Meredith Kopit Levien

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Meredith Kopit Levien

Meredith Kopit Levien (Richmond, 1971) è una manager statunitense di media, dal settembre 2020 amministratore delegato del The New York Times Company. È la prima donna ad avere questo incarico e anche la più giovane nella storia del giornale[1][2].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Levien è nata Meredith Kopit ed è cresciuta a Richmond, Virginia,[3] figlia di Carole e Marvin Kopit.[4] Ha una sorella, Barbara.[4] Si è laureata all'Università della Virginia[5] in retorica e ha lavorato presso il giornale del college, The Cavalier Daily.[6]

Dopo l'università, ha lavorato presso The Advisory Board Company, un think tank fondato da David G. Bradley e poi per l'agenzia digitale i33 / AppNet. Una volta che Bradley ha acquistato Atlantic Media (editore della rivista The Atlantic), lei è stata assunta nel 2003 come direttore pubblicitario. Nel 2006, Levien è diventata responsabile della rivista di Atlantic Media, 02138.[6]

Nell'aprile 2008 è entrata a far parte di Forbes Media dove dirigeva la rivista Forbes Life. Levien si è concentrata sull'aspetto digitale della rivista riuscendo così ad arginare le perdite. Nel 2010, il CEO Tim Forbes l'ha nominata responsabile del suo gruppo. Ha implementato l'acquisto programmatico (in cui l'acquisto di pubblicità viene effettuato tramite media online) e Brandvoice, che consente agli inserzionisti di creare i propri contenuti con il logo di Forbes. Questo nuovo metodo di pubblicità, denominato native advertising, è stato criticato per aver offuscato il confine tra editoria e pubblicità. Nel 2012 è stata nominata Chief Revenue Officer di Forbes Media.[6][7]

Nel luglio 2013, ha assunto la responsabilità della pubblicità presso The New York Times Company voluta a quell'incarico dal CEO Mark Thompson[8][9] Levien è stata impegnata nel tentativo di ridurre il calo dei ricavi pubblicitari (diminuiti da un picco di 1,3 miliardi di dollari nel 2000 a 667 milioni nel 2013). Ha riorientato il New York Times verso i contenuti digitali e le vendite, assumendo 80 nuovi dipendenti con competenze in Internet e offrendo pacchetti di licenziamento a 40 dipendenti di lunga data. Ha introdotto la pubblicità nativa sotto il nome di "Post a pagamento" per aumentare le entrate pubblicitarie; i clienti includono Netflix, Chevron, Dell, MetLife.[3]

Nell'aprile 2015 è stata nominata Chief Revenue Officer del Times, responsabile di tutte le entrate pubblicitarie e degli abbonamenti.[10][11] Ha assunto l'ex dirigente di Pinterest, David Rubin, come capo del marchio del Times.[12] Levien ha supervisionato lo sviluppo del primo marketing del marchio del Times dal 2010, iniziato con la campagna "La verità è dura".[13] Ha poi cambiato la strategia di vendita degli annunci dell'azienda: da annunci display a partnership pubblicitarie non tradizionali e a lungo termine.[9][14] Nel giugno 2017 è stata promossa a chief operating officer, direttrice operativa,del New York Times.[15] In questo ruolo, Levien ha gestito "i team responsabili del prodotto digitale, del design, del pubblico e del marchio, nonché delle entrate e della pubblicità dei consumatori".[16] Sotto la sua guida, il Times ha riportato una crescita record di abbonamenti.[17] Ha descritto il modello di business dell'azienda come "fare qualcosa per cui valga la pena pagare", e ha cambiato il modello in un'attività diretta al consumatore. Levien ha affermato che i prodotti digitali dell'azienda dovrebbero essere "avvincenti e senza rivali come il giornalismo stesso" e si è pronunciata in difesa delle notizie locali, affermando che "il giornalismo di qualità, originale e indipendente a livello locale è (...) fondamentale per la comunità, alla società e, in ultima analisi, alla democrazia".[18]

Nel luglio 2020, Levien è stata nominata amministratore delegato del The New York Times Company, con effetto dall'8 settembre 2020.[19] Entra anche a far parte del consiglio di amministrazione del gruppo.[1][19]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Levien divide il suo tempo tra New York City e Washington. Suo marito, Jason Levien, è il co-presidente e CEO della Major League Soccer club DC United.[6][20]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Levien è stata Henry Crown Fellow presso l'Aspen Institute nel 2016.[21] Nel 2017 è stata nominata uno dei "50 CMO più innovativi al mondo" da Business Insider[22] ed è stata inclusa nella lista del 2018 di Adweek dei "50 operatori indispensabili per i media, il marketing e la tecnologia" e nella "Hot List per la pubblicazione" del 2019, in cui è stata nominata Executive of the Year.[23][24]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Todd Spangler, New York Times Appoints Meredith Kopit Levien CEO, Company’s Youngest Chief Exec, in Variety, 22 luglio 2020. URL consultato l'8 settembre 2020-09-08.
  2. ^ Gloria Riva, Le 100 donne che cambiano il mondo, D - la Repubblica, 22 agosto 2020, p. 138
  3. ^ a b (EN) Joe Pompeo, Going native at the Times, in Capital New York, 29 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 1º marzo 2015).
  4. ^ a b (EN) "Marvin Kopit", in Washington Post, 2 gennaio 2013.
  5. ^ (EN) Meredith Kopit Levien - Executive Vice President, in New York Times. URL consultato il 19 gennaio 2015.
  6. ^ a b c d (EN) Josh Sternberg, Back in Black: Forbes' Champion of Innovation, in Digiday, 9 luglio 2013. URL consultato il 17 giugno 2020.
  7. ^ (EN) Michael Sebastian, Need a Native-Ad Rock Star? Find a Former Forbes Exec, in AdAge, 2 dicembre 2013.
  8. ^ (EN) Tom McGeveran, Meredith Kopit Levien elevated to head of revenue at New York Times, in Politico, 17 aprile 2015. URL consultato il 17 giugno 2020.
  9. ^ a b (EN) Gerry Smith, New York Times Poised to Name Meredith Levien as Next CEO, in Bloomberg News, 21 febbraio 2020. URL consultato il 17 giugno 2020.
  10. ^ (EN) Nathalie Tadena, New York Times Promotes Ad Chief Meredith Kopit Levien to Chief Revenue Officer, in Wall Street Journal, 17 aprile 2015.
  11. ^ (EN) Ravi Somaiya, New York Times Co. Elevates Meredith Kopit Levien to Chief Revenue Officer, in New York Times, 17 aprile 2015.
  12. ^ (EN) Alexandra Steigrad e Alexandra Steigrad, The New York Times Taps Ex-Pinterest Executive David Rubin as Head of Brand, su WWD, 28 aprile 2016. URL consultato il 9 settembre 2020.
  13. ^ (EN) The New York Times ‘Truth’ Campaign Drives Digital Subscriptions, su Medium, 20 settembre 2018. URL consultato il 9 settembre 2020.
  14. ^ (EN) Alexandra Bruell, The Woman Behind the New York Times’ High-Risk, High-Reward Business Strategy, in The Wall Street Journal, 15 agosto 2018. URL consultato il 9 settembre 2020.
    «Through the Samsung deal and others with the likes of General Electric Co. and BMW AG, the 47-year-old executive is upending the Times century-old ad sales strategy, shifting away from one-off ad placements of the low-six-figure variety, in favor of more elaborate and lucrative deals that resemble corporate partnerships»
  15. ^ (EN) Lukas I. Alpert, New York Times Promotes Meredith Kopit Levien to Chief Operating Officer, in Wall Street Journal, 7 giugno 2017.
  16. ^ (EN) A. B. C. News, NYT exec speaks out: 'We are not the opposition to the current administration', su ABC News. URL consultato il 10 settembre 2020.
  17. ^ (EN) The New York Times' Meredith Levien: News is a relationship business, su Digiday, 24 dicembre 2018. URL consultato il 10 settembre 2020.
  18. ^ (EN) Trump's tariffs are hurting the already struggling newspaper industry, su cbsnews.com, 1º agosto 2018. URL consultato il 10 settembre 2020.
  19. ^ a b (EN) New York Times names Meredith Kopit Levien as CEO, su nytimes.com, 22 luglio 2020. URL consultato il 12 settembre 2020.
  20. ^ (EN) The meteoric rise of Meredith Kopit Levien, the next New York Times CEO, su Digiday, 19 agosto 2020. URL consultato il 10 settembre 2020.
  21. ^ (EN) Meredith Kopit Levien, su AGLN - Aspen Global Leadership Network. URL consultato l'11 settembre 2020.
  22. ^ (EN) The 50 most innovative CMOs in the world 2017 - The Rebels, in Business Insider. URL consultato l'11 settembre 2020.
  23. ^ (EN) 50 Indispensable Media, Marketing and Tech Players and the Bold Moves They Made for Brands, su adweek.com. URL consultato l'11 settembre 2020.
  24. ^ (EN) The 2019 Publishing Hot List: The Print and Digital Media Brands Paving a Way to Profitability, su adweek.com. URL consultato l'11 settembre 2020.