I studenti

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I studenti
Commedia incompiuta in quattro atti
Ritratto di Ariosto
AutoreLudovico Ariosto
Titolo originaleI Studenti
Lingua originaleItaliano
Generecommedia
AmbientazioneIn Ferrara
Composto nel1518 - 1519
Versioni successive
  • La Scolastica di Gabriele Ariosto, pubblicata nel 1547
  • L'imperfetta di Virginio Ariosto, inedita
Personaggi
  • Bonifazio, vecchio
  • Claudio, Scolare
  • Eurialo, scolare figliuolo di Bartolo
  • Accursio, famiglio di Eurialo
  • Pistone, famiglio di Bartolo
  • Veronese, vecchia
  • Ippolita, innamorata di Eurialo
  • Stanna, fantesca di Bartolo
  • Riccio, Staffiere
  • Frate predicatore
  • Bartolo, padre di Eurialo
  • Messer Lazzaro, dottore padre di Flamminia
    • (Aggiunti in L'Imperfetta)
    • Agnolo, forestiero
    • Fromba, famiglio
    • Fantesca di Bonifazio
 

I studenti è una commedia di Ludovico Ariosto scritta tra il 1518 ed il 1519.[1]

Fu ambientata nel mondo universitario ed è incompiuta, interrotta all'inizio del IV atto.

Ariosto abbozzò solamente l'opera che fu successivamente completata in modo diverso dal fratello Gabriele che scrisse "La Scolastica" e dal figlio Virginio che scrisse "L'imperfetta". La prima fu pubblicata a Venezia nel 1547, mentre della seconda si ha solo una testimonianza nel manoscritto Magliabechiano VII, 6, 86.[1]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Tito Maccio Plauto

Per lo sviluppo dell'intreccio, Ariosto si rifà alle vicende delle sue precedenti commedie Cassaria e I suppositi. Il modello è quello del teatro latino, ovvero le matasse intricate tese dagli scrittori Tito Maccio Plauto e Publio Terenzio Afro riguardo alle vicissitudini e alle peripezie dovute a vari scambi di persona dei protagonisti.

Nella storia, ambientata a Ferrara, i protagonisti sono due giovani scolari di nome Claudio ed Eurialo i quali per arrivare al loro oggetto del desiderio, la bella Ippolita figlia del vecchio avaro Bonifazio, sono costretti ad ordire un inganno ai suoi danni. Infatti fortunatamente i due studenti possiedono due servitori astuti di nome Accursio e Pistone che usano per scambiare i loro ruoli: i due giovani si spacceranno per due grezzi contadini che si faranno assumere da Bonifazio, mentre i servitori prenderanno il posto dei padroni come scolari. Tuttavia l'illusione dei quattro personaggi di poter interpretare alla perfezione i nuovi costumi sarà impossibile e l'inganno presto verrà a galla.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b I Studenti, su internetculturale.it. URL consultato il 26 settembre 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giovanni Sforza, Documenti inediti per servire alla vita di Ludovico Ariosto, Modena, Soc. Tip. Modenese, 1900.
  • Giuseppe Sangirardi, Ludovico Ariosto, Firenze, Le Monnier, 2006.
  • Giulio Ferroni, Ludovico Ariosto, Roma, Salerno editrice, 2008.
  • Stefano Jossa, Ariosto, Bologna, il Mulino, 2009.
  • Michel Paoli e Monica Preti (a cura di), L'Arioste et les arts, Milano, Officina Libraria, 2012.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]