Raffigurazioni di Maometto

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Maometto alla Kaʿba. Miniatura ottomana

Le raffigurazioni di Maometto, fondatore dell'Islam, sono spesso oggetto di controversie e contestazioni. Descrizioni orali e scritte sono facilmente accettate da tutte le tradizioni dell'Islam, ma c'è disaccordo sulle rappresentazioni visive.[1][2]

Uso delle immagini[modifica | modifica wikitesto]

Il Corano non vieta esplicitamente le immagini di Maometto, ma esistono alcuni ʾaḥādīth (tradizioni con valore giurisprudenziale, inferiori al solo Corano) che proibiscono ai musulmani di creare immagini del Profeta in qualsiasi circostanza. Questo porta molti sunniti e sciiti a credere che siano proibite, in senso assoluto, le rappresentazioni di qualsiasi essere vivente, con particolare riferimento a quelle di Maometto.[3]

Ragione dei divieti[modifica | modifica wikitesto]

La preoccupazione principale di chi le vieta, è che le immagini possano incoraggiare l'idolatria quando l'immagine stessa diventi più importante di ciò che rappresenta.

Maometto conduce in preghiera Abramo, Mosè, Gesù e altri. Miniatura persiana

Immagini tollerate[modifica | modifica wikitesto]

Altri musulmani propongono, invece, un punto di vista più tollerante. Alcuni, particolarmente gli sciiti fuori dall'Iran, accettano sue rappresentazioni se sono rispettose, e utilizzano abitualmente immagini di Maometto in libri e decorazioni artistiche, come hanno fatto anche i sunniti in diverse epoche nel passato.[4] Ciò non toglie che molti musulmani che si pongono su posizioni strettamente tradizionalistiche siano contrari ad ogni rappresentazione di Maometto, anche da parte di non musulmani.[5]

Maometto nell'arte[modifica | modifica wikitesto]

Nell'arte islamica, alcune immagini raffigurano Maometto con il volto velato o attraverso il simbolo di una fiamma,[1] anche se non mancano miniature in cui se ne propone la raffigurazione umana senza lo schermo di velature o simboli.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b T. W. Arnold, "An Indian Picture of Muhammad and His Companions", su links.jstor.org, The Burlington Magazine for Connoisseurs, Vol. 34, No. 195,, giugno 1919, 249-252.. URL consultato il 1º maggio 2007.
  2. ^ Jonathan Bloom & Sheila Blair, Islamic Arts, London: Phaidon, 1997, p. 202.
  3. ^ Office of the Curator, Courtroom Friezes: North and South Walls (PDF), su Information Sheet, Supreme Court of the United States, 8 maggio 2003. URL consultato l'8 luglio 2007 (archiviato dall'url originale il 9 maggio 2008).
  4. ^ Ali, Wijdan. "From the Literal to the Spiritual: The Development of Prophet Muhammad's Portrayal from 13th Century Ilkhanid Miniatures to 17th Century Ottoman Art Archiviato il 1º dicembre 2007 in Internet Archive.". In Proceedings of the 11th International Congress of Turkish Art, eds. M. Kiel, N. Landman, and H. Theunissen. No. 7, 1–24. Utrecht, The Netherlands, August 23-28, 1999, p. 7
  5. ^ Islamic Figurative Art and Depictions of Muhammad, su religionfacts.com. URL consultato il 6 luglio 2007 (archiviato dall'url originale il 26 febbraio 2015).

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]