Antiqua: differenze tra le versioni
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'''Antiqua''' è un [[tipo di carattere]] ideato in [[Italia]] verso il [[1470]] creato dall'editore [[Nicolas Jenson]] e inciso da [[Francesco Griffo]]. Fu utilizzato anche da [[Aldine|Aldo Manuzio]] nella sua stamperia. È conosciuto anche come carattere [[Venezia|veneziano]], perché Manuzio era operativo nella città lagunare. |
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L'Antiqua è stato modellato come sintesi tra le lettere [[Capitale quadrata romana|maiuscole latine]] e la [[Carolina (stile di scrittura)|scrittura carolina]]. Fu intensamente adoperato nelle tipografie fin verso il [[1600]]. |
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Nel [[XIX secolo|XIX]] e nel [[XX secolo]] in [[Germania]] ci fu un ampio [[Disputa Antiqua-Fraktur|dibattito]] sul fatto che il [[lingua tedesca|tedesco]] dovesse utilizzare come carattere tipografico l'Antiqua o piuttosto la [[Fraktur]], un [[Scrittura gotica|carattere gotico]] nel quale le singole lettere sono spezzate o ''fratturate''. |
Nel [[XIX secolo|XIX]] e nel [[XX secolo]] in [[Germania]] ci fu un ampio [[Disputa Antiqua-Fraktur|dibattito]] sul fatto che il [[lingua tedesca|tedesco]] dovesse utilizzare come carattere tipografico l'Antiqua o piuttosto la [[Fraktur]], un [[Scrittura gotica|carattere gotico]] nel quale le singole lettere sono spezzate o ''fratturate''. Si è ipotizzato che gli umanisti contrastassero il gotico ispirato alla verticalità delle colonne delle cattedrali, contrapposto alla orizzontalità dell'architettura greca. In realtà è improbabile e forzato il collegamento fra [[scrittura gotica]] e [[architettura gotica]]. Infatti, la [[reazione antigotica]] del [[XIV secolo|XIV]]-[[XV secolo]] fu dovuta al fatto che gli intellettuali di questi periodo (fra i primi [[Francesco Petrarca]]) tendevano a sottolineare la perfezione grafica e grammaticale della [[Scrittura carolina|minuscola carolina]], che in questo periodo venne chiamata ''antiqua'', in contrapposizione alla supposta rozzezza della 'scrittura dei [[Goti]]' (in realtà gradita dai contemporanei che la chiamavano ''littera moderna'')<ref>{{Cita libro|autore=Armando Petrucci|wkautore=https://it.wikipedia.org/wiki/Armando_Petrucci|titolo=Breve storia della scrittura latina|data=1992|editore=Bagatto Libri|ISBN=978-8878060265}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://spotlight.vatlib.it/it/latin-paleography|titolo=Paleografia Latina. Dall'Antichità al Rinascimento – a cura di A.M. Piazzoni}}</ref>. |
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Versione delle 14:59, 16 feb 2022
| Antiqua | |
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| Stile | Serif |
| Data di creazione | circa 1470 |
| Disegnatore | Nicolas Jenson |
| Produttore | Aldo Manuzio |
| Esempio | |
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Antiqua è un tipo di carattere ideato in Italia verso il 1470 creato dall'editore Nicolas Jenson e inciso da Francesco Griffo. Fu utilizzato anche da Aldo Manuzio nella sua stamperia. È conosciuto anche come carattere veneziano, perché Manuzio era operativo nella città lagunare.
L'Antiqua è stato modellato come sintesi tra le lettere maiuscole latine e la scrittura carolina. Fu intensamente adoperato nelle tipografie fin verso il 1600.
Nel XIX e nel XX secolo in Germania ci fu un ampio dibattito sul fatto che il tedesco dovesse utilizzare come carattere tipografico l'Antiqua o piuttosto la Fraktur, un carattere gotico nel quale le singole lettere sono spezzate o fratturate. Si è ipotizzato che gli umanisti contrastassero il gotico ispirato alla verticalità delle colonne delle cattedrali, contrapposto alla orizzontalità dell'architettura greca. In realtà è improbabile e forzato il collegamento fra scrittura gotica e architettura gotica. Infatti, la reazione antigotica del XIV-XV secolo fu dovuta al fatto che gli intellettuali di questi periodo (fra i primi Francesco Petrarca) tendevano a sottolineare la perfezione grafica e grammaticale della minuscola carolina, che in questo periodo venne chiamata antiqua, in contrapposizione alla supposta rozzezza della 'scrittura dei Goti' (in realtà gradita dai contemporanei che la chiamavano littera moderna)[1][2].
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| Controllo di autorità | GND (DE) 4199449-8 |
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- ^ [Petrucci], Breve storia della scrittura latina, Bagatto Libri, 1992, ISBN 978-8878060265.
- ^ Paleografia Latina. Dall'Antichità al Rinascimento – a cura di A.M. Piazzoni, su spotlight.vatlib.it.