Shisochin

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Shisochin è un kata di karate, maggiormente noto nello stile del Gōjū-ryū e del Shito-Ryu.

Caratteristiche nello stile Gōjū-ryū[modifica | modifica wikitesto]

Shisochin è il quindicesimo kata di karate dello stile Gōjū-ryū ed il quinto dei kata superiori (Kaishuu kata)[1]. È di origine cinese ed è stato insegnato a Higaonna Kanryō dal maestro Ryū Ryū Ko nel tempio Tempio Shaolin Shoreiji in Cina. Secondo un'interpretazione significa "4 monaci tranquilli" o "quattro porte del conflitto" oppure ancora "battaglia in quattro direzioni"; secondo un'altra interpretazione vuol dire "vera potenza". Stando al nome cinese "shizhenjing", shi vuol dire "vera potenza", zhen vuol dire strangolare/premere e jing significa forza/energia, difatti il kata insegna tecniche di strangolamento e pressione e altresì la difesa da queste. Di solito viene eseguito per l'esame di cintura nera 4º dan, assieme al kata Sesan.

Tecniche del kata nello stile Gōjū-ryū[modifica | modifica wikitesto]

Questo kata insegna a liberarsi dagli attacchi di strangolamento e di leva e a schivare le tecniche di proiezione, contrattaccando, rompendo il braccio dell'avversario con il gomito.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Goju Kai Roma Home Page, su gojukairoma.it. URL consultato il 25 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 21 gennaio 2014).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]