Tabnit

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Tabnit (in fenicio 𐤕𐤁𐤍𐤕, tbnt; ... – V secolo a.C.[1]) è stato un re di Sidone.[1]

Tabnit
Il sarcofago con l'iscrizione di Tabnit a Sidone
Re di Sidone
In carica? –
V secolo a.C.[1]
PredecessoreEshmunazor I
SuccessoreEshmunazor II[1]
Altri titoliSacerdote di Astarte[1]
PadreEshmunazor I
ConsorteImmiashtart[2]
FigliEshmunazor II[1]

Biografia e regno[modifica | modifica wikitesto]

Regnò per pochi anni e venne deposto nel sarcofago proveniente dall'Egitto a seguito della sua conquista da parte di Cambise II.[1]

in quel periodo infatti i Fenici si allearono con l'impero persiano, i quali avevano in mente una politica espansionistica che mirava all'area dell'Egitto e dell'area egea.

Il re Tabnit poté godere per la sua sepoltura di un sarcofago proveniente dall'area egiziana, precisamente da Pen-Ptah, sul quale il sovrano fece incidere il seguente testo:

"Io, Tabnit, sacerdote di Astarte, re dei Sidonii, figlio di Eshmunazor [..] sono disteso in questo sarcofago. Chiunque tu sia, persona qualunque che troverà questo sarcofago, non aprire ciò che è sopra di me e non mi disturbare perché non hanno lasciato accanto a me né argento né oro; io soltanto riposo in questo sarcofago [..] ciò è abominevole agli occhi di Astarte. Ma se malgrado questo tu apri ciò che è sopra di me e mi disturbi, che tu non abbia discendenza tra quelli che vivono sotto il sole né riposo presso i morti".

Nell'iscrizione di lui si legge che è stato sepolto senza oroargento e invita a non disturbarlo nella sua tomba, poiché altrimenti vi sarà una maledizione da parte di Astarte.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h Michel Gras, Pierre Rouillard e Javier Teixidor, L'universo fenicio, Einaudi, 1989, p. 39.
  2. ^ Michel Gras, Pierre Rouillard e Javier Teixidor, L'universo fenicio, Einaudi, 1989, p. 41.

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