Rodolfo Turco

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Stemma dei Giocoli

Rodolfo Turco (Ferrara, ... – Ferrara, 1170) è stato un nobile e politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Epigrafe della Ferrariae Decus in via Capo delle Volte sulla casa che fu della famiglia Turco o Dei Turchi.

Rodolfo Turcolus o Turco, dei Giocoli di Linguetta, fu un politico di parte guelfa del patriziato ferrarese[1] ed esponente di spicco dei Giocoli. Figlio di Federico Giocoli di Linguetta e fratello di Giocolo Giocoli, Ratichiero, Guido di Linguetta e Dalmiana I[2], fondò il ramo collaterale della famiglia dei Turchi[3]. Appartenendo all'aristocrazia consolare, ebbe concessioni feudali ereditarie dalle diocesi di Ravenna e Ferrara, ricoprendo incarichi nelle magistrature comunali.[4] Nel 1136, coi fratelli Giocolo e Guido di Linguetta ed i consoli ferraresi, partecipò ad un atto notorio con il vescovo Landolfo.[5] Fu console di Ferrara nel 1155,[6] nel 1164 fu presente a Pavia nell'emanazione del privilegio dell'imperatore Federico Barbarossa,[7] dal quale, con diploma imperiale, ricevette privilegi unitamente al fratello Guido di Linguetta.[8] Nel medesimo anno con Guido di Linguetta ed altri esponenti del casato, venne attestato negli elenchi dei feudatari che detengono benefici e terre dalla chiesa ravennate e ferrarese.[9] Sposò Navilla ed ebbe come figli Albertino, Guidolino, Rodolfino e Aldevrandino.[10] Ebbe in feudo Ariano nel Polesine[11] e morì intorno al 1170.[12]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Castagnetti 1991, citato in bibliografia, p.24.
  2. ^ Andrea Castagnetti, Società e politica. Appendice III Tabelle genealogiche. p.294.
  3. ^ Augusto Vasina, Storia di Ferrara. Vol. V, Ferrara 1987, p. 141.
  4. ^ Augusto Vasina, Storia di Ferrara, op. cit. Vol. V, Ferrara 1987, p. 81.
  5. ^ F. Bocchi, Per la Storia, op. cit. 1977, appendice I, n°. 27.
  6. ^ Andrea Castagnetti, Società e politica a Ferrara op. cit. p. 154.
  7. ^ F. Bocchi, Per la storia delle chiese di Ferrara nel X Secolo, in “Rivista di Storia della chiesa italiana”, XXXI (1977). 1977, appendice I, n°. 35.
  8. ^ Andrea Castagnetti, Società e politica a Ferrara op. cit. p. 152.
  9. ^ F. Bocchi, Per la Storia, op. cit. 1977, appendice II, n.°10
  10. ^ V. Federici-G. Buzzi, Regesto della chiesa di Ravenna, le Carte dell’Archivio Estense, I, n.°. 112, 14 aprile 1192.
  11. ^ Rita Castaldi e Paola Marescalchi, Ferrara, La storia nelle epigrafi, - Diogene Multiedia, p. 39 (2023) 9788893632645.
  12. ^ Andrea Castagnetti, Società e politica a Ferrara op. cit. p. 153

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Andrea Castagnetti, La società ferrarese (secoli XI-XIII) (PDF), Verona, Libreria Universitaria Editrice, 1991, OCLC 917297377.
  • Giovanni Battista Pigna, Historia de principi di Este cominciando dalle cose principali della rivolutione del Romano imperio infino al 1476, Venezia, Valgrisi, 1572 (testo on line su Google eBook).
  • Ferruccio Pasini Frassoni, Dizionario Storico-Araldico dell'antico Ducato di Ferrara, Roma 1914
  • Luigi Ughi, Dizionario storico degli uomini illustri ferraresi, Ferrara, 1804.
  • Antonio Frizzi, Memorie per la storia di Ferrara, volume 1, Ferrara, F. Pomatelli, 1791; volume 2, Ferrara, F. Pomatelli, 1791; volume 3, Ferrara, F. Pomatelli, 1793, volume 4, Ferrara, F. Pomatelli, 1796; volume 5, Ferrara, Giuseppe Rinaldi (eredi),1809.
  • F. Bocchi, Per la storia delle chiese di Ferrara nel X Secolo, in “Rivista di Storia della chiesa italiana”, XXXI (1977). 1977
  • V. Federici-G. Buzzi, Regesto della chiesa di Ravenna, le Carte dell’Archivio Estense

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]