Nel nome del padre (opera teatrale)

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Nel nome del padre
Commedia romantica in due atti
AutoreLuigi Lunari
Lingua originaleItaliano
Composto nel1997
Prima assolutaluglio 1998
Teatro I, Milano con il titolo Risvegli, regia di Silvano Piccardi, con Gianluca Machelli e Paola Della Pasqua
Personaggi
  • Aldo
  • Rosemary
 

Nel nome del padre è una "commedia romantica" scritta da Luigi Lunari nel 1997 e tradotta in francese, inglese, tedesco, giapponese, olandese, russo, bulgaro e turco.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Due giovani si trovano in un luogo misterioso, che presto si rivela come una sorta di purgatorio, dove essi devono liberarsi dei loro drammatici ricordi per approdare ad una meritata pace eterna. Rosemary e Aldo provengono dai poli opposti della nostra società: lei figlia del vecchio Kennedy (e sorella del presidente assassinato), lui figlio di un comunista italiano, perseguitato politico, esule in Russia durante la guerra, anch'esso figura storica, che risponde al nome di Palmiro Togliatti. Ambedue hanno pagato un durissimo prezzo alla personalità e alle ambizioni - pur così diverse - dei loro genitori, dai quali sono rimasti irrimediabilmente schiacciati. Dramma "sentimentale", che si conclude con il "lieto fine" di una unione tra i due giovani e nel loro comune addormentarsi nella morte: ma ricco anche di significazioni umane e in lato senso politiche.

Principali allestimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Winterthür (Svizzera), Kellertheater, Ottobre 1999, regia di Michel Bosshard, con Barbara Lehner e Peter Kner
  • Tokyo, Setagaya Public Theatre, Febbraio 2002, regia di Makoto Satoh, con Tomoko Mariya e Akira Shirai
  • New York, Beckett Theatre, Ottobre 2003, regia di Stephen Jobes, con Mica Bagnasco e John Wojda
  • Mantova, Teatro di Palazzo d'Arco, Giugno 2005, regia di Aldo Signoretti, con Francesca Caprari e Claudio Soldà
  • In tournée in Italia con Margherita Buy e Patrick Rossi Gastaldi (2011-2012 e 2012 -2013)

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

  • In italiano: in "Sipario", Milano, Novembre 2000. Poi presso Editore Book Time, Milano 2011
  • In giapponese: in "Teatro", Tokyo, Marzo 2002 (Traduzione di Michio Mizoguchi)
  • In tedesco: c/o Felix-Bloch-Erben (Traduzione di Alfred Bergmann)

La critica[modifica | modifica wikitesto]

Il testo è ricco di implicazioni divertenti malgrado il loro tragico significato; quando, per esempio, Rosemary e Aldo discutono su quale dei loro padri è stato più grande e quale merita una maggiore ammirazione... La conclusione è consolante: liberatisi dei loro ricordi, essi sognano addirittura di essere stati una coppia: una semplice, normale coppia, un uomo e una donna come gli altri: quasi una risposta ai sogni di grandezza e ai disumani progetti dei loro padri.

(Der Landbote, Zürich, 1999)

Luigi Lunari mette molta carne al fuoco in questo "Nel nome del Padre", ma l'idea che incornicia il tutto è molto semplice: un figlio "imperfetto" può tirar fuori il peggio da un padre, sia che questo padre sia un famoso capitalista o un importante leader comunista. Lunari si immagina una sorta di terapeutica zona "post-mortem", e vi colloca due personaggi che pur provenendo da ambienti opposti nella vita reale, si trovano ad avere molto in comune. (...) In questo dramma, spesso molto emozionante, i due sono confluiti in quel limbo con il compiti di svuotarsi delle loro esperienze: lui ben disposto a questo, lei più chiusa: ma a poco a poco essi ravvisano molte analogie nella loro vita. Forse il dramma è ingiusto nei riguardi dei padri: ma è difficile sviluppare una qualche simpatia per loro, da come Lunari li dipinge: l'uno che considera la figlia disabile come un ostacolo per la carriera dei suoi figli, l'altro interessato unicamente alla sua causa per il socialismo.

Neil Genzlinger (New York Times - 29th November 2003)

I due protagonisti sono una donna di nome Rosemary, sorella di John F. Kennedy, e figlia del potentissimo vecchio Kennedy, e Aldo Togliatti, il figlio di un rivoluzionario italiano. Ma queste informazioni vengono date al pubblico a poco a poco, come un indovinello, il che rende sempre più accattivante e interessante la vicenda. Qualcosa li costringe a parlare della loro vita, e così essi scoprono di essere in fondo eguali, ambedue esclusi dalla loro famiglia, anche se l'uno poverissimo e l'altra ricchissima. Un contrasto... che precisa bene il tema voluto dall'autore, e che è quello dei figli schiacciati dalle ambizioni paterne. Alla fine, quando Aldo canta per Rosemary la sola ninna-nanna che mai suo padre gli abbia cantato - una "Internazionale" ridotta in sei ottavi - mi sono sentito profondamente commosso.

Jun Uchiyama (Higeki-Kigeki, "Tragedy-Comedy" n 5. May 2002)

Lunari affronta il soggetto su un tono leggero, alimentandolo di risvolti comici, cercando sotto la superficie dell'orrore la più patetica e affettuosa, scopertamente indifesa umanità. (...) Un trionfo per i due interpreti e per il regista.

Alberto Cattini (La Gazzetta di Mantova, 7 giugno 2005)

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