Transrapid 06

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Transrapid 06
Locomotiva elettrica
Sezione 1 presso il Deutsches Museum Bonn
Anni di costruzione 1980-1983
Costruttore Krauss-Maffei
Dimensioni 54,2 m
Capacità 60
Massa vuoto 125 t
Velocità massima omologata 412 km/h

Il Transrapid 06 (TR06) fu costruito per operare sulla linea Transrapid-Versuchsanlage Emsland (TVE), e operativo nel giugno 1983. Il 13 marzo 1983 fu presentato al pubblico presso la Krauss-Maffei a Monaco di Baviera.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il veicolo fu provato nella primavera del 1983.[2] Il 30 giugno 1983 avvenne il primo test[3]. Alla fine di ottobre 1983 il Transrapid 06 venne dichiarato operativo.

Il 4 maggio 1984 il Transrapid 06 raggiunse i 205 km/h.[1] Il 16 agosto 1984, toccò i 257 km/h, mentre il 17 ottobre raggiunse i 302 km/h.[4]

Nel dicembre 1987, il giorno 11[5] raggiunse i 406 km/h, record mondiale di categoria. Il 22 gennaio 1988[5], il TR 06 toccò i 412,6 km/h.[6]

Successivo del TR 06, verrà prodotto il Transrapid 07, operativo dal 1988 presso il TVE.

Esemplari[modifica | modifica wikitesto]

Sezione vandalizzata dai graffiti a Drachten

La sezione 1 del TR 06 è dal 1995 presso il Deutsches Museum Bonn.

La sezione 2 fino al 1999 fu presente presso il TVE. Il 28 dicembre 1999 venne portata da Lathen verso l'Olanda come esposizione. Con un trasporto eccezionale venne poi portata la sezione a Drachten e posta in pubblico per il progetto Transrapid Amsterdam-Groningen. Venne vandalizzata e dal 2008 fu riposta presso Lathen, e ricoverata presso uno stabilimento.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Meldung Transrapid 06 inzwischen 200 km/h schnell. In: Eisenbahntechnische Rundschau. 33, Nr. 6, 1984, S. 553.
  2. ^ Der Spiegel, 13507881, BERLIN: Hin rast der Pfeil, 1984
  3. ^ Meldung Transrapid-Versuchsanlage im Emsland. In: Eisenbahntechnische Rundschau 32, Nr. 7/8, 1983, S. 556
  4. ^ Geschwindigkeitsrekord für TRANSRAPID 06. In: Eisenbahntechnische Rundschau. 33, Nr. 9, 1984, S. 725 f.
  5. ^ a b Quelle fehlt
  6. ^ Meldung Exportchancen der Magnetbahn Transrapid deutlich verbessert. In: Eisenbahntechnische Rundschau. 1/2, Nr. 37, 1988, S. 89 f.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Stefan H. Hedrich, Transrapid oder Die Magnetschwebebahn in der politischen „Warteschleife“, Freiburg, EK, 2003, ISBN 3-88255-148-8.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]