Lingua culli

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Lingua culli
Parlato inPerù
Parlato inAncash
Locutori
Classificaestinta
Codici di classificazione
Linguist List0iq (EN)
Glottologcull1235 (EN)
Distribuzione geografica della lingua culli in Perù.

La lingua culli o culle, chiamata anche ilinga, è una lingua indigena poco documentata, un tempo parlata nelle zone montuose a nord del Perù, nell'area compresa tra la città costiera di Trujillo e il fiume Marañón, un'area che comprende l'interno del dipartimento di La Libertad e le province di Cajabamba e Pallasca; l'area di diffusione di tale lingua è approssimativamente delimitata dal fiume Chicama a nord, dal Santa a sud-ovest e dal Marañón ad est, fino a Huacaibamba.

L'etnologo Paul Rivet e l'archeologo Henry Reichlen riferirono l'esistenza di questa lingua in alcuni villaggi della provincia di Pallasca ancora alla metà del XX secolo.[1] Quantunque la lingua sia considerata estinta, la possibilità che siano rimasti dei parlanti in qualche villaggio remoto non può essere scartata del tutto.[2]

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

A causa della scarsa conoscenza, non è stato possibile classificare in modo definitivo la lingua culli. Greenberg e Ruhlen la inseriscono all'interno del gruppo settentrionale delle lingue andine, insieme alle lingue catacaoane, al leco, al hibito-cholón e al sechura;[3] questa classificazione riflette la discussa ipotesi dell'introduzione di una terza famiglia linguistica, chiamata “amerinda”, che comprende le lingue non appartenenti alla famiglia eschimo-aleutina o na-dené.

La classificazione di Greenberg e Ruhlen, tuttavia, si basa su un numero limitato di dati e la maggioranza dei linguisti la considerano astratta e criticano il metodo di indagine linguistica effettuato per giungere a tali conclusioni.[4][5][6][7][8][9]

Descrizione linguistica[modifica | modifica wikitesto]

Il corpo lessicale più antico riguardo alla lingua culli proviene da una lista compilata alla fine del XVIII secolo dal vescovo della diocesi di Trujillo, Baltasar Jaime Martínez Compañón; nel documento compaiono 43 vocaboli in spagnolo, tradotti nelle sette lingue allora parlate nel territorio della diocesi. Ad essa si è aggiunta un'ulteriore lista, compilata all'inizio del XX secolo da un sacerdote di Pallasca, padre Gonzales, che riporta la traduzione di 19 parole, 15 delle quali non comprese nel documento di Martínez Compañón.[1]

Vocabolario[modifica | modifica wikitesto]

Della lingua culli si conoscono oggi solo pochissimi vocaboli. Alcuni di essi sono:

  • ahhi - donna
  • coñ - acqua
  • čallua - pesce
  • čollapù - morte
  • ču - testa
  • čuko - terra
  • čukuáll - cuore
  • gorán - fiume
  • kankiù - risata
  • keda - lago
  • kinù - padre
  • kumú - bere
  • mú - fuoco
  • múñ - luna
  • tay - montagna
  • urú - albero
  • usú - uomo

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (ES) Gustavo Solís Fonseca, La lengua culli revisitada (PDF), Escritura y Pensamiento. Anno II, n. 4 – Universidad Nacional Mayor de San Marcos, 1999, p. 29-48. URL consultato il 7 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
  2. ^ Adelaar, pp. 401-405.
  3. ^ (EN) Joseph Greenberg e Merritt Ruhlen, An Amerind Etymological Dictionary (PDF), Stanford University. Department of Anthropological Sciences, 2007. URL consultato il 7 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 25 dicembre 2010).
  4. ^ (EN) Wallace Chafe, Review of Language in the Americas by Joseph H. Greenberg, Current Anthropology, 28, 1987, p. 652-653.
  5. ^ (EN) Ives Goddard, Review of Language in the Americas by Joseph H. Greenberg, Current Anthropology, 28, 1987, p. 656-657.
  6. ^ (EN) Victor Golla, Review of Language in the Americas by Joseph H. Greenberg, American Anthropologist, 90, 1988, p. 434-435.
  7. ^ (EN) Geoffrey Kimball, A critique of Muskogean, 'Gulf,' and Yukian materials in Language in the Americas, International Journal of American Linguistics, 58, 1992, p. 447-501.
  8. ^ (EN) The Salinan and Yurumanguí data in Language in the Americas (PDF), International Journal of American Linguistics, 58 (2), 1992, p. 202-229. URL consultato il 7 marzo 2015.
  9. ^ (EN) Roger Lewin, American Indian language dispute, Science, 242, 1988, p. 1632-1633.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]