Rosanna Scalfi Marcello

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Rosanna Scalfi Marcello (1704 o 1705 – dopo il 1742) è stata una compositrice e cantante lirica italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Rosanna Scalfi è stata una cantante di arie di battello veneziane, poi studente di canto di Benedetto Marcello intorno al 1723. I due, segretamente uniti in matrimonio il 20 maggio 1728, quando Rosanna aveva ventiquattro anni[1], non completarono mai le procedure burocratiche: il matrimonio, dopo la morte di Marcello per tubercolosi, avvenuta nel 1739, fu dichiarato nullo da parte della Repubblica di Venezia e Rosanna non ne poté ereditare il patrimonio.

Attività artistica[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1742 ha interpretato il ruolo di Arbace nell'Artaserse di Giuseppe Antonio Paganelli a San Salvatore, durante la stagione dell'Ascensione.

Ha composto dodici cantate per contralto e basso continuo, scrivendone anche la maggior parte dei testi[2][3] Rosanna appare come personaggio nell'opera Benedetto Marcello (1878) di Joachim Raff, cantata da mezzosoprano[4].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Le sue dodici cantate, inizialmente attribuite a Benedetto Marcello e solo recentemente riconosciute alla compositrice, sono molto nello stile di Alessandro Scarlatti e del giovane Georg Friedrich Händel, ma presentano anche caratteristiche innovative. Ogni cantata ha due arie separate da un recitativo e in molti casi anche la prima aria è preceduta da un recitativo. Ogni aria ha un da capo; la prima parte è nella tonalità principale, quella centrale è in una o più tonalità contrastanti e la finale torna alla tonalità iniziale[5].

Titoli delle cantate[modifica | modifica wikitesto]

I. Io ti voglio adorar
II. In questo giorno
III. Quand'io miro in oriente
IV. Solcare il mar tranquillo
V. Dunque fia vero
VI. Mirar quei chiari lumi

VII. Arde quest'alma
VIII. Ferma, Fileno ingrato
IX. Mio cor, alfin sei vinto
X. Arder di due pupille
XI. Ecco il momento
XII. Se mai non sieno[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Marco Bizzarini, Benedetto Marcello, Palermo, L'Epos, 2006.
  2. ^ Julie Anne Sadie; Samuel, Rhian, The Norton/Grove dictionary of women composers, New York, W.W. Norton, 1994.
  3. ^ Il volume manoscritto, Dodici cantate per Alto voce e basso continuo (circa 1730), è stato pubblicato in edizione moderna da Deborah Hayes e John Glenn Paton (Fayetteville, AR: Edizioni ClarNan, 2012). La prefazione editoriale include una biografia della compositrice, note su testi e liriche e linee guida per l’esecuzione. L'edizione contiene anche realizzazioni del continuo, testi poetici in italiano con traduzione inglese
  4. ^ Joachim Raff: Benedetto Marcello, su raff.org. URL consultato il 14 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 4 gennaio 2014).
  5. ^ Hans de Groot, Rosanna Scalfi Marcello: Complete Solo Cantatas - Darryl Taylor; Jory Vinikour; Ann Marie Morgan; Deborah Fox - The WholeNote, su thewholenote.com. URL consultato il 14 maggio 2016.
  6. ^ Presto Classical - Scalfi Marcello: Complete Solo Cantatas - Naxos: 970246-47, su prestoclassical.co.uk. URL consultato il 14 maggio 2016.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Marco Bizzarini, Benedetto Marcello, L'Epos, 2006.
  • Julie Anne Sadie & Samuel Rhian, The Norton/Grove dictionary of Women Composers, 1994.
  • E. Choron and F.J.M. Fayolle: Dictionnaire historique des musiciens
  • J. Fétis: Biographie universelle des musiciens
  • G. Schilling: Encyclopädie der gesammten musikalischen Wissenschaften, oder Universal-Lexicon der Tonkunst
  • C. Schmidl: Dizionario universale dei musicisti
  • E. Selfridge-Field : The Music of Benedetto and Alessandro Marcello: a Thematic Catalogue with Commentary on the Composers, Repertory and Sources (Oxford, 1990)

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Marcello Rosanna Scalfi, su Grove Music Online: www.oxfordmusiconline.com. URL consultato il 1º giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 5 agosto 2016).
  • Marcello Rosanna Scalfi, su intreccifemminili.com. URL consultato il 14 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 30 giugno 2016).
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