Priscansermarinus barnetti

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Priscansermarinus
Ricostruzione di Priscansermarinus barnetti
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum incertae sedis
Genere Priscansermarinus
Specie P. barnetti
Nomenclatura binomiale
Priscansermarinus barnetti
Collins & Rudkin, 1981

Priscansermarinus barnetti è un animale estinto di incerta collocazione sistematica. Visse nel Cambriano medio (circa 505 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Canada, nel famoso giacimento di Burgess Shale.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questo animale, alto fino a 5 centimetri, era composto da due parti principali: una forma ovale triangolare, compressa lateralmente e identificabile come il "corpo" dell'animale, e una sorta di "stelo" breve e spesso. La regione del corpo mostra una regione subtriangolare centrale, altamente riflettente, che è stata originariamente interpretata come prova di una sottile "piastra" esterna e non biomineralizzata su entrambi i lati del corpo. Questa struttura è ora riconosciuta come una struttura interna di maggiore complessità anatomica. Il gambo (o stolone), che sembra emergere dal corpo piuttosto che fondersi in esso, è di forma cilindrica e almeno moderatamente flessibile; l'estremità distale porta un disco terminale che presenta una raggiera. Negli esemplari più conosciuti, il gambo è lungo poco più della metà della lunghezza totale dell'animale.

Scoperta e classificazione[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1975, durante la spedizione inaugurale del Royal Ontario Museum nel sito di Burgess Shale, venne scoperta una lastra contenente 62 esemplari di un organismo fino a quel momento sconosciuto; la lastra venne trovata da Robert Barnett in un ghiaione al di sotto del livello della cava originale di Charles Doolittle Walcott. Priscansermarinus barnetti è stato descritto e nominato nel 1981, e interpretato come un probabile lepadomorfo peduncolato, all'interno del gruppo dei Maxillopoda nell'ambito dei crostacei (Collins e Rudkin, 1981), Tuttavia, più di recente le sue affinità sono state messe in discussione e rimangono ambigue (Briggs, 1983; Briggs et al., 2005).

Paleobiologia[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è troppo poco conosciuta per poter descrivere la sua ecologia con certezza. Il disco terminale alla base del suo stolone era probabilmente usato per ancorare l'animale nel fango. Apparentemente privo di tentacoli e di altre strutture di alimentazione, si suppone che Priscansermarinus adottasse una modalità di alimentazione sospensivora.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Collins, D. e Rudkin, D. M. 1981. Priscansermarinus barnetti, a probable lepadomorph barnacle from the Middle Cambrian Burgess Shale of British Columbia. Journal of Paleontology, 55: 1006-1015.
  • Briggs, D. E. G. 1983. Affinities and early evolution of the Crustacea: the evidence of the Cambrian fossils, p. 1-22. In F. R. Schram (ed.), Crustacean Phylogeny. Balkema, Rotterdam.
  • Briggs, D. E. G., M. D. Sutton e D. J. Siveter. 2005. Metamorphosis in a Silurian barnacle. Proceedings of the Royal Society, B, 272: 2365-2369.
  Portale Paleontologia: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di paleontologia