Riblah

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Riblah è unꞌantica città, oggi un tell[1], coperto da un cimitero non lontano dalla città di Ribleh sul lato siriano del confine con il Libano. Nei tempi biblici essa era situata sulla frontiera settentrionale della terra di Canaan. La località si trova sulla riva orientale del fiume Oronte, in unꞌampia e fertile pianura, 35 miglia a nordest di Baalbek e 10 o 12 miglia a sud del lago artificiale di Homs.[2] Brenton tradusse il nome del luogo con Rablaam nella sua traduzione dei Septuaginta.[3]

Fu a Riblah che Necao II, faraone dellꞌEgitto (c. 610 – c. 595 a.C.), pose il suo campo dopo aver messo in rotta lꞌesercito giudaico di Giosia nella battaglia di Megiddo nel 609 a.C.. Subito dopo il figlio di Giosia, il nuovo re unto Ioacaz, fu preso prigioniero e tenuto a Riblah per evitare che regnasse su Giuda; successivamente fu portato in Egitto dove morì.[4]

«Ma contro di lui le genti fecero lega, restò preso nella loro fossa e in catene fu condotto in Egitto.»

Viene interpretata come se Necao II avesse invitato Ioacaz a un incontro a Riblah e qui lꞌavesse intrappolato.[5]

Circa due decenni dopo, Nabucodonosor II, re di Babilonia, pose qui il suo accampamento contro il Regno di Giuda, che culminò con la distruzione di Gerusalemme nel 587 o 586 A.C..

Re Sedecia fu catturato e portato a Riblah, dove dovette assistere allꞌuccisione di suo figlio, dopo di che fu accecato e portato a Babilonia. I suoi ufficiali furono anchꞌessi messi a morte a Riblah (2 Re, 25:6-7, 18-21; Geremia, 39:5-7; 52:9-11, 26-27).[2]

La città si trovava sulla via del commercio internazionale dallꞌEgitto alla Mesopotamia, attraverso Israele e la città di Karkemiš dove la strada passava sul fiume Eufrate. Importante centro strategico, Riblah era ricca di acqua, cibo e combustibile, che la rendeva idonea come accampamento militare. Ai tempi dei Romani la città era anche chiamata Daphne.[6][7]

Riblah a Canaan[modifica | modifica wikitesto]

Cꞌera anche unꞌaltra città con lo stesso nome sul confine orientale della Terra promessa a Canaan, nota dalla Bibbia (34:2, 10, 11), ma la cui posizione è ancora incerta.[2] La città è descritta nella Bibbia (Numeri, 34:11) come "sul lato est di Ain". Un luogo ancora chiamato el-Ain, cioè "la fontana", può essere trovato a circa 10 miglia.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Tell è una collina, tipo di sito archeologico, risultato dell'accumulo e della seguente erosione di materiali depositati dall'occupazione umana in lunghi periodi di tempo.
  2. ^ a b c (EN) Avraham Negev and Shimon Gibson, Riblah, in Archaeological Encyclopedia of the Holy Land, New York e Londra, Continuum, 2001, p. 435, ISBN 0-8264-1316-1.
  3. ^ (EN) Brenton's Translation of the Septuagint, ꞌꞌ2 Reꞌꞌ 23:33
  4. ^ 2 Re, 23:29-34
  5. ^ A. Barnes, Note di Barnes sulla Bibbia, 2 Re 23, accesso 31 gennaio 2018
  6. ^ (HE) Saadia Gaon, Rabbi Saadia Gaon's Commentaries on the Pentateuch, a cura di Yosef Qafih, 4ª ed., Gerusalemme, Mossad Harav Kook, 1984, p. 164 (note 6), OCLC 232667032., citando Targum Jonathan e (HE) Chaim Bar Droma, Wezeh gevul haares: the true boundaries of the Holy Land according to the sources, Gerusalemme, Hotsaʼat sefarim Beʼer le-ḥeḳer ha-Miḳra ṿeha-arets, 1958, p. 273, OCLC 654298149.
  7. ^ (EN) Joseph Schwarz, A Descriptive Geography and Brief Historical Sketch of Palestine, New York, Hermon Press, 1969, OCLC 255586852., p. 28 (ristampato A. Hart: Filadelfia 1850)