Incidente di Nënoksa

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Incidente di Nënoksa
TipoEsplosione
Data8 agosto 2019
12:00 (UTC+3)
LuogoNënoksa
InfrastrutturaBase militare di Nënoksa
StatoBandiera della Russia Russia
Coordinate64°23′06.36″N 39°07′32.52″E / 64.3851°N 39.1257°E64.3851; 39.1257
Responsabilida accertare
Causada accertare
Conseguenze
Morti5
Feriti3 o 6
Sfollati450
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Russia europea
Luogo dell'evento
Luogo dell'evento

L'incidente di Nënoksa è avvenuto l'8 agosto 2019 presso la base militare di Nënoksa, nell'oblast' di Arcangelo in Russia e ha causato alcune perdite umane nonché la dispersione di elementi radioattivi nelle aree circostanti.

Incidente[modifica | modifica wikitesto]

Alle 12 ora locale è stata avvertita un'esplosione presso il sito nel quale si effettuano test missilistici. In particolare, secondo Rosatom, l'incidente è avvenuto su una piattaforma marittima dove si stava testando un motore a propellente liquido.[1][2]

L'incidente ha causato la morte di cinque persone e il ferimento di altre tre (alcune fonti sostengono che siano sei i feriti e sette i morti) che in quel momento stavano lavorando su una fonte di energia isotopica; non è chiaro a cosa servisse la suddetta fonte, anche se, secondo alcuni media russi e il presidente degli Stati Uniti d'America Trump, servirebbe per un nuovo tipo di missile voluto fortemente dal presidente Putin, il Novator 9M730 Burevestnik.[2][3]

Conseguenze[modifica | modifica wikitesto]

L'ente per la sicurezza nucleare norvegese non riporta alcun aumento della radioattività, mentre le autorità di Severodvinsk e l'istituto meteorologico russo hanno riportato un aumento di 20 volte della radioattività nella zona per un periodo di circa 30 minuti. Questo aumento non rappresenta però alcun problema per la salute, visto che questi avverrebbero con un aumento rispetto al fondo naturale di almeno 1000 volte se venisse considerato lo stesso tempo di esposizione. Non sono poi stati rilevati aumenti di radiazione nelle stazioni norvegesi[4] eccezion fatta per lo iodio: queste quantità sono molto piccole e non comportano rischio per la popolazione o l'ambiente. Le misure risultano compatibili con precedenti campionamenti, questi eventi accadono 6-8 volte l'anno e la fonte è di solito sconosciuta. Si ritiene che, essendo presente solo iodio, non ci sia connessione con l'incidente nella base militare ma siano dei rilasci di una qualche industria della filiera radiofarmaceutica.[5]

Constatata la presenza di notevoli quantità di radiazioni nell'aria, è stata ordinata l'evacuazione dei 450 abitanti del villaggio di Nënoksa per il 14 agosto tramite un treno speciale.[6]

Indagini[modifica | modifica wikitesto]

Secondo il quotidiano Kommersant è stata aperta un'indagine al fine di chiarire le cause e i possibili responsabili dell'incidente.[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Incidente nucleare Russia, ora è "allarme contaminazione", su QuotidianoNet, 15 agosto 2019. URL consultato il 15 agosto 2019.
  2. ^ a b (EN) ‘They were thrown into sea as it blew up’: Rosatom gives details of deadly experimental engine blast, su RT International. URL consultato il 15 agosto 2019.
  3. ^ (EN) Russian nuclear engineers buried after 'Skyfall nuclear' blast, su aljazeera.com. URL consultato il 15 agosto 2019.
  4. ^ (EN) Nessun impatto sulla salute dopo un breve aumento delle radiazioni ad Arcangelo, su Norwegian Radiation and Nuclear Safety Authority, 14 agosto 2019. URL consultato il 18 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 17 agosto 2019).
  5. ^ (EN) Piccole quantità di iodio radioattivo trovate nelle analisi dell'aria nel Finnmark, su Norwegian Radiation and Nuclear Safety Authority, 15 agosto 2019. URL consultato il 18 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 16 agosto 2019).
  6. ^ Tragico incidente nucleare in Russia: è allarme radiazioni, un intero villaggio sarà evacuato, su Tiscali Notizie. URL consultato il 15 agosto 2019.
  7. ^ (FR) Russie. Explosion nucléaire : une enquête officielle a été ouverte, su Courrier international, 12 agosto 2019. URL consultato il 15 agosto 2019.