Giovanni II di Amalfi

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Giovanni II di Amalfi
Duca di Amalfi (in coreggenza)
In carica1014 –
1028
PredecessoreSergio II di Amalfi
SuccessoreMaria di Capua
Duca di Amalfi
In carica1029 –
1034
PredecessoreMaria di Capua
SuccessoreMaria di Capua
Duca di Amalfi
In carica1038 –
1039
PredecessoreMaria di Capua
SuccessoreGuaimario IV di Salerno
Duca di Amalfi
In carica1052 –
1069
PredecessoreGuaimario IV di Salerno
SuccessoreSergio III di Amalfi
NascitaAmalfi, X secolo
MorteAmalfi, 1069
DinastiaSergio
PadreSergio II di Amalfi
MadreMaria di Capua
FigliSergio III di Amalfi

Giovanni II (Amalfi, X secoloAmalfi, 1069) fu Duca di Amalfi tra il 1014 e il 1028, tra il 1029 e il 1034, tra il 1038 e il 1039 e tra il 1052 e il 1069.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di Sergio II di Amalfi e di Maria di Capua, nel 1014 ricevette per mano del padre la nomina a coreggente ed erede al trono del Ducato di Amalfi.

Giovanni trovò difficoltà nel prendere il potere a causa della forte influenza del Principe di Capua Pandolfo IV sulla madre, sorella di quest'ultimo; infatti, tra il 1027 e il 1028 Pandolfo si impadronì di Napoli con la forza, mentre aiutò Maria e il figlio minore Manso II a prendere il potere ad Amalfi, al punto che Giovanni e il padre furono costretti all'esilio a Costantinopoli. Tuttavia, nel gennaio 1029, senza il padre, Giovanni fece ritorno in patria e riprese il controllo del Ducato. Due anni dopo ricevette dall'Imperatore bizantino Romano III Argiro il titolo di patricius, mentre nominava coreggente il figlio Sergio III.

Nel 1032 Pandolfo IV minacciò nuovamente Giovanni II occupando Gaeta, al punto che quest'ultimo tra aprile e maggio 1034 lasciò nuovamente il trono a Maria e Manso, rifugiandosi a Napoli. Grazie all'aiuto dell'Imperatore Germanico Corrado II, nel 1038 Giovanni riconquistò la sovranità. A questo punto, mentre rappacificò i rapporti con la madre, accecò il fratello che venne poi mandato in esilio nelle Isole delle Sirene, poste di fronte ad Amalfi.

Ad aprile 1039 si ritrovò tuttavia nuovamente costretto a cedere la sovranità a Guaimario IV, figlio di Pandolfo. Dopo dodici anni di esilio a Costantinopoli, Giovanni tornò in patria e nel 1052 riuscì ad organizzare una congiura che risultò decisiva per destituire Guaimario e riprendere il potere.

Nel suo quarto regno, il Duca di Amalfi riuscì a ricevere i titoli di anthypatus e vestis. Affrontò vittoriosamente Gisulfo II di Salerno grazie all'aiuto del normanno Riccardo di Aversa, che era sposato con la sorella del Duca di Amalfi. Nel 1055 Giovanni realizzò la Charta iudicii, l'unico documento giudiziario ad opera di un duca amalfitano conservato nel corso dei secoli. Governò indisturbato fino alla sua morte, giunta nel 1069. Gli succedette il figlio Sergio, il quale resse il Ducato per quattro anni fino alla conquista normanna (1073).[1][2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ GIOVANNI, su treccani.it.
  2. ^ Il Ducato di Amalfi (839-1131), su alleanzacattolica.org.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Duca di Amalfi Successore
Sergio II di Amalfi 1014-1028 Maria di Capua I
con Sergio II di Amalfi con Manso II di Amalfi
Maria di Capua 1029-1034 Maria di Capua II
Maria di Capua 1038-1039 Guaimario IV di Salerno III
Guaimario IV di Salerno 1052-1069 Sergio III di Amalfi IV