NGC 521

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NGC 521
Galassia a spirale barrata
NGC 521 nelle immagini SDSS.
Scoperta
ScopritoreWilliam Herschel
Data8 ottobre 1785[1]
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneBalena
Ascensione retta01h 24m 33.8s[2]
Declinazione01° 43′ 53″[2]
Distanza226,5 mega anni luce (69,44 Mpc) a.l.   [2]
Magnitudine apparente (V)11,7[3]
nella banda B: 12,6[3][4]
Redshift+0,016738 ± 0,000013[2]
Luminosità superficiale13,73[3]
Angolo di posizione38°[3]
Velocità radiale5018 ± 4[2] km/s
Caratteristiche fisiche
TipoGalassia a spirale barrata
ClasseSB(r)bc[2], SBbc< ref name="spider"/>, SB(r)bc?[1]
Dimensioni116 700 anni luce (35 770 pc) a.l.  
Altre designazioni
PGC 5190
MCG 0-4-118
UGC 962
CGCG 385-106
IRAS 01219+0128[3]
Mappa di localizzazione
NGC 521
Categoria di galassie a spirale barrata

Coordinate: Carta celeste 01h 24m 33.8s, +01° 43′ 53″

NGC 521 è una vasta galassia a spirale barrata vista di faccia e situata nella costellazione della Balena a una distanza di circa 226 milioni di anni luce dalla nostra Via Lattea.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

NGC 521 ripresa con il telescopio Schulman dell'osservatorio di Monte Lemmon. (Adam Block)

La galassia ha una classe di luminosità II-III e presenta una larga riga a 21 cm dell'idrogeno neutro.[2]

Le galassie NGC 521 e UGC 890 (CGCG 0118.6+0160[5] indicata come 0118+0160 nell'articolo di Mahtessian), formano una coppia di galassie.[6]

La dimensione del semiasse maggiore è stimata in 1470 parsec (~4800 anni-luce)[7]

Le osservazioni condotte dal telescopio spaziale Hubble, hanno permesso di rilevare la presenza di un disco attorno al nucleo di NGC 521 dove è attiva la formazione stellare.

Scoperta[modifica | modifica wikitesto]

NGC 521 è stata scoperta l'8 ottobre 1785 dall'astronomo britannico di origine tedesca William Herschel.[1]

Supernove[modifica | modifica wikitesto]

Tre supernove sono state scoperte all'interno di NGC 521: SN 1966G, SN 1982O e SN 2006G.[8]

SN 1966G[modifica | modifica wikitesto]

Questa supernova è stata scoperta il 16 agosto 1966 dall'astronomo ungherese Miklós Lovas dell'osservatorio Konkoly e dall’astronomo statunitense Gibson Reaves[9]. Non è stato determinato a quale tipo appartenga questa supernova.[10]

SN 1982O[modifica | modifica wikitesto]

La supernova è stata scoperta il 19 agosto 1982 dall'astronomo ungherese Miklós Lovas dell'osservatorio Konkoly. La tipologia di questa supernova non è stata determinata.[11]

SN 2006G[modifica | modifica wikitesto]

La supernova è stata scoperta il 13 gennaio 2006 da M. Baek e W. Li nel quadro del programma congiunto LOSS/KAIT (Lick Observatory Supernova Search dell'osservatorio Lick e The Katzman Automatic Imaging Telescope dell'Università della California - Berkeley. La supernova è stata classificata come supernova di tipo II.[12]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d (EN) Courtney Seligman, Celestial Atlas Table of Contents, NGC 521, su cseligman.com. URL consultato il 9 maggio 2024.
  2. ^ a b c d e f g Results for object NGC 521, su ned.ipac.caltech.edu, National Aeronautics and Space Administration / Infrared Processing and Analysis Center. URL consultato il 9 maggio 2024.
  3. ^ a b c d e (FR) Les données de «Revised NGC and IC Catalog by Wolfgang Steinicke», NGC 500 à 599, su astrovalleyfield.ca. URL consultato il 9 maggio 2024.
  4. ^ SIMBAD Astronomical Database, in Strasbourg astronomical Data Center. URL consultato il 9 maggio 2024.
  5. ^ (EN) NASA/IPAC Extragalactic Database, su ned.ipac.caltech.edu, Resultats pour UGC 890. URL consultato il 9 maggio 2024.
  6. ^ Abraham Mahtessian, Groups of galaxies. III. Some empirical characteristics (PDF), in Astrophysics, 41 #3, luglio 1998, pp. 308-321, DOI:10.1007/BF03036100. URL consultato il 9 maggio 2024.
  7. ^ S. Comerón, J. H. Knapen, J. E. Beckman, E. Laurikainen, H. Salo, I. Martínez-Valpuesta e R. J. Buta, AINUR: Atlas of Images of NUclear Rings (PDF), in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, 402#4, marzo 2010, pp. 2462-2490, Bibcode:2010MNRAS.402.2462C, DOI:10.1111/j.1365-2966.2009.16057.x.
  8. ^ (EN) Central Bureau for Astronomical Telegrams, su cbat.eps.harvard.edu. URL consultato il 9 maggio 2024.
  9. ^ (EN) Obituary: Gibson Reaves, 1923-2005, su ui.adsabs.harvard.edu. URL consultato il 9 maggio 2024.
  10. ^ (EN) Other Supernovae images, su rochesterastronomy.org. URL consultato il 9 maggio 2024.
  11. ^ (EN) Other Supernovae images, su rochesterastronomy.org. URL consultato il 10 maggio 2024.
  12. ^ (EN) Bright Supernovae - 2006, su rochesterastronomy.org. URL consultato il 10 maggio 2024.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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