Garduna

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La Garduna (in spagnolo Garduña) è il nome dato a una presunta società segreta di natura criminale che avrebbe operato in Spagna[1][2] e nelle sue colonie americane dalla metà del XV secolo fino al XIX secolo.[3].

Origine[modifica | modifica wikitesto]

Le fonti che ne parlano sono molto discusse e taluni sostengano non sia mai esistita[1][2]. In tempi moderni, ciò ha fatto propendere i vari storici che hanno cercato di studiare ed analizzare il fenomeno a giungere alla conclusione che tale organizzazione fosse frutto solo ed esclusivamente di fantasie ricavate da alcune novelle spagnole del XIX secolo, collegate a propagande anticlericali e liberali raccolte nel testo "I Misteri dell'inquisizione spagnola", la cui prima versione italiana è del 1867[1][2]. L'autrice sarebbe stata la scrittrice francese Madame de Suberwick, utilizzando lo pseudonimo di Victor de Féréal, liberale e anticlericale spagnolo ottocentesco, e si rifarebbe a presunte menzioni alla Gardugna negli archivi di Toledo, menzioni delle quali, sul predetto archivio e secondo gli storici contemporanei Hipolito Sanchez e Leon Arsenal, non vi sarebbe mai stata alcuna traccia, il che rimanda alla totale inesistenza di tale organizzazione[1][2].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Sembrerebbe che abbia avuto origine a Toledo nel 1417[4]. Verrebbe menzionata nei racconti dell'inquisitore Pedro Arbues, in relazione alla figlia del governatore di Siviglia[1][2].

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

La Garduna avrebbe mutuato la sua struttura dalle confraternite; al vertice, il "fratello superiore" o "Gran Maestro", poteva avere accesso solo una persona di alta condizione sociale che dirigeva diversi capi, uno per città.

Ogni capo comandava sui punteadores e floreadores, al di sotto vi sono i postulantes che con i loro contributi sperano di elevarsi di posizione. Al gradino più basso ci sono i fuelles' o apprendisti: soplones (anziani e mendicanti), chivatos (infiltrati), coberteras (ricettatori) e sirenas (informatori per l'organizzazione)[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Male lingue, pp. 131-136, 2014.
  2. ^ a b c d e I Fidelizzati, pp. 1-35, 2016.
  3. ^ (ES) César Cervera, "La leyenda de que la Mafia fue creada por tres misteriosos náufragos españoles", en Abc, 19-III-2015, http://www.abc.es/espana/20150315/abci-leyenda-italiana-mafia-fundada-201503130041.html
  4. ^ Gratteri & Nicasso, Fratelli di sangue, pp. 22-23. It references F. Caracciolo, Miseria della mafiologia, Bologna: Monduzzi Editore, pp. 38-39.
  5. ^ (ES) León Arsenal e Hipólito Sanchiz, Una historia de las sociedades secretas españolas, 2006 ISBN 978-84-08-06344-5, pp. 326 a 328

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • John Trumper, Marta Maddalon, Antonio Nicaso e Nicola Gratteri Male lingue. Vecchi e nuovi codici delle mafie, 2014, Cosenza, Luigi Pellegrini Editore, ISBN 978-88-6822-183-6.
  • Marta Maddaolon, I Fidelizzati. Analisi etnolinguistica di un fenomeno criminale, Edizioni dell'orso, 2016, ISBN 978-88-6274-708-0.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]