Palazzo Cospi

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Palazzo Cospi
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneEmilia-Romagna
LocalitàBologna
Indirizzovia Castiglione, 21
Coordinate44°29′25.67″N 11°20′47.44″E / 44.490464°N 11.346511°E44.490464; 11.346511
Informazioni generali
CondizioniIn uso

Il Palazzo Cospi, o Palazzo Cospi Ferretti, è un edificio storico situato in via Castiglione, nel centro di Bologna, in Emilia-Romagna.

Storia e descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Costruito dai Sampieri nel XV secolo conserva, d'epoca rinascimentale, le terrecotte in facciata e il bel cortile. Passato poi nel 1614 ai Cospi, venne decorato nella prospettiva del cortile e nelle magnifiche sale al piano nobile con affreschi di Angelo Michele Colonna e Giacomo Alboresi del 1670 circa. Altri ambienti recano pitture settecentesche di Domenico Pedrini e ornati di Francesco Stagni.

Nel Seicento, a Bologna, con la perdita degli affreschi del Baglione al piano terra della villa del Tuscolano di Giovanni Battista Campeggi, il modello decorativo di riferimento per il giardino dipinto (che poi diventerà "stanza paese") sarà dato dalla sala senatoria di Palazzo Cospi, opera del Colonna e del paesaggista Gioacchino Pizzoli, in cui la natura è protagonista e ove si «spalancano le pareti, e le immergono in un fresco verziere».[1]

Una pianta del pian terreno del palazzo è attribuita a Domenico Martinelli, su copia della pianta dell'architetto Ottaviano Mascarino conservata presso l'Accademia di San Luca a Roma.[2]

Il palazzo Cospi Ferretti è incluso tra I Luoghi del Cuore del Fondo Ambiente Italiano.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Elisabetta Landi, Il cielo in una stanza. Il giardino dipinto in Emilia-Romagna, in Carlo Tovoli (a cura di), Giardini nel tempo. Dal mito alla storia, Bologna, Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia Romagna, 2015, p. 50 ISBN 9788897281443
  2. ^ Pianta di palazzo Cospi a Bologna, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 15 aprile 2021.
  3. ^ Palazzo Cospi Ferretti, su fondoambiente.it. URL consultato il 12 aprile 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Anna Maria Matteucci e Anna Stanzani (a cura di), Architetture dell'inganno. Cortili bibieneschi e fondali dipinti nei palazzi storici bolognesi ed emiliani, catalogo della mostra a Bologna, Palazzo Pepoli Campogrande, 6 dicembre 1991 - 31 gennaio 1992, Bologna, Arts & Co., 1991, p. 181
  • Maria Silvia Avanzato, Guida ai palazzi di Bologna. Viaggio romantico tra gli edifici storici della città, Roma, Edizioni della Sera, 2020, pp. 145-178
  • Umberto Beseghi, Palazzi di Bologna, 2. ed., Bologna, Tamari, 1957, p. 336
  • Luigi Bortolotti, Bologna dentro le mura. Nella storia e nell'arte, Bologna, La grafica emiliana, 1977, p. 106
  • Giampiero Cuppini, I palazzi senatorii a Bologna. Architettura come immagine del potere, Bologna, Zanichelli, 1974, pp. 293-294
  • Anna Maria Matteucci, I decoratori di formazione bolognese tra Settecento e Ottocento. Da Mauro Tesi ad Antonio Basoli, Milano, Electa, 2002, pp. 302-303
  • Alessandro Molinari Pradelli, Claudio Corticelli, Vittoria Mazzoli, La buchetta di via de' Poeti : vini, osti, avventori, Bologna, Fuori Thema, 1993
  • Fabio e Filippo Raffaelli e Athos Vianelli (a cura di), Le strade di Bologna. Una guida alfabetica alla storia, ai segreti, all'arte, al folclore, vol.1, Roma, Newton periodici, 1988-1989, p. 177
  • "Francesco Stagni", in Mary L. Myers, Architectural and Ornament Drawings: Juvarra, Vanvitelli, the Bibiena Family, & Other Italian Draughtsmen, Metropolitan Museum of Art (New York, N.Y.), 1975, pp. 41-42 ISBN 9780870991264

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