Giacometta

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Torino, 1929: Attori teatrali travestiti da Giacometta e Gianduja,

Giacometta (Giacomëtta in piemontese) è una maschera torinese della commedia dell'arte, compagna di Gianduja.

L'origine del personaggio[modifica | modifica wikitesto]

Giacometta venne affiancata a Gianduja fin dalle origini del Novecento. I due personaggi videro la luce circa 300 anni fa ad Asti sotto forma di burattini, per poi divenire maschere del carnevale e personaggi di altri generi teatrali, raggiungendo il successo nella ricca Torino.

Tradizione vuole che nei giorni del Carnevale lei e Gianduja distribuiscano dolci ai bambini e girino in carrozza per la città allietando le strade e danzando.[1]

La figura[modifica | modifica wikitesto]

Giacometta appare sempre di corporatura snella e robusta, che accentua il suo spirito di grande lavoratrice, vestita con una gonna lunga e larga, di ispirazione agli indumenti folkloristici piemontesi, alla quale accompagna una camicia con scialle ed un alto e vistoso copricapo che le serra la chioma. Non può mancare il suo classico grembiule bianco.[2]

Il carattere[modifica | modifica wikitesto]

Giacometta è il naturale complemento e copia femminile di Gianduja; coraggiosa e pratica come il marito, rappresenta la saggezza e l'operosità delle donne piemontesi, e mette con generosità il proprio buon senso a disposizione di chi deve risolvere un problema spinoso. Il prototipo della maschera si avvicina a quello della servetta, maliziosa e dal carattere forte ma gentile.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Stephanie Caracciolo, Cuore d'Italia: GIACOMETTA, su Cuore d'Italia, mercoledì 24 febbraio 2016. URL consultato il 1º settembre 2023.
  2. ^ Carnevale 2020: Gianduja e Giacometta (le maschere torinesi) al giorno d'oggi, su TorinoToday. URL consultato il 1º settembre 2023.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]