Lobby armenoamericana

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Con il termine lobby armenoamericana si suole generalmente indicare l'influenza sulla politica estera degli Stati Uniti che attuano gruppi di pressione armenoamericani tramite organizzazioni, associazioni e individui legati tra loro dal comune interesse di incidere sulle istituzioni legislative e le relazioni internazionali, in particolare in supporto della causa armena.

Forza[modifica | modifica wikitesto]

Secondo Zbigniew Brzezinski, il gruppo di pressione è al terzo posto per influenza politica negli Stati Uniti, tra quelli d'origine etnica, dopo quello ebraico e cubano.[1]

Successi[modifica | modifica wikitesto]

Tra le azioni di rilievo accreditate all'influenza della lobby, si possono citare: la realizzazione di un fondo di 100ml$ annuale per aiuti economici all'Armenia, l'approvazione nel 1992, e la continuazione, del Freedom Support Act, in particolare la sezione 907 che vieta totalmente assistenza economica e di sviluppo all'Azerbaigian e la messa da parte di un accordo per il commercio di armi con la Turchia.[2] Un obiettivo però non riuscito è stato il riconoscimento ufficiale da parte del governo statunitense del genocidio armeno.[3]

Organizzazioni lobbistiche[modifica | modifica wikitesto]

Un noto comitato d'azione attivo in materia di riconoscimenti legislativi è l'Armenian American Political Action Committee (AAPAC) fondato da Albert A. Boyajian. Ma si possono citare tra gli altri anche:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Brzezinski, Zbigniew. "A Dangerous Exemption." Foreign Policy 1 July 2006: 63.
  2. ^ Gregg, Heather. "Divided They Conquer: The Success of Armenian Ethnic Lobbies in the United States" Paper presented at the annual meeting of the American Political Science Association, Boston Marriott Copley Place, Sheraton Boston & Hynes Convention Center, Boston, Massachusetts, Aug 28, 2002 <Not Available>. 2009-05-26 [1][collegamento interrotto]
  3. ^ Dikran Abrahamian. US Armenian Lobby's Clout an Exaggeration, in Official site. URL consultato il 7 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2009).
  4. ^ About Us, in Official site. URL consultato il 25 agosto 2008 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2008).