Stiloforo

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Leoni stilofori nel protiro del Duomo di Modena

Lo stiloforo è un termine architettonico derivante dal greco e che significa "portatore di stilo", cioè portatore di colonna.

È usato per indicare quelle sculture di animali o mostri fantastici poste a base delle colonnine di sostegno dei protiri o anche dei pulpiti solitamente nelle chiese romaniche.

Dettaglio di un leone stiloforo della cattedrale di Trani

A differenza della cariatide, una scultura che sostituisce l'intera colonna facendo da supporto per la trabeazione, lo stiloforo costituisce il solo basamento della colonna.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il leone è un indiscusso simbolo di Fortezza,[1] perciò, posto all'ingresso delle chiese, simboleggia la forza che sta a guardia dello spazio sacro.

Il leone in base ai bestiari medievali è anche simbolo di Cristo per svariati motivi: Cristo è chiamato "il Leone che è della tribù di Giuda" (Apocalisse di Giovanni 5, 5-6); Cristo è resuscitato dopo tre giorni, come i leoni che si credeva nascessero morti e tornassero alla vita dopo che il padre avesse soffiato su di loro dopo tre giorni. Il leone è maestoso davanti, ma col pelo liscio nella parte dietro (come Cristo che è figlio di Dio, ma allo stesso tempo è uomo).

Il leone ha una valenza simbolica polivalente, sia come guardia che con un compito apotropaico, egli infatti è un animale che uccide, divora le sue prede, e che trasmette loro una parte della sua potenza. Le prede passano quindi dalla morte a una nuova vita, una metamorfosi facendo oltrepassare quel confine che c'è tra la vita e la morte; è quindi posto come monito, avvertimento di quel passaggio e rottura tra due domini eterogenei quello sacro e quello profano.[2]

Il leone è accanto al trono evocante la presenza di Cristo nel libro dell'Apocalisse di Giovanni (5, 5) e, nell'iconografia medievale, è anche simbolo della giustizia di Dio. [3] Il leone è simbolo di giustizia anche perché il Priore amministrava la giustizia inter leones et coram populo (tra i leoni e davanti al popolo). [4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dizionari dell'arte, La natura e i suoi simboli, ed. Electa.
  2. ^ Mauro Zanchi, La basilica di Santa Maria Maggiore, Ferrari Grafiche, 2003, ISBN 9788887489644.
  3. ^ Leone in “Enciclopedia dell' Arte Medievale” – Treccani
  4. ^ Roberto M. Eusebio, La voce delle cattedrali, ed. Giuseppe Laterza, pag. 80

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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