Gurij Nikitin

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l'interno affrescato della Chiesa del Profeta Elia a Jaroslavl'

Gurij Nikitin (in russo: Гурий Никитин; Kostroma, 1620Kostroma, 1691) è stato un pittore russo.

Lavorò soprattutto in pitture murali e affreschi, ma produsse anche icone su tavola, e disegnò diverse stampe.

Fu a capo della Confraternita dei pittori della città di Kostroma, fino alla sua morte.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Attivo già da giovane nella bottega di famiglia, lavora ben presto con la cittadina Confraternita dei pittori, che lo porta soprattutto a Mosca, dove nel 1653 sembra partecipare alla decorazione della Chiesa della Trinità di Nikitniki e nel 1659-60 alla Cattedrale dell'Arcangelo Michele.

Diventa presto uno dei pittori più reputati della sua epoca, tanto che nel 1668 le zar l'incarica di dipingere un'icona della Vergine Odigitria da offrire al patriarca d'Antiochia Macario III. Nel 1678 è presentato dal pittore Simon Pimen Fëdorovič Ušakov come pittore da retribuire mensilmente da Tesoro pubblico[1].

Nikitin consacrò gli ultimi dieci anni della sua vita alla realizzazione di affreschi per la Chiesa del Profeta Elia a Jaroslavl' (1680—81), per la Cattedrale della Trinità del Monastero Ipat'ev di Kostroma (1685) e alla Cattedrale della Trasfigurazione del Monastero di Sant'Eutimio a Suzdal' (1689).

La quantità di affreschi realizzati per chiese fra il 1670 e il 1690 è incredibile. Le chiese sono totalmente dipinte con soggetti religiosi e temi biblici che ricoprono volte, cupole e pareti su 7, 8 livelli. Fonte d'ispirazione fu anche la Bibbia figurata dell'olandese Claes Jansz Visscher, ricca di 277 iconografie, che furono mirabilmente reinterpretate dagli artisti russi.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Affreschi della Cattedrale della Trinità al Monastero Ipat'ev, a Kostroma.

Affreschi:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) Louis Réau: "L'art russe des origines à Pierre le Grand", Henri Laurens, Parigi, 1920 p. 340

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