Povere figlie di Maria Santissima Incoronata

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Le Povere Figlie di Maria Santissima Incoronata, Adoratrici perpetue del Sacro Cuore di Gesù sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La congregazione fu fondata nel 1897 a Mantova da Teresa Fardella, moglie del capitano Raffaele De Blasi, un ufficiale di artiglieria: le prime regole dell'istituto furono redatte dal sacerdote mantovano Francesco Gasoni con l'aiuto dei gesuiti.[2]

Nel 1937 all'istituto si unirono le Figlie espiatrici dei Sacri Cuori di Gesù e Maria, fondate a Trapani dalla stessa Teresa Fardella per la gestione del Piccolo rifugio della Divina Provvidenza.[2]

L'istituto ricevette il pontificio decreto di lode il 30 aprile 1940 e le sue costituzioni ricevettero l'approvazione definitiva il 25 giugno 1955.[2]

Attività e diffusione[modifica | modifica wikitesto]

Le suore si dedicano alla cura dell'infanzia e all'assistenza ad anziani e ammalati.[2]

La sede generalizia è a Roma.[1]

Alla fine del 2015 l'istituto contava 125 religiose in 17 case.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Ann. Pont. 2017, p. 1561.
  2. ^ a b c d Giancarlo Rocca, DIP, vol. VII (1983), col. 207.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Annuario Pontificio per l'anno 2017, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2017. ISBN 978-88-209-9975-9.
  • Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (curr.), Dizionario degli Istituti di Perfezione (DIP), 10 voll., Edizioni paoline, Milano 1974-2003.
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