George Harry Grey, VII conte di Stamford

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George Harry Booth-Grey, conte di Stamford e Warrington (7 gennaio 18272 gennaio 1883), è stato un nobile britannico.

Le armi di conte di Stamford e Warrington

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Era figlio di George Harry Booth-Grey, VI conte di Stamford e Warrington e Lady Henrietta Charteris.

Ereditò dal nonno le contee di Stamford e di Warrington il 26 aprile 1845, ereditando grandi proprietà a Enville nello Staffordshire, a Bradgate Park nel Leicestershire, a Dunham Massey nel Cheshire e a Stalybridge vicino a Manchester.

Si sposò due volte, la prima fu nel 1848 con Elizabeth Billage, figlia di un suo servitore a Cambridge; la seconda nel 1855 con Catharine Cocks, un'artista circense[1].

Rappresentò il Marylebone Cricket Club tra il 1851 e il 1858 disputando diverse gare[2]. Fu inoltre maestro di Quorn Hunt tra 1856 e 1863 e patrono del Turf, sebbene non avesse ottenuto molto successo in questa disciplina. Il suo puledro « Diophantus » gli fece tuttavia vincere il Two Thousand Guineas nel 1861[3].

Commissionò nel 1851 la costruzione della chiesa parrocchiale di santa Margherita di Dunham Massey in onore di sua sorella Lady Margaret Booth-Grey. Essa venne completata nel 1855[4].

Nel 1856, dopo il suo contestato secondo matrimonio, costruì Bradgate House a nord-ovest di Groby, nel Leicestershire[5].

Nel 1860 dodici fattorie della sua terra a Bradgate vennero sommerse per formare Cropston Reservoir. Nel 1879 donò sedici acri (65 000 m²) della sua terra a Dunham Massey da destinare a parco pubblico (Stamford Park) e vendette ulteriori terre per lo sviluppo dell'area urbana[6].

Alla sua morte nel 1883, il titolo di conte di Warrington si estinse mentre l'altro passò a suo cugino Harry Grey, che continuò a vivere alla colonia del Capo in Sudafrica. Lasciò le sue proprietà alla moglie che le amministrò fino alla sua morte nel 1905. Le terre vennero poi divise: quelle a Dunham Massey sarebbero state trasmesse assieme al titolo contale; quella nel Leicestershire passarono al nipote Katherine moglie di Arthur Duncombe, MP[7]; quelle a Enville vennero ereditate dalla nipote della Lady Stamford e Warrington, Catherine moglie di Sir Henry Foley Lambert. Le terre a Stalybridge vennero lasciate a Katherine Duncombe e Catherine Lambert e poi divise nel 1959.

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
8. George Grey, V conte di Stamford 16. Harry Grey, IV conte di Stamford  
 
17. Mary Booth  
4. George Harry Grey, VI conte di Stamford  
9. Henrietta Bentinck 18. William Bentinck, II duca di Portland  
 
19. Margaret Harley  
2. George Grey, VIII barone Grey di Groby  
10. Francis Charteris, lord Elcho 20. Francis Charteris, VII conte di Wemyss  
 
21. Catherine Gordon  
5. Henrietta Charteris  
11. Susan Keck 22. Anthony Keck  
 
23. Susan Hamilton  
1. George Harry Grey, VII conte di Stamford  
12. Francis Charteris, lord Elcho (= 10) 24. Francis Charteris, VII conte di Wemyss (= 20)  
 
25. Catherine Gordon (= 21)  
6. Francis Charteris, VIII conte di Wemyss  
13. Susan Keck (= 11) 26. Anthony Keck (= 22)  
 
27. Susan Hamilton (= 23)  
3. Katherine Charteris  
14. Walter Campbell 28. John Campbell  
 
29. Henrietta Cuninghame  
7. Margaret Campbell  
15. Eleanora Kerr 30. Robert Kerr  
 
31. Eleanora Nugent  
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Kenyon, J.P. The Popish Plot 2nd Edition Phoenix Press 2000

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore
conte di Stamford
Successore
George Harry Booth-Grey 18451883 Harry Grey
Predecessore conte di Warrington Successore
George Harry Booth-Grey 18451883 estinto