Trasimede di Paro

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Trasimède di Paro (in greco antico Θρασυμήδης, Thrasymēdes; ... – ...; fl. IV secolo a.C.) è stato uno scultore greco antico.

Figlio di Arignoto e originario di Paro, il suo nome è legato alla statua crisoelefantina di Asclepio, nel tempio di Epidauro.[1] Le fonti la descrivono raffigurante un dio seduto e barbuto, con scettro, serpente e cane, e di grandezza pari alla metà di quella di Zeus a Olimpia, alla quale era chiaramente ispirata.[2] Nel trono erano raffigurati, a rilievo, due miti argivi: Bellerofonte che uccideva la Chimera e Perseo che decapitava Medusa.[3]

Un'iscrizione trovata nella base di un ex voto ad Apollo e Asclepio permette di collocare Trasimède nella prima metà del IV secolo a.C.[3]

Da una fonte epigrafica relativa alla messa in opera del tetto e alle porte del tempio, si deduce che Trasimede avesse anche un ruolo come architetto.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Trasimède - Treccani, su Treccani. URL consultato il 30 gennaio 2024.
  2. ^ Enzo Lippolis e Giorgio Rocco, Archeologia greca, Bruno Mondadori, 2011, p. 315.
  3. ^ a b c TRASIMEDE - Treccani, su Treccani. URL consultato il 30 gennaio 2024.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN96305215 · Europeana agent/base/158468 · ULAN (EN500086241