Platone di Bitinia

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San Platone
 

Abate

 
NascitaCostantinopoli, c. 740
MorteStudion, 4 aprile 814
Venerato daChiesa cattolica
Ricorrenza4 aprile

San Platone (in greco Πλάτων?, Plátōn; Costantinopoli, c. 740Studion, 4 aprile 814) è stato un religioso e santo bizantino.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Divenne monaco nel 759; prima della tonsura era un funzionario statale. Dopo aver rifiutato un importante incarico (probabilmente la direzione di un monastero a Costantinopoli oppure la sede metropolitana di Nicomedia), nel 783 fondò il monastero di Saccoudion sul Monte Olimpo in Bitinia, di cui divenne il primo abate.

È noto per essere stato, insieme al nipote San Teodoro Studita, un iconodulo, cioè professava una dottrina contraria all'iconoclastia allora vigente nell'Impero bizantino. Partecipò anche al secondo concilio di Nicea, dove furono condannate le posizioni iconoclaste, e si oppose alle seconde nozze dell'imperatore Costantino VI con la propria nipote Teodota[1], figlia della sorella Anna. Per queste sue posizioni, fu esiliato per quattro anni nell'isola di Sivriada[2].

Culto[modifica | modifica wikitesto]

La Chiesa cattolica lo venera come santo e lo ricorda il 4 aprile[1]. Nel martirologio romano si dice di lui:[3]

«A Costantinopoli, san Platone, egúmeno, che combattè a lungo con invitto animo contro i nemici delle sacre immagini e insieme al nipote Teodosio riordinò il celebre monastero di Studio.»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Arduino.
  2. ^ (EN) St. Plato, su Catholic Online. URL consultato il 14 settembre 2020.
  3. ^ Martirologio Romano (PDF), p. 303.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Fabio Arduino, San Platone, in Santi, beati e testimoni - Enciclopedia dei santi, santiebeati.it.
Controllo di autoritàVIAF (EN1778160062473535790002