Mamma mia che domenica

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Mamma mia che domenica
PaeseItalia
Anno2012
Generetalk show, reality
Edizioni1
Durata70/80 min
Lingua originaleitaliano
Realizzazione
ConduttoreCamila Raznovich
Rete televisivaLA7

«Vogliamo ironizzare sui problemi della maternità e togliere quell'area mistica per cui 'mamma è bello' sempre e comunque»

Mamma mia che domenica è un programma televisivo italiano presentato da Camila Raznovich, in onda dal 29 gennaio 2012 tutte le domeniche su LA7, dalle 17.40 alle 19.00. La prima puntata ha ottenuto l'1,62% di share e circa 320.000 Telespettatori[1].

La trasmissione[modifica | modifica wikitesto]

Il programma è un appuntamento creato per approfondire e divulgare riguardo ai luoghi comuni che ruotano attorno alla famiglia. Si parla del rapporto tra i genitori e i figli e della difficoltà di essere oggi un genitore. La conduttrice, Camila Raznovich, condivide in studio la sua esperienza personale, in quanto anch'essa una di loro, cercando di spiegare che tutti prima o poi si sbagliano con i propri figli. Si affrontano, senza pregiudizi, temi anche intimi, in modo irriverente.[2]

Ad accompagnare la conduttrice ci sono due componenti di due gruppi comici: Katia Follesa (Katia e Valeria) e Angelo Pisani (Pali e Dispari). Inoltre sono presenti un forum di mamme e di esperti, con la partecipazione in ogni puntata di ospiti importanti.

Spin-off[modifica | modifica wikitesto]

Mamma mia che settimana[modifica | modifica wikitesto]

Mamma mia che settimana è un programma televisivo italiano presentato anch'esso da Camila Raznovich, in onda dal 30 gennaio 2012 al 20 aprile 2012 dal lunedi al venerdi su LA7d

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ .La seconda puntata, sempre su LA7 ma alle 14.00, ha riscosso l'1,01% . Per questo è stato retrocesso su LA7d sempre alle ore 17.40. Ascolti tv di domenica 29 gennaio 2012 - Davidemaggio.it
  2. ^ Mamma mia, Camila Raznovich la domenica su La7 e in settimana su La7d sull'educazione dei figli, su realityshow.blogosfere.it. URL consultato il 2 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2014).
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