UNESCO - Premio internazionale sulla libertà di stampa "Guillermo Cano"

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Il Premio internazionale UNESCO "Guillermo Cano" per la libertà di stampa è stato creato nel 1997, e viene assegnato ad una persona, organizzazione o istituzione che ha dato un contributo eccezionale alla difesa e alla promozione della libertà di stampa in qualsiasi parte del mondo, ma specialmente nei luoghi in cui c'è un forte pericolo per l'incolumità dei giornalisti e delle giornaliste.

Il premio del valore di 25.000 dollari viene assegnato ogni anno in occasione della Giornata mondiale della libertà di stampa, il 3 maggio.

Il premio è intitolato al giornalista Guillermo Cano Isaza, direttore responsabile del quotidiano colombiano El Espectador, assassinato a Bogotà il 17 dicembre 1986. Cano aveva condotto diverse inchieste sui potenti cartelli della droga del paese.

Ogni anno una giuria indipendente di sei professionisti dell'informazione nominati motu proprio dal Direttore Generale dell'UNESCO seleziona un vincitore tra le numerose candidature presentate da organizzazioni non governative che operano nel campo della libertà di stampa e dagli Stati membri dell'UNESCO. La giuria resta in carica per un periodo di tre anni, rinnovabile una volta.

La giornalista italiana antimafia Marilù Mastrogiovanni è la presidente della giuria nel triennio 2021-23.[1] Altri membri della Giuria sono:

  • Wendy Funes (Honduras), giornalista investigativa;
  • David Dembele (Mali), caporedattore del Depêche du Mali/L'Investigateur;
  • Hamid Mir (Pakistan), direttore esecutivo di Geo Television Pakistan;
  • Alfred Lela (Albania), analista politico su News 24 e fondatore e direttore di Politiko;
  • Zainab Salbi (Iraq), Come giornalista, ha creato e condotto diversi spettacoli tra cui: #MeToo, Now What? su PBS (2018)

Vincitori del premio[modifica | modifica wikitesto]

Anno Destinatario Nazione
2022 Associazione dei giornalisti bielorussi Bielorussia
2021 Maria Ressa[2] Filippine
2020 Jineth Bedoya Lima Colombia
2019 Kyaw Soe Oo & Wa Lone[3] Birmania
2018 Mahmoud Abu Zeid[4] Egitto
2017 Dawit Isaak Svezia/Eritrea
2016 Xədicə İsmayılova Azerbaigian
2015 Mazen Darwish Siria
2014 Ahmet Şık Turchia
2013 Reeyot Alemu Etiopia
2012 Eynulla Fatullayev Azerbaigian[5]
2011 Ahmad Zeidabadi Iran
2010 Mónica González Mujica Chile
2009 Lasantha Wickrematunge Sri Lanka (premio postumo)
2008 Lydia Cacho Ribeiro Messico
2007 Anna Politkovskaja Russia (premio postumo)
2006 May Chidiac Libano
2005 Cheng Yizhong Cina
2004 Raul Rivero Cuba
2003 Amira Hass Israele
2002 Geoffrey Nyarota Zimbabwe
2001 Win Tin Birmania
2000 Nizar Nayyouf Siria
1999 Jesús Blancornelas Messico
1998 Christina Anyanwu Nigeria
1997 Gao Yu Cina

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) UNESCO, https://en.unesco.org/news/two-leading-women-journalists-join-2021-jury-unescoguillermo-cano-world-press-freedom-prize. URL consultato il 28 gennaio 2021.
  2. ^ (EN) Embattled Philippine journalist wins UN press prize, in Yahoo! News, 27 April 2021. URL consultato il 27 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 27 aprile 2021).
  3. ^ (EN) Jailed Reuters reporters, U.S. border photographers win Pulitzer Prizes. URL consultato il 16 aprile 2019.
  4. ^ (EN) Egyptian photojournalist Mahmoud Abu Zeid, aka Shawkan, to receive 2018 UNESCO/Guillermo Cano Press Freedom Prize
  5. ^ (EN) World Press Freedom Day 3 May in Tunis, in Afrique en ligne, 24 aprile 2012.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]