Macchie di Brushfield

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Immagine di un bambino affetto da sindrome di Down in cui è possibile notare la patologia nell'iride.

Le macchie di Brushfield sono macchie bianche o grigio/marroni che si formano nell'iride dell'occhio umano, in seguito a un'eccessiva aggregazione di tessuto connettivo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La malattia è stata descritta per la prima volta dallo psichiatra inglese Thomas Brushfield nel 1924, nella propria tesi di laurea[1].

Epidemiologia[modifica | modifica wikitesto]

Le macchie di Brushfield sono un segno presente nei bambini affetti dalla Sindrome di Down, i quali hanno il 35% di possibilità di svilupparle[2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Wallis, Hugh R.E. "The Significance of Brushfield's Spots in the Diagnosis of Mongolism in Infancy", Archives of Disease in Childhood, 1951 December; 26 (130): 495-500.
  2. ^ Primary Care of Infants and Young Children with Down Syndrome - American Family Physician, su aafp.org. URL consultato il 14 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 6 giugno 2011).