Tenore Carlo IX

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Tenore Carlo IX
Informazioni storiche
LiutaioAndrea Amati
CittàCremona
Anno1574
Caratteristiche
Strumentoviola tenore
Fondodue pezzi di acero a marezzatura fine, decorato con lo stemma reale
Fasceriportano il motto Pietate et Justitia
Ricciooriginale
Maniconon originale
Tavola armonicaabete, venatura varia
Vernicemarrone dorato
Misure
LunghezzaFondo: 47,0 cm
LarghezzaSuperiore: 22,5 cm
Centrale: 15,1 cm
Inferiore: 26,9 cm
Etichetta
Andrea Amadi
in Cremona M.D.LXxiiij

Il tenore Carlo IX è una viola tenore costruita da Andrea Amati nel 1574 e destinata alla corte di Francia. Lo strumento, sopravvissuto alla Rivoluzione francese, è conservato in ottime condizioni presso l'Ashmolean Museum di Oxford.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La viola è stata costruita come parte di un'ordinazione di trentotto strumenti (12 violini piccoli, 12 violini grandi, 6 tenori e 8 bassi)[1], commissionati ad Amati da Carlo IX di Francia intorno al 1565[2]. Si presume che tale ordinazione fosse stata fatta sotto l'influenza della madre del giovane sovrano (allora soltanto quindicenne) e reggente, Caterina de' Medici. Caterina infatti amava l'arte e il lusso e aveva gusti molto raffinati, organizzava feste all'italiana nelle quali impiegava musicisti italiani, i quali necessitavano di strumenti della migliore qualità: a questo scopo, essa conosceva sicuramente la grandissima reputazione di Amati[3].

Gli strumenti di Amati sono stati conservati nella Cappella Reale della reggia di Versailles fino al 1789, quando allo scoppio della Rivoluzione francese vennero in buona parte distrutti e persi nei tumulti: sono sopravvissuti solo il tenore e un violino del 1564[4]. Dopo alcuni passaggi di mano nell'Ottocento, la viola è arrivata alle liuterie Hill nel 1921 e poi è passata all'Ashmolean Museum, presso cui è tuttora esposta[5].

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

La viola tenore, come gli altri strumenti destinati alla corte, aveva il fondo decorato con lo stemma della corona francese e riportava sulle fasce il motto Pietate et Iustitia. È uno strumento di qualità eccellente, dal suono ricco e profondo, ed è conservata in ottime condizioni[6].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ I violini di forma piccola avevano la cassa lunga tra i 33 e i 35,2 cm, quelli grandi tra i 35,5 e i 36,8 cm. I tenori erano le viole, forse in due diverse misure (contralto e tenore), mentre i bassi erano i violoncelli. Si presume che i violini di forma piccola fossero destinati prevalentemente ai complessi per la danza e quelli di forma grande fossero invece impiegati per la musica da camera. Cfr. Franz Varga, Violins and Violinists, New York, MacMillian, 1950, p. 31.
  2. ^ Riley, p. 22.
  3. ^ Riley, p. 23.
  4. ^ Riley, p. 24.
  5. ^ (EN) Viola by Andrea Amati, 1574 (Charles IX), in Cozio Archive, Tarisio Auctions. URL consultato il 1º novembre 2013.
  6. ^ Boyden, p. 18.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • David D. Boyden, The Hill Collection, Londra, Oxford University Press, 1969.
  • Maurice W. Riley, Storia della viola, ed. it. a cura di Elena Belloni Filippi, Firenze, Sansoni, 1983.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Tenore Carlo IX, in Cozio Archive, Tarisio Auctions.
  • Viola tenore Carlo IX, su archiviodellaliuteriacremonese.it, Archivio della Liuteria Cremonese. URL consultato il 1º novembre 2013.
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