Qualificazioni alla Coppa del Mondo di rugby 2011 - Oceania

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Le qualificazioni oceaniane alla Coppa del Mondo di rugby 2011 si tennero nel 2009 e riguardarono 5 squadre nazionali oceaniane che dovettero esprimere una qualificata alla Coppa; per tale continente non furono previsti posti da destinare ai ripescaggi intercontinentali.

Alla Coppa del Mondo di rugby 2011 erano ammesse le 12 migliori squadre dell'edizione precedente, vale a dire le prime tre classificate di ciascuno dei quattro gironi della prima fase; tra di esse figuravano tutte le squadre oceaniane di prima (Australia e Nuova Zelanda) e seconda fascia (Figi e Tonga), esclusa Samoa, la quale fu ammessa all'ultimo turno di qualificazione per la Coppa 2011[1].

Le qualificazioni si tennero su tre turni, i primi due dei quali coincidenti con la semifinale e la finale della FORU Oceania Cup 2009[1], e il terzo consistente nello spareggio tra la squadra campione d'Oceania con Samoa in gara doppia[1].

A vincere il torneo continentale fu Papua Nuova Guinea[2] che, nell'ultimo turno, fu battuta nettamente da Samoa con un complessivo di 188-19 (115-7 ad Apia e 73-15 nel ritorno a Port Moresby[3].

Criteri di qualificazione[modifica | modifica wikitesto]

Per quattro delle cinque squadre in gara il torneo si sviluppò sulla Oceania Cup 2009, mentre invece la quinta, Samoa, era direttamente ammessa all'ultimo turno di qualificazione.

  • Primo turno (giugno 2009). Furono le semifinali della Oceania Cup 2009; le quattro squadre furono accoppiate in un turno a eliminazione diretta; le due squadre vincitrici accedettero al turno successivo.
  • Secondo turno (luglio 2009). Finale in gara singola della citata Oceania Cup, da disputarsi tra le due vincenti del primo turno. La vincitrice di detta finale, oltre a guadagnare il titolo oceaniano, fu ammessa al terzo turno contro Samoa.
  • Terzo turno (luglio 2009). Spareggio in gara doppia tra Samoa e la squadra campione d'Oceania. La vincitrice fu ammessa alla Coppa del Mondo. L'Oceania non espresse squadre per i turni di ripescaggio.

Situazione prima degli incontri di qualificazione[modifica | modifica wikitesto]

Primo turno Secondo turno Terzo turno Qualificate

Semifinali Oceania Cup 2009:

Finale Oceania Cup 2009:
  • Qualificata dal 1º turno
  • Qualificata dal 1º turno
  • Bandiera di Samoa Samoa
  • Qualificata dal 2º turno
  • Qualificata dal 3º turno

Primo turno[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: FORU Oceania Cup 2009 § Semifinali.

Esito del primo turno[modifica | modifica wikitesto]

Secondo turno[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: FORU Oceania Cup 2009 § Finale.

Esito del secondo turno[modifica | modifica wikitesto]

Terzo turno[modifica | modifica wikitesto]

Apia
11 luglio 2009, ore 15 UTC+13
Samoa Bandiera di Samoa115 – 7Bandiera della Papua Nuova Guinea Papua Nuova GuineaApia Stadium (8 000 spett.)
Arbitro: Bandiera della Nuova Zelanda Keith Brown

Port Moresby
18 luglio 2009
Papua Nuova Guinea Bandiera della Papua Nuova Guinea12 – 73Bandiera di Samoa SamoaLloyd Robson Oval (8 000 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Australia Julian Pritchard

Esito del terzo turno[modifica | modifica wikitesto]

  • Samoa: qualificata alla Coppa del Mondo

Quadro generale delle qualificazioni[modifica | modifica wikitesto]

In grassetto le squadre qualificate al turno successivo

Primo turno Secondo turno Terzo turno Qualificata

Semifinali Oceania Cup 2009:

Finale Oceania Cup 2009:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Rugby World Cup 2011 Qualifier Chart (PDF), in Rugby World Cup, International Rugby Board, p. 4. URL consultato il 22 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 6 luglio 2009).
  2. ^ (EN) PNG Pukpuks to meet Samoa in home and away series in 2011 World Cup Qualifier, Federation of Oceania Rugby Unions, 5 luglio 2009. URL consultato il 2 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2012).
  3. ^ (EN) Samoa qualify for Rugby World Cup 2011, in Rugby World Cup, International Rugby Board, 18 luglio 2009. URL consultato il 2 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 25 marzo 2014).
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