Monumento ai martiri della rivoluzione fascista

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Monumento ai martiri della rivoluzione fascista
AutoriGiulio Ulisse Arata e Ercole Drei
Data1932
Materialegranito di Siena
Sepolturamartiri fascisti
Ubicazionesconosciuta, Bologna
Coordinate44°29′47.08″N 11°18′36.22″E / 44.49641°N 11.31006°E44.49641; 11.31006

Il monumento ai martiri della rivoluzione fascista, detto anche sepolcreto fascista, si trova nel campo Chiostro VI del cimitero monumentale della Certosa di Bologna, accanto a Monumento ossario ai caduti della Grande Guerra.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il sepolcreto fu costruito grazie a una sottoscrizione pubblica alla quale parteciparono le personalità più in vista del fascismo bolognese, da Grandi a Federzoni.

In granito di Siena, venne edificato nel chiostro VI della Certosa su progetto dell'architetto Giulio Ulisse Arata, che si avvalse della collaborazione dello scultore Ercole Drei per i rilievi, in particolare le allegorie della Forza e della Gloria. Il monumento venne inaugurato il 28 ottobre 1932, in occasione del decennale della marcia su Roma e si tenne la solenne cerimonia di traslazione nel nuovo sacrario della Certosa delle salme dei 53 caduti per la causa della rivoluzione fascista.

Si presenta come un vasto ipogeo sovrastato dall'Ara dei caduti. All'ingresso del monumento è murata la scritta "Caduti per il fascismo Bologna memore qui li raccoglie e li onora in eterno".

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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