Ritratto di Elena Anguissola

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Ritratto di Elena Anguissola
AutoreSofonisba Anguissola
Data1551
Tecnicaolio su tela
Dimensioni68×53,3 cm
UbicazioneSouthampton City Art Gallery, Southampton[1]

Ritratto di Elena Anguissola (in inglese: Portrait of the artist’s sister Elena in the guise of a nun), datato 1551, è il primo dipinto di Sofonisba Anguissola a noi noto.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questo ritratto che rappresenta la sorella Elena Anguissola, monaca novizia col nome di suor Minerva, è firmato e datato con una scritta non facilmente e completamente leggibile: SOPHONISBA ANGUSSOLA VIRGO M [...] TERI AGO.TI PINXIT MDLI. Flavio Caroli completò l'iscrizione, aggiungendo queste parole: MONASTERI SANCTI AGOSTINI.[2] Elena Anguissola infatti si fece monaca nel monastero di Sant'Agostino, a Mantova.

Il dipinto riflette l'abilità e la forza espressiva della pittrice, ma anche il gusto per la fisiognomica, tipico del cinquecento lombardo. La psicologia è presente in molti altri dipinti di Sofonisba Anguissola; nella Partita a scacchi, del 1555 e nel suo Autoritratto alla spinetta la pittrice considera l'abilità femminile nel gioco degli scacchi e nel suonare uno strumento musicale, come complemento essenziale nell'educazione delle giovani donne, di elevata condizione sociale.[3]

Sofonisba Anguissola ebbe in vita contatti con insigni artisti: da giovane incontrò a Parma il miniaturista Giulio Clovio, ne ammirò l'abilità e tentò di emularlo; nel 1624, ormai anziana e quasi cieca, ebbe a Palermo la visita di Anthony van Dyck che le fece il ritratto. È stata sepolta a Palermo, nella chiesa di San Giorgio dei Genovesi.[4]

Il Ritratto di Elena Anguissola era nella collezione del Conte di Yarborough e vi rimase fino al 1936, quando fu acquistato dal museo che oggi lo possiede. Secondo Rossana Sacchi era anticamente attribuito a Tiziano e più tardi fu riconosciuto come opera di Sofonisba Anguissola e come un ritratto della sorella Elena.[5][6]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il ritratto della religiosa risalta sul fondo scuro. La giovanissima novizia tiene tra le mani un libriccino, ricoperto di pelle rossa profilata d'oro. Lo stile del dipinto risente del Correggio, di Lorenzo Lotto, ma anche di Bernardino Gatti (detto Il Sojaro). Sofonisba Anguissola indugia sui dettagli e coglie la dolcezza, l'intensità dello sguardo e la calma angelica della monaca ritratta: ne dà una immagine silente e contemplativa, costruita sulle geometrie - quasi solide - dell'abito monacale. Le labbra sono appena contratte, lo sguardo è intenso e delicati sono i passaggi delle velature, sul viso e sulle mani.[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Inventario n. 3.
  2. ^ Caroli, pp. 92-93.
  3. ^ Italian women, p. 106.
  4. ^ Italian women, p. 107.
  5. ^ R. Sacchi, pp. 186-187.
  6. ^ Per una biografia di Elena Anguissola vedi: Anastasia Gilardi, Le sorelle di Sofonisba, in Sofonisba Anguissola e le sue sorelle, Milano, Leonardo arte, 1994, p. 75, SBN IT\ICCU\VEA\0063954.
  7. ^ Italian women, p. 108.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Federico Sacchi, Notizie pittoriche cremonesi, Cremona, Tip. Ronzi e Signori, 1872, p. 6-7, SBN IT\ICCU\LO1\0458126.
  • Flavio Caroli, Sofonisba Anguissola e le sue sorelle, Milano, A. Mondadori, 1987, p. 24-26 e 92-93, SBN IT\ICCU\CFI\0111864.
  • Maria Cristina Rodeschini, Pittura a Cremona dal Romanico al Settecento, in Sofonisba Anguissola e le sue sorelle, Milano, Leonardo arte, 1994, pp. 274-275, SBN IT\ICCU\VEA\0063954.
  • Mina Gregori, Sofonisba Anguissola, in Sofonisba Anguissola e le sue sorelle, Milano, Leonardo arte, 1994, pp. 18-19, SBN IT\ICCU\VEA\0063954.
  • Rossana Sacchi, La famiglia Anguissola, in Sofonisba Anguissola e le sue sorelle, Milano, Leonardo arte, 1994, pp. 186-187, SBN IT\ICCU\VEA\0063954.
  • AA VV, Sofonisba Anguissola e le sue sorelle, Milano, Leonardo arte, 1994, SBN IT\ICCU\VEA\0063954. Catalogo della mostra tenuta a Cremona nel 1994, a Vienna e a Washington nel 1995.
  • (EN) Italian women artists from Renaissance to Baroque, Milano, Skira, 2007, p. 106-122, SBN IT\ICCU\VEA\0702687.
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