e a verificare che le tecniche e le decisioni prese siano conformi al raggiungimento dell’obiettivo. Sono 3 le verifiche, messe a punto dall’azienda, per verificare l’efficienza della pianificazione:[6]

  • Verifica di efficienza . In primis bisogna capire se tutti i beni, pubblici o privati, siano in grado di portare all’obiettivo che l’azienda si è prefissato, controllando quindi il rapporto tra ciò che l’azienda produce e le fonti.
  • Verifica di efficacia con la quale l’azienda verifica a quanti bisogni può risolvere la produzione di un dato bene.
  • Verifica di economicità. Mediante questa verifica l’azienda controlla se la pianificazione aziendale, messa in atto, si mantiene con il passare del tempo e per tutto il tempo necessario a raggiungere l’obiettivo.

Il processo di pianificazione strategica[modifica | modifica wikitesto]

Secondo Robert N. Antony:

«La pianificazione strategica è il processo di decisione su gli obiettivi della organizzazione, su i loro cambiamenti, su le risorse da usare per il loro raggiungimento e su le politiche che debbono informare l’acquisizione, l’uso e l’assegnazione di tali risorse»

Il concetto di strategia dunque è importante per quanto riguarda la pianificazione aziendale, in poche parole sta alla base di questo processo. Anche il concetto di strategia, come quello di pianificazione, presenta più definizioni. Igor Ansoff, matematico di origini russe, avvicinò il concetto di strategia alla politica militare, dove anche in questa disciplina la finalità principale è il raggiungimento dell’obiettivo , ossia la vincita di una guerra. Questo perché la parola strategia deriva dal greco “strategos” che significa “ colui che conduce l’esercito”. Dunque, prima di creare una strategia, in questo caso aziendale, bisogno studiare a fondo il nemico, ossia l’altra azienda, confrontando i propri punti di forza e di debolezza con quelli dell’azienda “nemica”. [7]

Per far sì che l’azienda arrivi all’obiettivo la pianificazione strategica ha il compito di regolare i rapporti fra gli stakeholder e l’azienda. Per ottimizzare la struttura piramidale dell’azienda e agevolare il personale, l’azienda viene divisa in centri:

  • Centri di spesa in cui vengono creati prodotti non solo per l’interno ma anche per altri centri aziendali;
  • Centri di costo in cui il capo di questo reparto deve rispettare alcuni standard aziendali e contenere i suoi costi;
  • Centri di ricavo in cui gli addetti hanno la responsabilità dei ricavi ottenuti dai materiali prodotti e venduti;
  • Centri di profitto in cui gli addetti hanno la responsabilità del costo delle operazioni per la produzione dei materiali sia sul materiale ottenuto;
  • Centri di investimento. Gli addetti a questo centro hanno la responsabilità del capitale investito;
  • Centri finanziari da cui passano i finanziamenti;
  • Centri contabili a cui arrivano i conti economici e finanziari.

Programmazione[modifica | modifica wikitesto]

Subito dopo la fase di pianificazione si ha la fase di programmazione in cui tutte le idee vengono trasformate in fatti mediante la formulazione del budget.

Il budget[modifica | modifica wikitesto]

Mediante il budget vengono prodotti programmi aziendali che servono per la realizzazione degli obiettivi. Si tratta di trasformare gli obiettivi strategici, realizzati durante la pianificazione, in obiettivi operativi che serviranno per la realizzazione del budget. il budget è ciò che si dovrebbe realizzare nel caso in cui l'azienda arrivasse all'ipotetico obiettivo.Altro scopo del budget è quello di servire delle linee guida ai responsabili, in modo tale da guidare essi verso il raggiungimento dell'obiettivo a breve termine. Solitamente il budget ha validità annuale. la realizzazione del budget di divide in più fasi:

  • nella prima fase si espongono gli obiettivi dei piani pluriennali;
  • Nella seconda fase si da vita ad un piano per la vendita, la produzione e le scorte per permettere di capire quanti prodotti devono essere creati;
  • Nella terza fase viene determinato il costo che servirà per la realizzazioni di tali prodotti;
  • Nella quarta fase viene fatta un'idea su quello che sarà il ricavo finale;
  • Nella penultima fase vengono scritti i budget principali come per esempio quello legato agli investimenti;
  • Nell'ultima fase si hanno i budget aziendali.

Il controllo[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la fase di pianificazione e di programmazione si passa all’ultima fase, nonché la fase di controllo in cui viene verificato se l’azienda, nelle precedenti fasi, è riuscita a raggiungere l’obiettivo prefissatosi durante la pianificazione aziendale. La fase di controllo si divide in:

  • Controllo a posteriori (o controllo reattivo) durante il quale vengono confrontati i dati preventivi con quelli previsionali;
  • Controllo concomitante che sottopone meccanismi di controllo durante lo svolgersi di un’attività in esecuzione;
  • Controllo preventivo che aiuta a prevenire risultati spiacevoli.

Si individuano però due macro categorie di controllo:

  • Controllo sui compiti assegnati il quale controlla che il lavoro assegnato al personale venga svolto in modo corretto. Chi non rispetta le regole imposte dal management subirà delle penalità;
  • Controllo sui risultati il quale cerca di stimolare il personale a continuare il lavoro verso il raggiungimento dell’obiettivo. Mentre invece a differenza de controllo sui compiti, tale controllo, stabilisce delle ricompense ai dipendenti che raggiungeranno l’obiettivo.

Per far sì che l’intero sistema di pianificazione funzioni correttamente l’azienda attua un continuo miglioramento e cerca di sviluppare sempre nuovi processi volti a migliorare le performance dell’azienda. [8]


Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Umberto bertini, Scritti di politica aziendale, Quarta edizione riveduta e ampliata, G. Giappichelli Editore, ISBN 9788834837702.


Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]