Stazione di Alzo

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Alzo
stazione ferroviaria
I ruderi del fabbricato viaggiatori fotografati nel 2000, la rimanente parte dell'edificio (utilizzata come rimessa locomotive) e posta a sinistra rispetto alla foto (ovest) risulta già demolita.
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàPella, frazione Alzo
Coordinate45°47′21.94″N 8°22′42.93″E / 45.789428°N 8.378591°E45.789428; 8.378591
Lineeferrovia Gozzano-Alzo
Storia
Stato attualeDismessa
Attivazione1886
Soppressione1924
Caratteristiche
TipoStazione in superficie, passante
Binari2

La stazione di Alzo era una stazione ferroviaria della linea Gozzano-Alzo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La stazione venne attivata nel 1886 con l’attivazione della linea Gozzano-Alzo[senza fonte]. Nel 1924 venne dismessa a causa della chiusura della linea. Da tale anno la struttura non risultava convertita ad altri scopi; successivamente il corpo più ad ovest dell'edificio quella più propriamente utilizzata come rimessa locomotive (che era posto di testa rispetto al tracciato) venne demolito e il corpo stradale della ferrovia fu utilizzato per consentire la costruzione dell'attuale via Cave. La parte rimanente dell'edificio di stazione (che fungeva anche da fabbricato viaggiatori), venne demolita entro il 2008 e ora quella parte del terreno della ex stazione è ricompreso nel recinto di una azienda che produce sifoni metallici per lavandini.

Strutture e impianti[modifica | modifica wikitesto]

La stazione aveva un piano del ferro abbastanza atipico con due soli binari (di testa) che si addentravano attraverso due archi all'interno della rimessa locomotive a due stalli. L'edificio nel complesso era a quattro stalli, ma i due ad est erano utilizzati come fabbricato viaggiatori (con biglietteria) e magazzino merci.

Movimento[modifica | modifica wikitesto]

Il servizio viaggiatori era effettuato dalla Società ferroviaria Cusiana per trasporti e costruzioni.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Franco Castiglioni, La ferrovia Gozzano-Alzo, in I Treni, anno XIV, n. 140, Salò, Editrice Trasporti su Rotaie, settembre 1993, pp. 23-25, ISSN 0392-4602 (WC · ACNP).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]