Palazzo Salis (Bregaglia)

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Palazzo Salis
Localizzazione
StatoBandiera della Svizzera Svizzera
LocalitàBregaglia
IndirizzoVia da Mezz 12, 7606 Bondo
Coordinate46°20′07.75″N 9°33′13.68″E / 46.335486°N 9.5538°E46.335486; 9.5538
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzione1766-76
Realizzazione
ArchitettoFrancesco Croce
CommittenteHieronymus von Salis (Girolamo di Salis)

Il palazzo Salis è un palazzo settecentesco a Bregaglia, in frazione Bondo. Il palazzo è un bene culturale svizzero d’importanza nazionale[1].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L’edificio viene costruito nel 1766-76 dall’architetto milanese Francesco Croce su committenza del diplomatico britannico di origine elvetica conte Hieronymus von Salis (noto nel Regno Unito con il nome di Jerome de Salis-Soglio, 1709-1794). Nel 1991-1998 viene restaurato il giardino; nel 1997-1998 viene effettuato il restauro dell’edificio. Il palazzo è abitato da discendenti della famiglia Salis del ramo inglese, originatosi da Hieronymus.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il palazzo è un edificio di grandi dimensioni con piano interrato, due piani principali e un mezzanino. La casa è strutturata con al centro gli ambienti di rappresentanza; le stanze di soggiorno sono collocate ai lati; gli studioli sono agli angoli. Tra gli studioli uno “studiolo giapponese” con cineserie dipinte. Il tetto è a padiglioni e presenta tre abbaini che si affacciano verso il giardino. I portoni hanno un profilo in granito, dei frontoni a volute con stemma araldico della famiglia Salis. Il vano scale è particolarmente complesso[2].

All’interno il palazzo presenta stucchi del comasco Domenico Spinelli e decorazioni di gusto Luigi XVI. Vi sono diverse stufe, di cui una a cupola di fine settecento di Johan Jakob Kuhn.

Vi sono inoltre diversi quadri significativi, tra i quali un ritratto attribuito a Anthony van Dyck che raffigura Lady Rachel Fane, delle teste di fanciulla di Jean-Baptiste Greuze, una raffigurazione di Santa Caterina attribuita forse a Bernardino Luini e un autoritratto della pittrice Angelika Kauffmann di Coira

Il giardino settecentesco collocato sul lato occidentale ha una struttura geometrica di gusto italiano classico, con fontana a getto nel mezzo e scala esterna simmetrica. Il palazzo forma un’unica unità architettonica insieme al giardino. Il giardino ha ricevuto nel 2008 il riconoscimento Prix Schulthess des jardins[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Scheda del Palazzo Salis di Bondo sull’Inventario della protezione dei beni culturali con oggetti d'importanza nazionale (Ufficio federale della protezione della popolazione) https://api3.geo.admin.ch/rest/services/ech/MapServer/ch.babs.kulturgueter/2878/extendedHtmlPopup?lang=it.
  2. ^ Scheda di Palazzo Salis, Società di storia dell'arte in Svizzera SSAS: Guida d'arte della Svizzera. Berna. Vol. 1, 2005 / Vol. 2, 2006 / Vol. 3: 2006 / Vol. 4, previsto nel 2011 www.gsk.ch/it pubblicata come riferimento alla scheda del Palazzo Salis di Bondo sull’Inventario della protezione dei beni culturali con oggetti d'importanza nazionale (Ufficio federale della protezione della popolazione) https://api3.geo.admin.ch/rest/services/ech/MapServer/ch.babs.kulturgueter/2878/extendedHtmlPopup?lang=it.
  3. ^ Scheda del Palazzo Salis sul sito di Swisscasteles http://www.swisscastles.ch/Graubuenden/bondosalis.html.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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